Bologna FC
L’uomo del lunedì – Jonathan Rowe
L’unica luce, flebile, di Napoli-Bologna, è stata la reazione di Jonathan Rowe: l’inglese, anche da solo, ci ha provato fino all’ultimo minuto
Un migliore, in una partita come quella di ieri, è difficile trovarlo. Non per valore, e ci mancherebbe altro. Ma per una prestazione generale sottotono, a differenza degli avversari. Napoli-Bologna, finale della Supercoppa Italiana, ha visto il trionfo dei partenopei per 2-0, grazie alla doppietta di David Neres. Chi, anche nella situazione più difficile, ci ha provato fino alla fine, anche da solo, è Jonathan Rowe.
È lui l’uomo della partita per i Rossoblù. Per il suo non darsi per vinto, anche probabilmente per un riscatto personale. Sapeva per quale motivo era entrato, e lui, da solo, ha tentato in tutti i modi di riaprire una partita ormai blindata, e che poteva finire anche peggio. È la sua voglia, la sua reazione solitaria, quella dalla quale deve ripartire il Bologna.
Jonathan Rowe, tanto e poco
A un Nicolò Cambiaghi impalpabile nella serata di Riyadh, al minuto 69 di Napoli-Bologna è subentrato Jonathan Rowe. Un cambio naturale, ormai, per i Rossoblù. Un cambio che voleva dare l’ultima spinta, l’ultima scossa a una partita che i Rossoblù hanno faticato terribilmente a interpretare con il proprio gioco. Un cambio che, totalmente da solo, ha provato a riaprire una partita in cassaforte. L’inglese ha fatto vedere di non essersi dato per vinto.
Ecco perché “tanto e poco”. Il “tanto” rappresenta le occasioni che Jonathan Rowe si è creato in una ventina di minuti, ben tre. Il “poco” è quanto ci è andato vicino. Ma perché allora si specifica il “poco”? Perché è un dato di fatto, certo. Però del “poco”, probabilmente, in una reazione, l’unica, importa poco, anche allo stesso Vincenzo Italiano. In una partita chiusa, il numero 11 Rossoblù ha dimostrato di entrare con la testa giusta, e non era assolutamente scontato.
Ripartire anche da questo
È una sconfitta che certamente fa male. Perché era una finale, e perderla così, con un Napoli che ha dimostrato di esser stato superiore per tutti i 90 minuti, ha lasciato qualcosa. Ma anche la reazione di Jonathan Rowe ha lasciato un qualcosa a Vincenzo Italiano. Perché è un segnale per tutti: mai credere che sia finita, anche quando lo è. Tre conclusioni, tutte e tre lontane dalla porta, e forse anche forzate. Ma è un segnale, una dimostrazione, della voglia di fare e di fare bene. Una voglia che il Bologna, tutto, deve trovare a partire da domenica, quando tornerà in campo. Perché di certo non sono questa sconfitta e questa prestazione a rovinare tutto, ma è certo che c’è bisogno di una reazione immediata. Come quella che ha provato, nei suoi modi, a dare Rowe nella serata di Riyadh.
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