Bologna FC
Mihajlovic: ”Il ritiro non è una punizione. Con i giocatori non c’è alcun problema”
Alla vigilia della gara contro lo Spezia, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic.
Dopo la sconfitta subita con lo Spezia in Coppa Italia, domani può essere l’occasione giusta per riscattarsi?
Loro hanno vinto 4-2, ma noi abbiamo avuto almeno 6-7 occasioni. Loro sono aggressivi e organizzati, ma anche noi, domani sarà l’occasione per vincere e riscattarsi.
Come gestire giocatori come Danilo e Palacio con tanti impegni ravvicinati? Chi recupera?
Per noi ogni prossima partita è sempre quella più importante. Metteremo in campo la squadra migliore, anche se abbiamo tanti infortunati. Non ho l’imbarazzo della scelta. Anche a squadra più numeriche di noi, così tante assenze fanno male. Saimo un po’ in difficoltà, per questo bisogna dare tutti qualcosa in più.
Qualcosa domani cambierò, sono certo che chi giocherà farà bene. Se Danilo e Palacio stanno bene giocano.
Sul ritiro.
Non è una punizione, l’abbiamo fatto per stare insieme e parlare. Facciamo finta di averlo fatto per Covid, non è un ritiro punitivo, ma dobbiamo schiarirci le idee. Vediamo se domani i ragazzi risponderanno bene sul campo.
Abbiamo 3 partite in 7 giorni, poi ci saranno le vacanze, è un piccolo sacrificio.
Sul primo tempo con la Roma.
Abbiamo sofferto a centrocampo. Non siamo riusciti a pressarli con i tempi giusti. Abbiamo giocato anche con altre squadre forti in passato, e sono sempre state gare equilibrate. A me non era mai capitato una cosa del genere, come quello che è successo domenica. E’ un campionato strano ed equilibrato, si può vincere o perdere contro tutti. La Roma ha fatto bene, però a noi hanno annullato un goal, il rigore su Palacio c’era, lo hanno detto gli stessi arbitri. Se era 5-3 si parlava già d’altro.
E’ il momento più difficile da quando è a Bologna?
L’anno scorso abbiamo perso tre partite di fila. Oggi siamo a due sconfitte consecutive, e ci può stare. Abbiamo gli stessi punti dell’anno scorso. Fino a due settimane fa si diceva che se avessimo vinto a Milano avremmo fatto il record di punti dell’era Saputo, e adesso non siamo nel momento più difficile. Abbiamo perso contro due squadre forti, di certo non abbiamo fatto bene, ma anche se avessimo fatto bene non so se avremmo vinto. In passato anche contro le grandi squadre abbiamo fatto bene. Abbiamo anche molti infortunati.
Forse era più difficile quando sono arrivato due anni fa o quando abbiamo perso tre partite di fila.
Ora sta a noi lavorare e cercare di recuperare quanti più giocatori possibile, dobbiamo tutti dare qualcosa in più.
Con una vittoria o una sconfitta cambia tutto.
Noi siamo tranquilli e sereni, è un momento particolare per via dei tanti infortuni, il campionato è ancora lungo, cerchiamo di fare più punti possibili nelle prossime tre partite.
Il crollo nel primo tempo con la Roma ha solo ragioni tattiche?
Può succedere a tutti di sbagliare una partita, sono domande provocatorie queste.
E’ più facile fare domande quando non si è davanti alla persona a cui si chiede.
Il rapporto di empatia con il gruppo è ancora solido?
L’empatia c’è sempre. Ciò che c’è fra me e loro non sarà rovinato da una partita, siamo sempre stati uniti e insieme ne abbiamo passate tante. Tutti loro avranno sempre un posto nel mio cuore, non dimentico cosa hanno fatto di me. Poi ogni tanto mi arrabbio, ma lo faccio anche con i miei figli. Io sono sempre stato sincero, se ci fosse qualche problema sarei il primo a dirlo.
Ha parlato con Saputo?
No.
Ci sentiamo una volta ogni tanto. Lui è un aziendalista, non ti chiama tutti i giorni. Gli voglio molto bene e lui ne vuole a me. Lui è uno che delega, non chiama nemmeno quando le cose vanno bene. Lui vuole molto bene al Bologna e noi ne vogliamo a lui. E’ come con le vere amicizie, ci sono quelli che non si sentono mai ma quando hanno bisogno ci sono l’uno per l’altro, questo è il rapporto che ho con Saputo.
Io e lui ne abbiamo passate molte insieme, è sempre stato molto presente, e io non lo dimenticherò mai.
C’è qualche possibilità di vedere qualche Primavera titolare domani?
Non credo. 11 ne riusciamo ad avere, vediamo a partita in corso.
Contro la Roma non era meglio fare un gioco più attendista? Lei pensa che la squadra abbia difficoltà a cambiare piano partita?
Noi abbiamo la nostra mentalità. Impostiamo le partite in un certo modo, a prescindere dalla squadra che abbiamo davanti noi pressiamo alto. Questo ci ha fatto conquistare la salvezza negli anni scorsi. Una sconfitta non cambia i nostri spartiti. Il problema è solo l’infermeria piena. Noi giochiamo sempre per fare un goal in più dell’avversario.
Oggi a mente fredda ritiene di non aver sbagliato nulla, neanche nella comunicazione?
Io quando c’è bisogno di prendersi responsabilità sono il primo a farlo e a chiedere scusa. Dopo la partita contro l’Inter l’ho detto di aver sbagliato.
Contro la Roma siamo tornati al vecchio modulo, e abbiamo preparato la partita come sempre. E’ un campionato strano, lo ripeto. Non c’è il pubblico, non c’è la pressione, i giocatori cercando stimoli altrove, ci sono molto infortunati. Non dimentichiamo che la Roma è più forte di noi. Il match è partito male, se avessimo fatto goal all’inizio noi sarebbe forse stato diverso.
Lei ha sempre detto di non volere un campionato per salvarsi, le piace l’avventura a Bologna?
Certo che si. Tutti siamo ambiziosi, ma ognuno deve capire la situazione. Nessuno poteva aspettarsi il Covid. L’anno prossimo o fra due anni vediamo, noi abbiamo una società molto solida. Io sono contento di stare qua. Gli obiettivi possono cambiare, se non ci fosse stato il Covid saremmo andati avanti per la nostra strada. La società è stata obbligata ad abbassare le pretese.
Dopo la sconfitta contro lo Spezia aveva detto che dagli errori si impara, e che giocando così non si poteva vincere e difatti poi è arrivata la vittoria contro il Crotone. Come si parla ai ragazzi dopo la sconfitta di domenica?
Contro lo Spezia noi le occasioni le abbiamo avute, abbiamo fatto quello che dovevamo fare, solo che dovevamo sfruttare le occasioni meglio. Magari riuscissi a creare tutte quelle occasioni domani, sicuramente vinceremmo. Spero di ripetere quella prestazione.Loro sanno meglio di me dove hanno sbagliato, non sono ragazzi che se ne fregano, ci stanno male anche loro quando si perde. Se non facciamo un certo tipo di gara perdiamo anche con squadre più deboli, ci vuole più intensità, allora puoi giocartela anche con squadre più forti.
(Fonte: Bologna Fc)
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