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Saelemaekers vuole l’Europa col Bologna: «Qui grazie a Motta. Ora voglio ritrovare il sorriso e sognare in rossoblù. Qui c’è ambizione»

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Fonte immagine: Bologna FC


Alexis Saelemaekers è a Bologna da un mese mezzo, ma finora non ha potuto ancora dare fattivamente il suo contributo alla causa rossoblù. L’esterno belga è stato vittima di un infortuni che ne ha bloccato la la preparazione e successivamente, al rientro, è stato “vittima” di sé stesso finendo per essere ingenuamente espulso nel seconda apparizione in rossoblù allo U-Power Stadium di Monza. Ora, durante questa sosta, il numero 56 è rimasto a Bologna a disposizione di Thiago Motta e potrà finalmente mettersi al passo coi compagni.

Thiago decisivo per l’approdo di Saelemakers a Bologna

Proprio il tecnico rossoblù è stata la chiave di volta per l’approdo. Motta ha parlato direttamente con l’ex rossonero che si è fatto convincere dai progetti dell’allenatore italo brasiliano: «Ci siamo parlati: da un allenatore non ho mai ricevuto parole come le sue – Motta ha mostrato grande fiducia nel giocatore ex Andrelecht approfittando anche della difficile situazione creatasi al Milan – Avevo perso la gioia, nell’ultimo anno di Milan non ho avuto tanto tempo per giocare, né fiducia. Ero giù, ecco. “Tu sarai importante per me” mi ha detto in sintesi. Semplicità che mi ha ridato il sorriso e fatto sentire quello di prima».

Fiducia da ripagare

Ovviamente dopo questo inizio difficile, Alexis vuole farsi “perdonare” perché la fiducia di Motta è totale e va ripagata: «L’inizio non è stato facile – dice Alexis – Non avevo fatto la preparazione completa prima di arrivare». Poi sull’espulsione spiega il suo punto di vista e il dispiacere per l’errore commesso: «Nell’occasione dell’espulsione ho sbagliato. Un giocatore che ha accumulato esperienze diverse come me non deve reagire così. Non sono un impulsivo, emotivo. Non lo faro più ma…».Quel “ma” di Alexis sottintende che in quel momento serpeggiava un certo malcontento per l’esito della gara viziata da un errore, come ammesso dal designatore Rocchi. Insomma, quella di Saelemaekers seppure sbagliata è un reazione dovuta alla voglia di vincere: «Senza torti, basta fare i conti: saremmo più su. In zona Europa. Non capisco come con tutta questa tecnologia siano possibile errori. Ma nessun alibi, testa alta». Niente alibi e voglia di mettersi a disposizione, sempre. Per questo Alexis si dice pronto a giocare ovunque: «Ho giocato anche portiere: adesso Thiago lo sa. Magari faccio come Giroud. Ho fatto il terzino destro e sinistro, la mezzala ovunque, il trequartista, l’ala di qua e di là e il centravanti. Basta che non mi mettano difensore centrale».

L’ambizione del Bologna

Il Bologna non è stata una scelta solamente tecnica, dovuta a Motta. La società rossoblù ha mostrato di avere voglia e ambizione. Alexis che, in carriera, ha conquistato uno Scudetto per certi versi inatteso sa come crescere gradualmente ed entusiasmarsi cammin facendo: «Quando ventenne arrivai al Milan c’era una situazione simile a quella che ho trovato qua a Bologna. Con le dovute proporzioni, vedo una squadra giovane con potenziale e voglia di crescere, progredire. Spero succeda anche qui, sicuramente credo che questa squadra sia forte. È stato fatto un mercato pazzesco. E nelle società c’è una grande voglia di salire». E poi fissa il sogno: «Voglio l’Europa per il Bologna e il sorriso per me».

 

Fonte: Matteo Dalla Vite, La Gazzetta dello Sport

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