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Lezioni di Italiano – Auf wiedersehen Mich

Ringraziamo Michel per le 3 stagioni e mezzo, passate in rossoblù, per l’abnegazione dimostrata e per aver onorato la nostra maglia. Mancherà a questo gruppo il suo invisibile essere presente e utile alla causa. E mancherai a tutti noi.

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Michel Aebischer riceve la fascia di capitano del Bologna da Ferguson - ©Damiano Fiorentini (Mich)
Michel Aebischer riceve la fascia di capitano del Bologna da Ferguson - ©Damiano Fiorentini

Mich (con la c dolce) era l’appellativo che gli dava Sam (che lo cercava), durante il siparietto video del post partita, quando si era vinto. Quel mini reel era sempre un qualcosa di estremamente simpatico e l’ironia trascinante dell’olandese, ci rendeva lo svizzero ancora più simpatico.

Mich (con la c dolce), al secolo Michel Aebischer, era arrivato col freddo, idea bigoniana, in un mercato invernale. La data che ci rilascia Transfermarkt è il 22 gennaio 2022 e il ragazzo non sembrava, così di primo impatto, capace di lasciare il segno. Un buon mestierante, ma nulla  più. E invece  tanti che lo avevano mal etichettato, si sbagliavano.

Mich l’equilbratore

Fu in principio un sostituto di Dominguez, che in quell’inverno si doveva operare alla spalla. Il suo ingresso in rossoblù, dallo Young Boys, vide come primo allenatore Sinisa Mihajlovic. Con Sinisa, che apprezzava la sua intelligenza tattica,  ha giocato solo 12 partite, di cui solo quella contro il Milan per gli interi 90 minuti. Lo svizzero e l’allenatore erano molto uniti e l’uscita di scena di Mihajlovic fu causa di grande tristezza per Michel. L’arrivo d Motta fu il suo momento più alto in rossoblù: Thiago lo chiamava “l’equilibratore”, capace di giocare in mezzo o sulla fascia, prototipo esatto del modello ideale di Motta, giocatore capace di interpretare più ruoli. Infatti nella stagione 2022/23 Michel giocherà ben 32 partite, con 1540 minuti a referto. E’ in questo momento che il nativo di Friburgo diventa uomo spogliatoio, uno dei senatori della rosa rossoblù. Addirittura nella stagione 2023/24, con lui spesso a fianco di Freuler e Ferguson trequartista, gioca ben 36 partite, per totali 2333 minuti di campo effettivo.  Ma la fortuna, alla fine di quella stagione, volterà le spalle al nazionale rossocrociato.

L’arrivo di Italiano

La stagione 2024/25 vede l’arrivo, in rossoblù, di un nuovo allenatore, l’ex viola Vincenzo Italiano. E dopo un inizio promettente, Michel si infortuna agli adduttori e salta quasi tutte le partite di Champions (tranne Liverpool) e 14 partite di campionato. Ma il rientro dall’infortunio, non coincide col rientro in campo: nelle 16 partite rimaste, 10 le passa in panchina e solo due delle rimanenti (Napoli e Inter) le gioca per tutti i 90 minuti. Il resto spezzoni o solo un tempo. 7 centrocampisti in rosa può comportare un riscato utilizzo e Michel inizia a soffrire questa situazione, in silenzio, come ha sempre fatto.

La nuova stagione vede ancora un centrocampo abbastanza folto “prima di lui”. Freuler, Ferguson, il rientrante Pobega e Moro (che la stagione precedente aveva giocato 1213 minuti contro i 723 dello svizzero) sono “preferiti” a Michel che, nell’anno dei mondiali, vuole giocare. Essere “quinto di centrocampo”, vuole dire che, per l’ex Young Boys, si prospettano poche partite di utilizzo, sia in Italia che in Europa e da qui la decisione di essere ceduto al Pisa.

Con la partenza di Michel e Dan, si smantella il nucleo delle guardie svizzere. In bocca al lupo ad entrambi e grazie per aver onorato la nostra casacca.

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