Bologna FC
Laboratorio di un campione
Il giovane attaccante bolognese brucia le tappe per tornare ai livelli altissimi ammirati nella scorsa stagione
«Sempre, sempre, sempre gli faccio l’assist», parole di Santiago Castro, immortalate da un video diffuso dai canali ufficiali del Bologna, nel tunnel che conduce agli spogliatoi. E’ appena finita la seconda partita di campionato, una grande prova e conseguente vittoria dei rossoblù: la frase è rivolta a Riccardo Orsolini, uomo partita del match disputato contro il Como.
L’assist che vale la splendida realizzazione dell’esterno marchigiano, è marchio di fabbrica del giovanissimo, va ricordato, attaccante argentino. In quell’azione Santi Castro, rivela tutto il suo repertorio: attacca la profondità sfuggendo all’attenta difesa lariana, anticipa i marcatori, si ‘punta’ fermandosi e bilanciando il corpo, gira su sé stesso e scarica la palla per l’arrivo del compagno. Precisione, forza, tecnica e poi gol.
Chi meglio di lui
La stagione precedente è stata la rivelazione dell’attaccante argentino: mai aveva segnato così tanto nella sua giovane carriera. Il bottino recita 10 gol e 8 assist, distribuiti tra Serie A e Coppa Italia. Le magnifiche prestazioni, inoltre, hanno fatto lievitare il valore del suo cartellino e invogliato le squadre pronte ad assaltare il Bologna. Ma prima di tutto questo, il campione va formato. La dedizione e la serietà di Castro non sono in discussione: lo scorso anno, dopo l’infortunio patito a marzo con la nazionale argentina, Castro che compirà 21 anni tra 9 giorni, non è più tornato ai livelli mostrati con continuità fino a quel momento. Lo stop, fastidioso sia per il periodo che per il punto dolorante: trauma contusivo diretto al piede destro. Il Bologna, nonostante l’assenza dell’attaccante nato a San Martin, ha mantenuto ottimi risultati e un assetto invidiabile di gioco.
El Toto Castro
In campo, Castro, è il giocatore perfetto per Vincenzo Italiano. L’attaccante argentino fa sussultare le difese avversarie, aggredendole, sfiancandole. Sembra di vedere un guerriero che attacca senza freni inibitori, seguendo i dettami tattici del suo allenatore: aggressione e intensità. E lui, da attaccante centrale, è il primo che deve svolgere questo compito, caricandosi sulle spalle compagni e tifosi. La furia con cui si fionda sul portatore di palla è meritevole di sedute video da applausi.
Chi meglio del ‘Toto’ può evolvere e contemporaneamente migliorare la squadra? La straripante forza, l’agonismo e la tecnica, completano Santiago Castro: un giocatore che può arrivare nell’olimpo dei più grandi, senza dubbio. Quest’anno potrà crescere ulteriormente, accumulando presenze in Europa League, riaffermandosi in campionato e, chissà che non arrivi la chiamata per quel mondiale dell’estate 2026. Testa però al qui e ora: Castro è tornato, vuole travolgere la Serie A, issandosi sulla schiena la bandiera dei sogni rossoblù.
Fonte: Claudio Beneforti, Stadio
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