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La Bottega dei Talenti – Morten Hjulmand

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fonte immagine: Twitter


La stagione volge al termine. Il Bologna si appresta a chiudere la Serie A con l’obiettivo di “gareggiare” contro sé stessa: superare i 47 punti della stagione 19/20 e raggiungere il 10° posto come nel 2018/19. Obiettivi non semplici, considerato il periodo nero che ha visto i rossoblù perdere a ripetizione nei primi mesi del 2022.

La partita più importante, come spesso accade nella stagione primaverile, è quella che si gioca fuori dal rettangolo di gioco e che riguarda le linee guida del mercato. I rossoblù hanno però un passaggio preliminare da chiarire: chi sarà ad occuparsi del mercato durante la prossima estate? Le indiscrezioni parlano insistentemente di un addio di Riccardo Bigon e contestualmente dell’arrivo di un nuovo DS. I nomi sono quelli di Giovanni Sartori, Gianluca Petrachi e Guido Angelozzi. Profili diversi, ma tutti molto attenti a quel che accade non solo nei campionati esteri, ma anche nei campionati cadetti.

Non è dunque da escludere un intervento che giunga dalla Serie B. Uno dei nomi emergenti, che potrebbe essere di interesse per il Bologna che perderà quasi certamente almeno uno dei suoi “titolari” a centrocampo (Svanberg), è quello del danese del Lecce Morten Hjulmand, protagonista della stagione salentina ormai ad un passo dal dolce epilogo della Serie (salvo sorprese).

Morten Blom Due Hjulmand nasce a Kastrup, comune nell’area metropolitana di Copenhagen, il 25 giugno 1999. Cresce nel settore giovanile del Copenhagen, uno delle principali società della Danimarca. Qui gioca fin dall’età di 17 anni nella formazione under 19, con cui nella stagione 16/17 colleziona 25 presenze, di cui 6 in Youth League. A queste 25 apparizioni, aggiunge anche due gol, uno in campionato uno in Youth League.
Nella stagione 2017/18 è ancora a disposizione della formazione under 19, dove gioca 19 volte e segna due reti. Inoltre, colleziona anche 3 presenze nella formazione riserve del Copenhagen.

Morten, tuttavia, non ha mai esordito con la prima squadra della squadra della capitale danese, visto che nell’estate del 2018 passa gratuitamente all’Admira Wacker, squadra che milita nella Bundesliga austriaca. Qui trova spazio fin da subito, esordendo anche in Europa League, nella fase preliminare. In totale in stagione colleziona 32 presenze, di cui 29 in campionato, dove aiuta la sua nuova squadra a salvarsi.
Nella stagione 19/20, interrotta anche dalla pandemia, l’Admira conduce una stagione molto simile, mentre Morten si distingue giocando 31 volte, quasi tutte da titolare, ma soprattutto trova la prima rete da professionista.

Nella passata stagione, a gennaio dopo i primi mesi passati ancora l’Admira, ad assicurarsi le prestazioni è il Lecce, che lo acquista per soli 100 mila euro. Con i giallorossi diventa punto fermo della formazione titolare, ma l’ottima stagione dei salentini si ferma alle semifinali playoff.

Nella stagione in corso è titolare imprescindibile per Mister Baroni. Colleziona 37 presenze, 36 delle quali in campionato, quasi tutte da titolare. Non trova mai la via del gol, ma finora ha servito 3 assist.

Con la Nazionale Danese ha giocato prima nella rappresentativa under 18, per 4 volte. Successivamente, ha fatto parte per un anno della rappresentativa under 19, collezionando 15 presenze, 1 gol e 2 assist.
Dopo un rapido passaggio nell’under 20, dal settembre 2019 è un punto fermo dell’under 21, con la quale ha partecipato anche alla fase finale dell’Europeo di categoria nel 2021. Il bilancio con l’under 21 è di 11 presenze e 2 assist.

185 cm x 72 kg, Hjulmand ha un fisico longilineo, con una struttura muscolare ben sviluppata sia negli arti inferiori che in quelli superiori. Fisicamente potente, sovrasta gli avversari nei contrasti più robusti ed è forte anche nel gioco aereo. Rapido e agile negli spazi stretti, compensa una certa pesantezza sul lungo, con le letture delle situazioni di gioco.

Destro naturale, ha una buona tecnica individuale grazie alla quale riesce a disimpegnarsi bene anche nelle situazioni di pressing più intense. Morten, inoltre, grazie alla sua importante fisicità e al buon uso del piede mancino, il piede più debole, riesce a cavarsela anche nelle situazioni in cui la sua tecnica non lo può aiutare.

Metodista classico, Hjulmand accomuna le principali caratteristiche del regista e dell’interditore. Come regista sa dettare ottimamente i tempi del gioco, distribuendo il pallone sia sul lungo che sul breve. Mentre come interditore è un abile recuperatore di pallone, sia in fase di contrasto, dove fa valere la forza dei suoi arti inferiori, sia nell’anticipo e nell’intercetto, dove sfrutta la rapidità e l’ottima capacità di lettura delle trame di gioco avversarie.

Hjulmand è un frangiflutti insuperabile, uno schermo davanti alla difesa senza eguali nel campionato cadetto e probabilmente in buona parte delle rose della Serie A. Il danese però, nonostante un’ottima visione di gioco e una lettura del gioco avversario eccellente, non è un grande rifinitore, sono pochi i suoi assist in carriera. Inoltre, non è nemmeno avvezzo al gol, infatti con la maglia del Lecce è ancora alla ricerca del suo primo gol.

Può ulteriormente smussare alcuni “spigoli” del suo modo di giocare, evitando inutili rischi in impostazione davanti alla difesa e provando ad inserirsi con più continuità in avanti. Avendo una perfetta conoscenza del gioco, Morten potrebbe diventare un regista con la capacità di inserirsi e quindi di andare in gol.

Dal punto di vista dei margini di miglioramento, un calciatore con la sua struttura fisica può trarre certamente giovamento dal passaggio in Serie A, categoria in cui la fisicità unita ad una buona tecnica fa la differenza. In Serie A, Hjulmand dovrebbe adattarsi ai ritmi di gioco, ma grazie alla sua conoscenza dei tempi e delle spaziature sul rettangolo verde, non dovrebbe faticare ad adattarsi.

Nonostante sia stato accostato a squadre quali Inter e Juventus, con valutazioni sopra la media della Serie B, Morten è certamente appetibile anche per squadre meno abbienti e sarebbe un investimento sul futuro, visto che possiede caratteristiche uniche, che nel corso degli anni potrebbe perfezionare e implementare con nuove capacità.

 

 

 

 

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