Bologna FC
L’intervista a Fenucci: «Pronti a fare la storia. Jhon? Non si muove. E sullo stadio…» (Il Resto del Carlino)
L’amministratore delegato rossoblù Claudio Fenucci ha concesso una lunga intervista a Il Resto del Carlino. I temi di discussione sono stati parecchi.
In un’intervista lunghissima concessa a Il Resto del Carlino, l’amministratore delegato Fenucci ha fatto il punto su diverse situazioni. Dalle aspettative (molto ottimistiche) sulla stagione ormai alle porte al mercato, dalla questione stadio al futuro suo e del mondo calcistico. Con anche una rassicurazione finale sul futuro di Riccardo Orsolini, che ormai è la bandiera del club.
Il Direttore Fenucci sulla stagione e sul mercato
Interrogato su cosa potrà fare il suo Bologna a partire da domani, quando comincerà ufficialmente la stagione 2025/2026, Claudio Fenucci non ha dubbi. I rossoblù sono nel bel mezzo di un ciclo molto positivo: «Abbiamo passato un anno ricco di entusiasmo, poi il ciclo è proseguito nonostante il cambio di allenatore. Questo sarà l’anno più difficile, dobbiamo mantenere la voglia e l’umiltà di raggiungere certi traguardi».
La squadra non intende fermarsi, anzi, può essere la stagione giusta per alzare ulteriormente l’asticella: «Avremo quattro competizioni. Non voglio essere troppo enfatico ma possiamo passare alla storia. In campionato punteremo alla terza qualificazione europea consecutiva; in Coppa Italia solo altre quattro squadre hanno fatto doppietta; in Europa non raggiungiamo una semifinale dal 1999; senza dimenticare la Supercoppa».
Jhon Lucumi (© Bologna FC 1909)
Passando al calciomercato, un nome sempre molto caldo in uscita è quello di Jhon Lucumì. Il centrale colombiano aveva una clausola rescissoria, ormai scaduta, ma su di lui continuano a suonare sirene dalla Premier League. Il giocatore «aveva l’aspirazione ad andare via – ma – non si sono realizzati i tempi dell’offerta, altrimenti avremmo potuto cedere lui e non Sam. Ad oggi non ci sarebbero più le condizioni per sostituirlo».
Le difficoltà sul nuovo stadio
Una storia di cui dalle parti di Bologna si sente parlare ormai da moltissimi anni è quella del progetto nuovo Dall’Ara. Un impegno che il club si è preso da diverso tempo, mettendolo come punto centrale per il futuro. Ad oggi però, questo progetto sta vivendo una fase di stallo: «Il progetto fatto 10 anni fa e poi perfezionato nel 2018 è difficilmente realizzabile. Dal post Covid i costi sono saliti da 80 a 220 milioni e attualmente mancano le risorse pubbliche che possano coprire questo gap».
Inoltre ci sarebbe di mezzo la questione Euro 2032, che però ad oggi sembra difficile: «Per rientrare dovremmo dare risposta tramite la Federazione entro settembre, impegnandoci ad iniziare i lavori nel 2026. In questo momento però ci risulta difficile valutare la disponibilità delle risorse a nostra disposizione». Questo, nonostante le parole pessimistiche dell’assessore Li Calzi, non frena assolutamente il progetto: «Lo stadio rimane un punto centrale della nostra strategia. Le modalità di vendita e di ricavo nel calcio stanno cambiando. L’anno scorso in Serie A si sono superate le 30.000 presenze medie dopo vent’anni, gli stadi saranno sempre più centrali».
La Torre del Dall’Ara (© Bologna Fc 1909)
Il piano B c’è già e si chiama restyling, ma Fenucci e il Bologna ritengono fondamentale puntare a fare un salto più grosso: «Per ora rimane centrale il progetto che abbiamo. Il Dall’Ara, per quanto rinnovato, non sarebbe performante economicamente per via dei parcheggi e dello sfruttamento di possibili aree per il marketing. I prossimi passi? Continueremo il percorso per ottenere le autorizzazioni del temporaneo e valuteremo i possibili aiuti governativi. In caso contrario, è impensabile che il Club investa 180 milioni per riqualificarlo, non ci sarebbe un ritorno».
Fenucci sul futuro suo, del Bologna e di Orsolini
Come anticipato dallo stesso Fenucci ad inizio intervista, il Bologna quest’anno vuole puntare ancora più in alto. Un’impresa che, se dovesse riuscire, sarebbe resa ancora più incredibile dal fatto che i rossoblù sono tra i pochissimi club europei di alta fascia ad avere i conti a posto: «Al 30 giugno 2025 abbiamo chiuso un bilancio in attivo, i guadagni verranno interamente investiti nella crescita del Club. L’Europa League però porta ricavi inferiori di un quarto, un quinto rispetto alla Champions. Con il mantenimento di una struttura di costi così pesante, difficile avere un risultato economico positivo nel 2026».
Nel suo futuro Fenucci non ha dubbi, sente di essere nel posto giusto: «Sono partito dalla Serie C a Lecce, mi piace molto quello che faccio. Mi trovo molto bene con Sartori, che ormai è un amico. Abbiamo riacceso il fuoco della passione in città, anche grazie ad allenatore e giocatori».
Orsolini in amichevole con lo Stoccarda (© Bologna FC)
La città e i tifosi hanno un altro grande sogno, quello del rinnovo di Riccardo Orsolini. Il numero 7 è ormai un’icona del Club e lo stesso Fenucci ne è consapevole. Tant’è che presto si siederà ad un tavolo con lui e il resto della dirigenza per discuterne: «Speriamo non troppo tardi, se no mi costerà troppo! (ride, ndr)».
Fonte: Gianmarco Marchini e Massimo Vitali, Il Resto del Carlino
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