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L’emozione storica, quella che accomuna tutti

Cosa si prova davanti alla storia? Emozioni quasi indescrivibili, come quelle vissute ieri per Jannik Sinner, come quelle vissute il 14 maggio per il Bologna

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Abbonamenti dei Tifosi Bologna parcheggi stadio (© Damiano Fiorentini)
(© Damiano Fiorentini)

Come ci si rende conto di star vivendo un momento storico? Da esterni, probabilmente, valgono le sensazioni. Quella tensione, una corda tiratissima che oscilla in mezzo tra la vittoria e la sconfitta. Ieri, a Wimbledon, Jannik Sinner ha compiuto la storia, conquistando il trofeo per la prima volta. Il 14 maggio, a Roma, il Bologna ha compiuto la storia, conquistando la Coppa Italia per la terza volta, la prima dopo cinquant’anni. Si, quando sei di fronte alla storia, sono le emozioni a determinarla.

Come si vive la storia?

Bologna e Jannik Sinner, nella stessa frase. Cosa li accomuna? In realtà, poco o nulla. Probabilmente, qualcosa di quel “poco” è la dedizione al lavoro: bisogna lavorare più degli altri, per arrivare al successo. Ciò che li accomuna veramente, però, sono le emozioni: come queste persone, questi sportivi, arrivino dentro agli appassionati. Soprattutto quando si è consci di assistere a momenti che rimarranno per sempre. C’è chi – tanti – può dirsi appassionati sia di calcio, ma anche di tennis. Oggi – ma in realtà da tempo – possiamo dire di esserlo un po’ tutti, anche se in quantità diverse.

Jannik Sinner (© Wimbledon official site)

Jannik Sinner (© Wimbledon Official Site)

Ebbene, chi lo sente dentro, sa quali sono le sensazioni di una vittoria storica. Quel 14 maggio, per molti tifosi del Bologna, è una pietra miliare, una di quelle che davvero rimarranno indelebili, fino all’ultimo secondo. Lo si percepisce da quello che si è sentito dentro ognuno in quei momenti. Così come ieri, quando un ragazzo italiano di 23 anni ha vinto quello che è il torneo tennistico più importante al mondo, da numero uno. Ecco, quella tensione prima e durante. Quel brivido a ogni palla. Forse questi sono i segnali della storia. Questo, che si è provato ieri, lo si è provato anche quel 14 maggio.

Bologna e Sinner, veicoli di emozioni

L’italiano è passionale, vive ciò che ha nel cuore al massimo. Soprattutto se si tratta di sport. Il calcio, poi. Ecco perché qui a Bologna, possiamo dire di saperne qualcosa. Di quella che è la passione, l’emozione. Di quello che si vive, per traguardi storici, come la qualificazione alla Champions League o la vittoria della Coppa Italia, dopo più di mezzo secolo. Ed ecco perché, ultimamente, si percepisce un po’ di più il raggiungimento della storia, quell’emozione. Quella vissuta anche ieri, dopo il trionfo di Jannik Sinner, arrivato solo trentacinque giorni dopo una sconfitta cocente, quasi scioccante. Il Bologna e Jannik non hanno tanto in comune, anzi. Ma, una cosa la sanno veicolare entrambi molto bene, dritta in pancia: quell’emozione storica, una di quelle che non si dimentica, mai.

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