RS – RdC – Il nuovo Dall’Ara secondo gli architetti – 1 Ott

Se il “vecchio” Dall’Ara già nel 2009 era stato oggetto di ragionamenti di rinnovamento o, addirittura, di spostamento in altra e nuova sede, oggi il “vecchissimo” Dall’Ara, cinque anni e piccoli crolli dopo, rimane ancora esattamente uguale al rifacimento di quasi 25 anni fa,quando nel 1990, fu teatro di alcune partite del Mondiale “made in Italy”. Ma nel 2009 diversi progetti videro la luce, con l’obiettivo di rimodernare non solo l’impianto, obsoleto e poco in linea con le esigenze moderne del tifo, ma anche l’urbanistica circostante. Fra i progetti di allora ricordiamo quello dello Studio Brenso, che porta il nome di “Campus Andrea Costa”, che prevede una vera e propria riqualificazione dell’area circostante alla struttura dell’impianto attuale, con la creazione di una cittadella dello sport. Inoltre, questo progetto potrebbe essere stato visionato da Tacopina e Saputo, progetto in linea con le loro aspettative, in quanto dovrebbe prevedere una copertura totale della struttura sportiva, con abbassamento della sede di gioco per recuperare posti a sedere, che andranno persi con l’abbattimento delle impalcature di Italia 90. E’ proprio uno dei titolari dello Studio Brenso,  Lorenzo Castagnetti, a spiegare l’evoluzione del loro progetto:”Il Nostro progetto mira alla rigenerazione complessiva dell’intero quartiere. Dal punto di vista commerciale, abbiamo pensato sia a strutture commerciali interne al Dall’Ara, aperte 7 giorni su 7, sia a negozi nella zona Nord, cioè zona antistadio, con una vocazione sportiva, perchè abbiamo esempi del genere nel Nord Europa che funzionano”. Altri progetti coevi a quello dello Studio Brenso, furono quelli degli architetti Alvisi e Tagliaventi, con una Piazza della Pace ripensata in chiave commerciale, con strutture e negozi, e con un profondo restyling dell’entrata di Via Andrea Costa. Diversa è la posizione dello Studio Trebbi, che il suo progetto lo aveva pensato lontano da Via Andrea Costa, in una zona limitrofa al Parco Nord, grazie anche alla viabilità che ne avrebbe facilitato il raggiungimento. Ma in attesa che i progetti diventino realtà, aspettiamo le evoluzioni societarie, primo passo per un cambiamento che in tanti auspicano.

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