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Lezioni di Italiano – United Nations of Rossoblù

Casteldebole è una vera e propria università internazionale del calcio, dove vengono “ospitati” giocatori di tantissime nazionalità differenti. Vediamo, insieme, quali.

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Vincenzo Italiano ed Emil Holm (© Bologna FC 1909)
Vincenzo Italiano ed Emil Holm (© Bologna FC 1909)

Il professor Italiano insegna calcio e ha una cattedra a Casteldebole, da oltre un anno. Quello che però molti non sanno che questa particolare “Università” è aperta agli stranieri ed è poliglotta. Il Centro Tecnico Nicolò Galli è un “melting pot” di culture, nazionalità, vissuti differenti e vive in armonia sotto la mano del professore esprimendosi tramite una lingua comune, il calcio. Ma non tutti sanno che, all’interno dei suoi cancelli, Casteldebole racchiude giocatori di ben 16 nazionalità differenti, con una unione di intenti che difficilmente è ritrovabile in altri ambienti. Unione che nasce con Motta e si è cementata con Italiano, con una partecipazione in Champions League e la vittoria della Coppa Italia lo scorso anno.

In quante lingue parla Vincenzo Italiano?

In realtà non lo sappiamo, ma, in realtà, sappiamo bene che sono sedici le lingue che si parlano correntemente a Casteldebole, perchè sono sedici i paesi rappresentati. Vediamo, settore per settore, da quali paesi del mondo arrivano i giocatori rossoblù.

La difesa

Juan Miranda (© Damiano Fiorentini)

Juan Miranda (© Damiano Fiorentini)

Partiamo dalla Polonia (Skorupski, ma fino a qualche giorno fa c’era anche Urbanski), la Colombia (Lucumi), la Repubblica ceca (Vitik), la Grecia (Lykogiannis) la Svezia (Holm) e la Norvegia (Heggem). Finiamo il pacchetto difensivo con la Spagna (Miranda).

Il centrocampo

Remo Freuler, titolarissimo del Bologna , pronto per Monza ©Damiano Fiorentini)

Remo Freuler, titolarissimo del Bologna , pronto per Monza ©Damiano Fiorentini

Si parte con la Svizzera (Remo Freuler, che ha appena perso Aebischer e Ndoye) che abbiniamo subito alla Scozia (Ferguson). Nel pacchetto di mediana troviamo anche il Ghana (Sulemana, il neo arrivo dall’Atalanta) e la Croazia (Moro). Il centrocampo si chiude con la Danimarca (Odgaard).

e infine l’attacco di Italiano

Santiago Castro dopo Bologna-Lazio (©Damiano Fiorentini)

Santiago Castro dopo Bologna-Lazio (©Damiano Fiorentini)

Infine il reparto offensivo: Argentina (Castro e Dominguez, che insieme all’italiano è il nucleo con più di un rappresentante), Olanda (Dallinga), Inghilterra (Rowe). Il nucleo italiano e quello argentino, dicevamo, sono gli unici che presentano più di un rappresentante. Ma fino ad agosto, le nazionalità con più di una presenza erano 7 : oltre a Polonia e Svizzera (e Italia e Argentina), c’erano Svezia (Holm e Karlsson), Olanda (Beukema e Dallinga), Croazia (Moro ed Erlic).

Welcome in the redblue world.

Fonte S. Moretto, Più STadio

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