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Resto del Carlino – Mihajlovic ruggisce: caccia alla talpa

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Un fulmine a ciel sereno. Così potremmo definire le dichiarazioni di Sinisa Mihajlovic nella conferenza stampa di venerdì in vista del prossimo match di Serie A dove il Bologna sarà impegnato sul manto verde di San Siro – tanto caro proprio al mister dei rossoblù – contro l’Inter di Antonio Conte per la decima giornata di campionato. 

Ciò che fa notizia, oggi a Casteldebole, non è tanto la possibilità di trovare la terza vittoria consecutiva – dopo i successi contro Sampdoria e Crotone – ma il sospetto di Sinisa che ci possa essere nello spogliatoio della squadra una talpa pronta a rilasciare continue informazioni ai giornalisti. Fughe di notizie che minerebbero il clima all’interno del gruppo e renderebbero prevedibili – se non del tutto noti – i titolari e le scelte tecnico–tattiche del serbo. Di questo si è lamentato Sinisa che senza francesismi e in maniera dirompente dice: « Sto indagando: se lo trovo,sono c…amari, lo attacco al muro e ha finito di giocare. Le altre squadre non si sa mai come giocheranno, di noi si sa sempre tutto ».
Un ruggito, quello di Sinisa, volto ad intimorire la possibile spia e a limitarne le future fuoriuscite di notizie. 

In ottica Bologna – Inter, nella giornata di giovedì l’allenatore ha provato un nuovo modulo: un 3-4-1-2 con l’inedito trio difensivo composto da Danilo, Tomiyasu e il recuperato Medel. Ed è da questo inedito schieramento che parte l’invettiva di Mihajlovic, rimasto poco sorpreso dal fatto che giornali e siti parlassero già delle sue novità di formazione, a conferma proprio dei suoi sospetti.  In conferenza ha rimarcato di come si trattasse solo di un’idea provata appositamente per scoprire la fonte della presunta fuga di notizie.
Oggi, intanto, Mihajlovic scioglierà gli ultimi dubbi di formazione tra l’ipotesi di una difesa a tre e il consolidato 4-3-2-1. Il ballottaggio è tra Gary Medel, nel comparto difensivo, e Nicola Sansone, l’ex Villareal dopo l’infortunio di Orsolini ha la possibilità di giocarsi le proprie carte e cambiare le gerarchie nei tre davanti.  

Giorni di tensione tra i rossoblù che ora però devono rimandare l’indagine e concentrarsi sulla partita di questa sera. Un test importante contro la seconda forza del campionato, quell’Inter con cui Mihajlovic concluse la sua carriera nel 2006 e che ora è trascinata da un fenomenale Romelu Lukaku, macchina da gol e vero e proprio leader dei nerazzurri. 

 

Fonte: Resto del Carlino, articolo di Massimo Vitali

 

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