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La Bottega dei Talenti – Salvatore Esposito

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fonte immagine: SPAL


Non è più una novità, ma Roberto Mancini ha abituato il pubblico della Nazionale a convocazioni a sorpresa. L’esempio migliore è quello di Nicolò Zaniolo, chiamato a vestire la maglia azzurra quando ancora non aveva esordito tra i professionisti. Negli scorsi mesi, a meritare un trattamento importante rispetto alla categoria di appartenenza è stato Salvatore Esposito, centrocampista in forza alla SPAL, che dalla Serie B si è guadagnato un posto tra gli Azzurri di Mancini. Esposito è diventato uno dei punti fermi della SPAL, tanto da diventarne capitano, e potrebbe presto calpestare i campi della Serie A.

Salvatore Esposito è nato a Castellammare di Stadio, il 7 ottobre 2000. È cresciuto nella scuola calcio Club Napoli di Castellammare, la stessa di Gigio Donnarumma.
Nel 2011 si trasferisce a Brescia con la famiglia e qui entra immediatamente nel Settore Giovanile delle Rondinelle. Lo stesso percorso lo fa anche il fratello minore Sebastiano.

Al Brescia, entrambi, rimangono per tre anni, prima che l’Inter ne notasse il talento. Così nel 2014 passano alla formazione nerazzurra. Salvatore, nell’ultima stagione nel Settore Giovanile nerazzurro, conquista anche lo Scudetto e la Coppa Italia under 17. A gennaio 2018 passa in prestito con diritto di riscatto alla SPAL e gioca con la formazione primavera dei ferraresi, sia in campionato che al Torneo di Viareggio. A fine stagione, la squadra biancazzurra lo riscatta acquisendone definitivamente il cartellino.

Aggregato alla Primavera anche nella stagione 18/19, a gennaio 2019 passa in prestito al Ravenna formazione di Serie C (girone B). In Riviera fa le prime esperienze da professionista: colleziona 14 presenze con la maglia ravennate, in cui mette a segno due reti e serve un assist.
La crescita mostrata in Serie C gli vale un prestito nella stagione 19/20 in Serie B al Chievo Verona. Nei Clivensi si ritaglia uno spazio importante giocando 41 volte tra regular season, playoff di Serie B e Coppa Italia, 26 delle quali da titolari. Segna un gol e serve anche 3 assist.

Con la retrocessione dei ferraresi dalla A alla B, torna alla SPAL e diventa immediatamente titolare inamovibile. Gioca 34 volte, segna 5 gol e serve 4 assist, risultando uno dei migliori della squadra nonostante le difficoltà della stagione.
Nella stagione 2020/21 è ancora titolare della SPAL, e con 36 presenze (compresa la Coppa Italia), 3 gol e 3 assist risulta ancora tra i migliori
, nonostante un’altra stagione difficile della SPAL che si salva solo nelle ultime giornate.

Nell’estate 2022 diventa capitano degli Estensi ed è sempre titolare in questo avvio di stagione, a parte la prima partita contro la Reggina. Finora ha collezionato 9 presenze e un gol.

Con le rappresentative nazionali, gioca fin dall’under 16 dove gioca 4 partite. Passato direttamente all’under 19 nell’anno della Serie C, gioca 5 gare e segna anche 3 reti. Con l’under 20, successivamente, gioca 10 partite, prendendo parte anche al Mondiale under 20 del 2019, dove gli Azzurrini si arrendono in semifinale contro l’Ucraina e vengono battuti in finale per il 3° e 4° posto dall’Ecuador.
Poi gioca con l’under 21, 8 gare, e a giugno 2022 esordisce in Nazionale maggiore nel finale della sfida di Nations League contro l’Inghilterra.

178cm x 70 kg, Esposito ha un fisico da brevilineo, rapido sugli appoggi, muscolatura compatta e contraddistinta da una certa potenza negli arti inferiori. Non particolarmente veloce sul lungo, rapido soprattutto negli spazi stretti e palla al piede, Salvatore resiste ai contrasti più duri.

Destro naturale, è dotato di un’ottima tecnica individuale che gli permette di proteggere il pallone in qualsiasi situazione di gioco. È in grado di utilizzare anche il piede mancino, col quale gioca con estrema tranquillità il pallone soprattutto nel gioco corto.

Dotato di una grande visione di gioco, fin dall’inizio della carriera è stato schierato come regista basso davanti alla difesa proprio grazie alla padronanza della situazione in campo. Salvatore, infatti, è il metronomo perfetto, conosce i tempi di gioco della sua squadra in possesso, e gestisce il possesso con il giusto ritmo, giocando indifferentemente sia sul corto, che sul lungo, preferibilmente di prima intenzione o al massimo con due tocchi.

La sua perfetta conoscenza del gioco e l’intelligenza nelle letture del gioco avversario, gli permettono di compensare un fisico non adatto alla fase di interdizione con la capacità di leggere il gioco avversario e quindi essere utili per intercettare le linee di passaggio della squadra avversaria.

Dotato anche di grande temperamento e personalità, ha scalato velocemente le gerarchie dello spogliatoio ferrarese, diventando capitano a soli 22 anni.

La sua crescita passa inevitabilmente dalla necessità di trovare continuità nelle prestazioni. Roberto Mancini ne ha premiato le capacità tecniche, arrivate al culmine delle sue possibilità solo in alcune occasioni. Il salto di qualità successivo sarà quello di diventare costante anche all’interno dei 90 minuti.
Un passaggio che potrebbe trovare in Serie A, dove tante squadre sono pronte a puntare su un giovane italiano, a maggior ragione in una posizione in cui spesso il costo dei cartellini schizza alle stelle dopo poche partite di buon livello. In caso di addio di Schouten, anche per il Bologna potrebbe essere un’occasione importante. Vedremo se Salvatore Esposito entrerà mai sul taccuino di Giovanni Sartori.

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