Chi è Diogo Leite? Il centrale mancino che può raccogliere l’eredità di Jhon Lucumí

Le notizie odierne suggeriscono che il Bologna corre ancora il pericolo di perdere Jhon Lucumí addirittura nel calciomercato di gennaio. Motivo per cui il Bologna dovrà continuare a guardarsi attorno. Uno dei nomi già valutati dai dirigenti rossoblù è quello del difensore portoghese Diogo Leite.

Il giocatore in forza all’Union Berlino va in scadenza il 30 giugno 2026, e potrebbe essere un vero e proprio affare a parametro zero in estate o a prezzo contenuto già nel mercato di gennaio.

La carriera di Diogo Leite

Diogo Filipe Monteiro Pinto Leite, meglio noto semplicemente come Diogo Leite, nasce a Porto, il 23 gennaio 1999.

Giovanili

Comincia a giocare a calcio fin da piccolo. Prima nella scuola calcio del Leixões, società che ha militato anche nel massimo campionato portoghese e che svolge la sua attività a Matosinhos nel distretto di Porto, poi proprio nei Dragões.

Porto

Al Porto arriva all’età di 9 anni e non se ne va più via. Con la formazione biancoblu arriva fa tutta la trafila del settore giovanile, arrivando prima nella squadra B e poi esordisce anche in prima squadra. Tra il 2016 e il 2018, gioca con continuità nell’under 19, con cui disputa anche la UEFA Youth League.
Nell’annata 2018/19, dopo aver cominciato la stagione con la prima squadra da titolare, viene rimandato nella formazione B e under 19, con cui vince anche la Youth League. Nel 2019/20, si divide tra squadra B e prima squadra, esordendo anche in Europa League per un totale di 20 presenze, un gol e un assist.
Diogo Leite gioca nella prima squadra dei “Dragoni” anche nel 2020/21. Il difensore gioca 28 volte (di cui 24 dal primo minuto), esordendo anche in Champions League, segnando anche un gol.

Nelle annate col Porto ha partecipato alla vittoria di un campionato portoghese, di un Coppa di Portogallo e due Supercoppa portoghesi.

Sporting Braga

Nell’estate del 2022, Diogo passa in prestito allo Sporting Braga. Con la società rossobianca gioca per buona parte dell’annata da titolare, collezionando un totale di 34 presenze e oltre 2700 minuti.

Union Berlino

Nel 2022, passa dal Porto all’Union Berlino per 7 milioni di euro. Nella formazione della capitale tedesca, diventa immediatamente titolare e la sua squadra si qualifica clamorosamente alla Champions League. Tra campionato e coppe gioca 40 gare annuali, condite da un assist, per un totale di oltre 3000 minuti.
Nella stagione 23/24, colleziona altrettante presenze (40), ma con più minuti (oltre 3400), giocando Bundesliga, Coppa Nazionale e Champions. La stagione si rivela complicatissima per i berlinesi che escono immediatamente dalla Champions e in campionato lottano per salvarsi.
Nell’ultima annata, la terza con la maglia dell’Union, tra campionato e coppa ha mantenuto il posto da titolare: 31 presenze, un gol e 2 assist.

Finora, in questa stagione non ha ancora esordito per via di un problema fisico.

Diogo Leite in Nazionale

In Nazionale ha una lunghissima carriera, cominciata dall’under 15, che ha attraversato tutte le categorie, per un totale di oltre 70 presenze in tutte le selezioni. In particolare con l’under 17, con cui nel 2016 ha vinto l’Europeo di categoria, e con l’under 21: ben 22 presenze.
Pur essendo stato convocato due volte, non ha mai esordito con la Nazionale maggiore lusitana.

Caratteristiche fisiche

192 cm x 70 kg, Diogo Leite è un perfetto ectomorfo. Struttura fisica longilinea, asciutta con fasce muscolari lunghe e affusolate e non particolarmente sviluppate sia negli arti superiori che inferiori. La sua rapidità e agilità nello stretto sono effettivamente un difetto, perché il portoghese ha una struttura fisica che non permette una grande coordinazione in quelle situazioni. Tuttavia, anche grazie alla sua ampia falcata sul lungo, quando può sciogliersi nella corsa produce una velocità importante. Ha ottime abilità nel gioco aereo.

Caratteristiche tecniche

Sinistro naturale, Diogo ha una buona tecnica individuale, con un buon controllo di palla e buona conduzione della sfera, anche in progressione veloce. Nonostante sia un mancino naturale, sia per controllare, che per condurre e giocare il pallone, il portoghese sa utilizzare molto bene anche il piede destro. Il giocatore dell’Union Berlino è un giocatore su cui si può tranquillamente fare affidamento per l’impostazione della manovra.

Diogo ama giocare il pallone, lo porta spesso in progressione e ha un’ottima capacità nel distribuire il gioco, anche in verticale. La sua, tuttavia, è una visione di gioco limitata a aree di gioco “vicine” a lui, anche perché non ha grande precisione nel gioco alto e lungo. Talvolta si avventura in lanci lunghi, ma non è esattamente la sua specialità.
Quando si lancia in avanti è molto pericoloso sui piazzati, grazie alla sua abilità nel gioco di testa, ma anche al tiro. Infatti sa calciare in maniera precisa è pulita sia col piede forte che col destro.

Dal punto di vista difensivo è un difensore moderno con grande padronanza della posizione e abilità nel mantenere la linea. Non è un grande marcatore, ma è molto abile e forte nei contrasti a terra. La sua capacità di posizionamento lo rende spesso dominante nel gioco aereo negli ultimi sedici metri, dove ha una buona lettura anche delle traiettorie.

La sua abilità nel contrasto e nella lettura delle intenzioni ne fanno un giocatore particolarmente abile anche nell’uno contro uno. All’Union ha spesso giocato con sistemi difensivi anche spregiudicati che lo hanno portato a sviluppare una grande propensione a difendere in campo aperto anche puntato da avversari più rapidi.
Queste situazioni lo hanno visto spesso protagonista di scivolate, talvolta anche superflue. Un difetto per un calcio come quello italiano, molto poco incline a questo tipo di interventi.

Diogo Leite in campo

L’ex difensore di Porto e Sporting Braga ha giocato sia in difese a tre che in difese a quattro. Nella difesa a quattro, ovviamente, gioca sul centro-sinistra, così come in quella a tre nella quale però è adatto anche per giocare centrale del trio. Sarebbe il perfetto sostituto di Jhon Lucumí.

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