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Un Girone Fa: Juventus-Bologna, i rossoblù in cerca del riscatto dopo la gara dell’andata

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Il Bologna si prepara ad ospitare la Juventus domani sera in un Dall’Ara vicinissimo al sold-out.
Nonostante la sconfitta subita con il Verona, dunque, l’entusiasmo non frena in casa rossoblù e soprattutto in città. La squadra di Motta, infatti, rimane comunque all’ottavo posto in classifica (in compagnia del Monza che con la vittoria di ieri ha raggiunto i rossoblù a quota 44) a meno otto dall’Atalanta settima.
La partita di domani sera è forse l’ultimo treno per restare agganciati alla lotta europea, in attesa di capire come la UEFA si muoverà nei confronti della Juventus. In caso di esclusione dalle coppe europee dei bianconeri, infatti, l’ottava posizione potrebbe (il condizionale è d’obbligo) valere la Conference League.

L’ultimo incontro con la Juve risale a ottobre, quando il Bologna va a Torino per affrontare i bianconeri nella seconda gara ufficiale di Thiago Motta sulla panchina del Bologna.
I rossoblù hanno il morale a terra dopo la sconfitta con l’Empoli e dopo aver conquistato appena sei punti nel primo mese e mezzo di campionato.
A fronte della sosta per le nazionali appena conclusasi, Motta decide di schierare un undici titolare per certi versi sperimentale, soprattutto nel reparto difensivo. 
In difesa davanti a Skorupski schiera, infatti, il quartetto composto da De Silvestri, Bonifazi, Sosa e Lykogiannis, a centrocampo Dominguez e Schouten (quest’ultimo si renderà forse protagonista della sua peggior gara sotto le due torri), mentre in attacco Motta opta per il trio formato da Sansone, Soriano e Orsolini a supporto di Marko Arnautovic.
Il Bologna pare da subito non pervenuto e rinunciatario, a fronte di una Juve evidentemente più forte ma non imbattibile (come dimostrerà anche il seguito della stagione). La Juve passa avanti al 24’ grazie alla rete del neoacquisto Kostic dopo che Sansone perde una palla sanguinosa verso la metà campo, e la prima frazione di gioco si conclude con il vantaggio meritato dei bianconeri. 
Nel secondo tempo la musica non cambia, il Bologna pare completamente inerme e la Juve raddoppia al 59’ con un colpo di testa di Dusan Vlahovic e dopo una manciata di minuti chiude la pratica con un grande gol di Milik.
Le statistiche a fine partita parlano chiaro: 9 tiri del Bologna (di cui uno solo in porta) contro i 17 totali della Juventus, con i bianconeri che più volte hanno rischiato di segnare il poker.
Una delle peggiori gare dei rossoblù della stagione e forse degli ultimi anni, con Thiago Motta nel mirino per alcune scelte sperimentali, su tutte la decisione di schierare la coppia formata da Sosa e Bonifazi per far riposare Soumaoro e Lucumi.
Al triplice fischio, quella sera, nessuno avrebbe mai pensato che a fine aprile i rossoblù si sarebbero ritrovati all’ottavo posto e ciò dimostra la grandissima evoluzione tattica e di gioco del Bologna di Thiago Motta, avvenuta grazie all’italo-brasiliano e ai diversi innesti portati da Giovanni Sartori che nei mesi sono cresciuti fino a rivelarsi indispensabili.

Domani servirà tutta un’altra partita rispetto a quella dell’andata e a quella di Verona della scorsa settimana, anche se i rossoblù faticano e non poco contro squadre chiuse e che rinunciano spesso a giocare a viso aperto come la Juventus.
Tuttavia, se si vuole mantenere viva la fiamma della speranza per un posto in Europa quella di domani potrebbe rivelarsi l’ultima chiamata per il Bologna. 
Il tutto in una delle gare più sentite dai tifosi rossoblù, e i numeri delle vendite dei biglietti ne sono la prova.

 

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