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STADIO: Gastaldello out, spazio ai giovani – 11 mag

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L’edizione odierna di “STADIO” dedica tre pagine al Bologna, la maggior parte delle quali contengono un’esclusiva intervista al portiere Antonio Mirante. Interessanti anche le parole di Donadoni su una possibile partenza di Diawara, che non riguardano solamente il futuro del ragazzo ma possono essere lette come una sorta di messaggio alla società, c’è spazio poi anche per l’attualità con la formazione che scenderà in campo contro il Chievo a Verona per chiudere questo campionato 2015/2016 che ha visto il ritorno del Bologna nel calcio che conta.

Gastaldello fuori

Sabato sera è uscito malconcio dal campo nella sfida contro il Milan, ieri è arrivato il responso: Daniele Gastaldello ha una lesione al muscolo e salterà l’ultima gara di campionato insieme ai già fermi da tempo Donsah, Destro, Morleo e Zuculini. Anche Da Costa intanto è in forse, avendo rimediato un trauma a un dito che potrebbe pregiudicarne la presenza. Ecco dunque che contro il Chievo le scelte di Donadoni saranno piuttosto obbligate, con la difesa che potrebbe vedere la novità Krafth a destra almeno nel finale e i due posti centrali che saranno in ballottaggio tra Rossettini, Ferrari e Maietta con quest’ultimo leggermente sfavorito in quanto non al meglio. Dovrebbe giocare anche Brienza, ha qualche chance Crisetig (che comunque dovrebbe lasciare la squadra) mentre in ballo c’è anche Matteo Brighi, autore di una stagione tutto sommato positiva e che spera in una riconferma. Potrebbe trovare l’esordio in A il giovane Tabacchi, di cui si dice un gran bene.

Le parole di Mirante…

Bella l’intervista che il portiere Mirante concede in esclusiva a “STADIO”. Possiamo così scoprire che il guardiano dei pali rossoblù è un tipo poco mattiniero (“La mattina devo stare da solo, vengo apposta a Casteldebole prima per riappacificarmi con me stesso”) e che se non avesse fatto il portiere si sarebbe arruolato nelle forze speciali, perché “non avere paura di nulla è il mio difetto”. Molto interessante anche la rivelazione del modello di portiere, Luca Marchegiani, essenziale e pratico come piace a Mirante, napoletano atipico, per niente scaramantico e che spende parole importanti per Diawara e Destro: del primo dice che lo terrebbe, che è impressionante, ma bisogna mettersi anche nei panni della società. Sul bomber invece dice che non solo è moderno, che segna, ma anche che è molto forte lontano dalla porta, qualità che non tutti si aspettano. E dopo aver festeggiato l’amico fraterno Palladino, tra i protagonisti della promozione in A del Crotone, parla anche di Bologna città: “Non me la immaginavo così bella, vivo in centro, la gente mi piace. Discreta ma passionale.”

…e quelle di Donadoni.

Molto interessanti anche le parole dell’allenatore rossoblù raccolte da Matteo Fogacci. Il tecnico smentisce le numerose voci di mercato che ha letto in questi giorni dicendo che nessun acquisto, nessuna cessione e nessun modulo tattico è stato scelto per quella che sarà la prossima stagione. Prima di pensare a quella ventura, infatti, il tecnico vuole chiudere al meglio questa: poi sarà il momento di decidere, probabilmente a fine maggio o nei primi di giugno, quando cioè il tecnico e il suo staff torneranno dal Canada, viaggio programmato in cui assisteranno ad almeno un paio di partite della Major League Soccer. Il tormentone del momento però è il futuro di Diawara, è Donadoni qualcosa lo dice: il ragazzo è straordinario, ha ancora ampi margini di miglioramento che solo l’esperienza potranno portare, tuttavia le grandi squadre a volte sono state costruite anche attraverso importanti cessioni, è utopistico pensare di tenere per se sempre il meglio. L’importante, sottolinea Donadoni, è che chi arriva sia migliore di chi parte.

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