RS – STADIO: Maietta: “Bologna, non dobbiamo far giocare la maglia” – 05 set

L’ansia può essere il peggiore dei nemici. L’ansia di riscattarsi dopo una stagione oscena e una retrocessione. L’ansia di chi perde subito in Coppa Italia, poi all’esordio contro una neo-promossa. Di chi sa che domenica, in casa, è vietato fallire. E proprio per questo tutto diventa difficile.
Predica calma, sulle pagine di “Stadio” di oggi, Domenico Maietta, leader carismatico di una difesa finita sotto accusa: lui lo sa, ammette di non essere al massimo (“Sessanta per cento”) ma allo stesso tempo difende i compagni. Del resto Morleo (“Lo conosco da dieci anni”) e Garics (nazionale austriaco) non si scoprono certo oggi, giusto? Chi si scopre oggi è il giovane Rafa Paez, che piace a tutti, Maietta compreso: “Paez ascolta, e segue le indicazioni. Con le gambe che mi facevano male lui mi ha dato una mano. Come no, qualche errore c’è stato. Ma si migliorerà.” Magari è semplicemente una depressione post-retrocessione (“Forse, ma dopo le prime partite passa”) oppure è semplicemente un mix tra sfortuna e una mentalità ancora da trovare. Questo è il punto che Maietta sottolinea, affermando che la partita contro l’Entella non sarà facile. Il risultato può arrivare, “ma dobbiamo giocare più da provincia, essere più pratici, e mica far giocare la maglia. Siamo il Bologna, sì, e sulla carta non sarà una squadra stellare. Ma poi se vai a vedere i nomi, anche loro possono metterci in difficoltà.”
Quindi fare la partita, ma senza scoprirsi eccessivamente. Senza ansia. Anche se il Bologna merita di più, i suoi tifosi meritano di più. Meritano una vittoria che non arriva da marzo, meritano una squadra che corra e che lotti. Maietta non si tira indietro: “Il passato è passato, bisogna guardare al presente e al futuro.” Sperando sia roseo. 

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