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La Bottega dei Talenti – Paul Onuachu

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La prima parte di stagione del Bologna è stata una conferma delle difficoltà già note della squadra rossoblù. Gli uomini Mihajlovic si sono mostrati carenti nel reparto arretrato, e poco freddi in avanti nel trasformare in rete la mole di gioco costruita dalla squadra. Due situazioni su cui la dirigenza ha lavorato per l’intera estate, senza però giungere a risultati soddisfacenti. Se in difesa qualcosa, anzi tanto, è cambiato sulle fasce, in avanti la composizione del reparto è pressoché immutata: l’unico cambio è stato l’arrivo di Vignato, in luogo, almeno numericamente, di Musa Juwara.

Persiste dunque il problema centravanti. A mandare in emergenza il reparto avanzato, e, come se non bastasse la carenza di centravanti, ci si sono messi infortuni muscolari lievi e meno lievi, ma soprattutto il grave infortunio rimediato in Coppa Italia da Federico Santander che lo costringerà lontano dai campi fino a febbraio o marzo. Con il paraguaiano che ha passato l’estate perennemente con le valigie in mano, il Bologna è rimasto in mancanza di un nuovo innesto che potesse realmente dare il cambio al Trenza Palacio.

Inevitabilmente queste situazioni hanno portato nell’ambiente una serie di voci e indiscrezioni, che richiedono molta attenzione in vista del mercato di gennaio. Il nome più recente accostato al Bologna è quello di un centravanti, giovane, ma non giovanissimo, Paul Onuachu, nigeriano, ventiseienne.

Scopriamolo assieme ne La Bottega dei Talenti.

Nato a Owerri, nel profondo sud della Nigeria (stato federato dell’Imo), il 28 maggio 1994, di Paul Ebere Onuachu e della sua prima formazione calcistica si sa poco. La sua crescita calcistica tuttavia si sviluppa nell’Ebedei, importante club sempre del sud della Nigeria che ha cresciuto tra le sue fila, prima dell’approdo in Europa, anche Obafemi Martins.

Onuachu arriva in Europa tramite il canale preferenziale che lega l’Ebedei al Midtjylland, squadra danese. La squadra africana è infatti affiliata alla formazione Campione di Danimarca. Il trasferimento dunque avviene con facilità.

Paul conclude la trafila delle giovanili nel Midtjylland nel 2012 e già nella prima stagione esordisce in prima squadra, dopo aver segnato con regolarità nelle formazioni giovanili. Due presenze totali in pieno autunno, tra Campionato e Coppa Nazionale.

Nella stagione 2013/14 viene aggregato in pianta stabile alla prima squadra della città di Herning, tuttavia non gioca mai da titolare e le presenze si riducono sempre a brevi spezzoni di partita. Il bilancio stagionale parla di 12 presenze e un assist tra campionato e coppa, per un totale di 181’ giocati.

La crescita è lenta ed inesorabile. Nel 2014 arriva il primo gol da professionista. Il battesimo avviene sul finale di una partita contro il Brondby, il 20 luglio 2014, Paul segna il terzo gol e chiude la contesa. Qualche mese più tardi, in una sfida valida per la Sydbank Pokalen segna una doppietta. Con i Lupi, soprannome della squadra danese, esordisce in Europa League durante i preliminari, subentrando nelle due sfide con le quali il Midtjylland viene eliminato dal Panathinaikos.
In gennaio è il momento del classico prestito nella serie cadetta. Ad accoglierlo è il Vejle, nella seconda divisione del calcio danese. Qui trova minutaggio e continuità. I gol arrivano tutti nel finale del campionato. A dispetto delle prime 7 apparizioni senza reti, nelle successive 6 (saranno 13 in totale) segna ben 5 reti, contribuendo alla salvezza del club, che navigava in cattive acque da diversi mesi.

Nel 2015/16, torna al Midtjylland, dove alterna partite da titolare, a partite da subentrante. A fine stagione, dopo aver giocato anche nei preliminari di Champions League, i numeri testimoniano una crescita personale importante: 37 presenze, 9 gol e 3 assist.

Il 2016/17 è l’anno della consacrazione. Il Midtyjlland arriva fino al Championship Round senza comunque aggiudicarsi il titolo. Paul gioca 45 partite in tutte le competizioni e segna ben 23 reti. Sono due anche i gol in Europa League, i primi europei dell’attaccante nigeriano.

Le due stagioni successive al 2017/18 e 2018/19 hanno numeri molto simili. Nella prima sono 17 i gol con 8 assist, in 32 presenze. La novità è che il Midtjylland ripete l’impresa del 2014/15 e questa volta Paul si gode il titolo insieme ai compagni senza essere ceduto in prestito. Nella stagione 2018/19 invece segna 22 reti, fornisce 6 assist. I Lupi non rivincono il campionato, ma vincono la Coppa Nazionale, la Sydbank Pokalen.

Nell’estate 2019 passa al Genk per 5 milioni di euro. In Belgio l’ambientamento è lento, segna con discreta frequenza, e arriva in doppia cifra esatta con 10 reti in 29 presenze. È l’inizio di questa stagione, quella in corso, a impressionare. In questo avvio di stagione infatti il nigeriano ha già fatto registrare 12 reti in 13 apparizioni in campionato, più un ulteriore assist, trascinando i suoi al primo posto a pari punti col Beerschot.

In Nazionale ha esordito con la Nazionale maggiore il 23 marzo 2019. Convocato anche per la Coppa d’Africa 2019, ha messo a segno finora un solo gol in 7 presenze. Con la sua Nazionale si è classificato terzo nella coppa continentale.

201 cm x 84 kg, è il tipico centravanti “spilungone”. Fisico asciutto, gambe affusolate. Paul è un vero gigante, che si muove con buona rapidità nello stretto e discreta velocità sul lungo a dispetto dell’imponente statura. La sua altezza ne fa inevitabilmente un colpitore di testa pericolosissimo.

Destro naturale, è dotato di una buona tecnica individuale, che coniugata alla sua imponentissima statura fanno di lui un giocatore temibile spalle alla porta, per l’abilità a difendere il pallone, sia in area di rigore, perché difficilissimo da marcare soprattutto se ha la possibilità di prendere posizione rispetto al difensore.

Come detto, nonostante la stazza, Paul ha tanta potenza negli arti inferiori, per questo motivo nonostante l’altezza la velocità sul lungo è veramente notevole. A differenza di altri “giganti”, questo centravanti classe ’94, è molto mobile. Nel corso degli anni ha impressionato per il suo repertorio. Non solo gol di testa, ma si è dimostrato ottimo finalizzatore anche col piede destro, ha realizzato gol di rapina e in anticipo sul diretto marcatore, a sottolinearne una volta di più fiuto del gol e rapidità in area di rigore. In diverse occasioni ha segnato e si è reso protagonista di tiri dalla media distanza di ottima fattura e grande precisione.

In carriera ha servito anche un notevole numero di assist, questo perché grazie alla sua imponente mole è in grado di difendere il pallone anche contro diversi avversari. Questa situazione gli ha permesso in varie occasioni di essere molto importante per servire i compagni che accompagnano l’azione dal centrocampo.

Difficile dire se il Genk, pur in lotta per il titolo, davanti ad un’offerta magari simile a quelle presentate per Supryaga, possa cedere. Di certo c’è che a 26 anni Paul sembra pronto per tentare quantomeno il salto in un campionato importante. Difficile invece capire quali possano essere le reali potenzialità di ambientamento in un campionato dove i difensori sono più esperti, dotati e arcigni, ma Onuachu può seriamente ripercorrere le orme di Nwankwo Simy, centravanti del Crotone e suo connazionale.

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