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RS – Rdc – 100 giorni di Lopez – 30 set

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L’inizio dell’avventura di Lopez sulla panchina del Bologna ha ufficiosamente inizio il 18 giugno, quando Zdenek Zeman, per un mese allenatore in pectore dei rossoblù, decise di non accettare l’incarico visto l’incertezza societaria che regnava a Casteldebole e scelse la serie A con il Cagliari. Dopo una settimana Filippo Fusco chiama Diego Lopez e gli annuncia la lieta novella: “Noi avremmo pensato a te…”. E sabato quando i rossoblù affronteranno al Menti il Vicenza, da quel pomeriggio di fine giugno saranno passati cento giorni.

Cento giorni pieni di sorprese e complicazioni, tra penalizzazioni di punti e iscrizioni fatte al pelo, un mercato povero fatto di tante rinunce, un incessante susseguirsi di colpi di scena legati alla società (Guaraldi, Tacopina, Saputo, Zanetti e chissà in futuro ) e una serie di risultati negativi che avrebbero demoralizzato il più scafato degli allenatori.

 

Invece Diego Lopez dopo cento giorni è ancora saldamente sulla panchina del Bologna e pronto a lottare per raggiungere la promozione. E’ salito sulle montagne russe, ma non si è messo paura. E’ entrato nel frullatore, ma non si è fatto tritare. Uno combattente nato che non perde mai i suoi modi gentili ed educati. Lopez ha cominciato a vincere le battaglie quando ha capito che si poteva rinunciare al dogma del 4-3-3 per un più equilibrato 4-3-1-2 con Laribi trequartista e la doppia punta Acquafresca-Cacia. Grande duttilità dunque che unita alla dote di non perdere la bussola nei momenti più difficili ne fanno un allenatore di tutto rispetto. Questo i calciatori l’hanno capito e dal gruppo gli è stato riconosciuto attraverso le prestazioni messe in campo con la Ternana e con il Cittadella. Se Lopez riuscirà a superare anche i prossimi cento giorni, potrà sperare nel mercato di gennaio per continuare a sognare in un ritorno immediato in serie A.

 

Fonte: Resto del Carlino

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