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Bologna

Repubblica – Intervista a Francesco Guidolin

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Stamattina su Repubblica Bologna c’è un’intervista a firma Simone Monari all’ex tecnico rossoblù Francesco Guidolin.

Secondo l’intervistato nonostante l’assenza di Mihajlovic (di cui chiede notizie prima di iniziare l’intervista) può essere sopperita dall’ambiente e dalla sensibilità dei tifosi, e che comunque la base di partenza della passata stagione è un valore aggiunto a quanto potrà essere fatto ora. La squadra della passata stagione era una buona formazione, per come è stata corretta a Gennaio, e quindi si parte da una base solida che potrà fare bene in questa nuova stagione.

Monari sposta l’attenzione sul gioco. Alcuni stanno indicando una nuova direzione, ovvero di un gioco più offensivo e spettacolare. Guidolin risponde che tutti vorrebbero giocare bene e vincere, e che spesso non è il mero possesso palla ad aiutare una formazione. Bisogna rimanere nella metà campo avversaria ed avere la mentalità giusta. La stessa mentalità che ha portato Sinisa a Bologna, sottolinea Guidolin: a prescindere dagli schemi e dagli uomini, serve lo scarto mentale giusto per affrontare le partite.

L’intervista continua con riflessioni sui giovani italiani che vanno all’estero, e che per l’ex allenatore rossoblù avranno modo di crescere in maniera opportuna, e sulle differenze del calcio inglese che Giudolin, da ex allenatore dello Swansea, conosce bene. Secondo il tecnico il grande vantaggio dell’Inghilterra è che al netto delle pressioni per vincere e per essere sempre al 100%, ci sono meno tensioni fuori dal campo: una volta finito di giocare, le persone possono svuotare la mente riuscendo a rilassarsi meglio, avendo quindi un diverso approccio al carico di stress che porta il peso della prestazione.

Infine si torna a parlare di Bologna, anche se di sponda: tra i giocatori italiani che Guidolin vede meglio e che vorrebbe in squadra, cita Zaniolo, Barella ed Orsolini. Sul nostro giocatore sottolinea come lo aveva evidenziato ai dirigenti dello Swansea quando Riccardo era ancora all’Ascoli. Avevano osservato filmati che avevano impressionato il tecnico ma la dirigenza inglese gli disse che non lo conoscevano e che preferivano puntare su altri. A distanza di qualche anno Guidolin si sente di aver visto giusto sulle qualità del ragazzo.

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