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Un girone fa – Udinese vs Bologna

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17 ottobre 2021. Il Bologna viaggiava in direzione Udine in vista del match valido per l’ottava giornata di campionato.

L’entusiasmante inizio di campionato aveva fatto esplodere i sogni dei tifosi rossoblù, l’obbiettivo dichiarato di chiudere l’anno nella parte sinistra classifica sembrava addirittura stare stretto ad una squadra che viaggiava allo stesso passo di Juventus, Lazio e Atalanta. La giornata appena conclusa aveva visto il Bologna imporsi sulla Lazio (3-0, ndr), con i felsinei che avevano raggiunto quota 11 punti e con la Fiorentina, quinta, che distava solo un punto.

Partenza a rilento, al contrario per i friulani. Il rullino di marcia della squadra allenata da Luca Gotti recitava un punto conquistato sui dodici disponibili nelle ultime quattro uscite, con un tredicesimo posto che non lasciavi dubbi su quello che fosse il reale obbiettivo stagionale: la salvezza.

Solo un cambio per Sinisa Mihajlovic rispetto alla squadra che aveva battuto la Lazio, con Binks che in difesa veniva preferito a Medel. Davanti, confermati Soriano e Barrow alle spalle di Arnautovic.

Gotti non operava nessuna modifica all’undici sceso in campo contro la Sampdoria. Beto veniva confermato al centro dell’attacco, con Deulofeu, recuperato da un problema alla caviglia, a supportarlo.

La prima mezz’ora di gioco scivola senza regalare particolari emozioni. L’attenzione difensiva fa da padrona ad uno stallo tecnico-tattico di difficile risoluzione. Per la prima vera occasione occorrerà aspettare il 28’ giro di orologio. Prima ci prova Soriano, con un discreto destro dal limite, poi, sulla respinta di Silvestri, si avventa Svanberg per il tap-in, ma la palla si spegne a lato.

Per tutta la prima frazione l’Udinese non si farà mai viva dalle parti di Skoruspki, con il numero dei tiri in porta stabilmente fermo a zero; solo un episodio avrebbe potuto cambiare l’inerzia dell’incontro e regalare un secondo tempo più spettacolare. La svolta arriverà al minuto 38’, con Roberto Pereyra che si vedrà sventolare il secondo giallo dall’arbitro Abisso. Grave ingenuità per il “Tucu”, che lascerà la squadra in dieci uomini rischiando di compromettere l’equilibrio che fin qui regnava indiscusso.

Il secondo tempo, come da copione, sarà più vivace e ricco di occasioni. Da una parte un Bologna che non poteva lasciarsi scappare l’opportunità di giocare metà match con un uomo in più, dall’altra un Udinese che, nonostante l’inferiorità numerica, non rinuncerà ad attaccare. Anzi, le prime palle gol usciranno dai piedi di Deulofeu. La prima, al 50’, si deve ad uno spunto del catalano, il quale è abile nel lasciare sul posto Hichey per poi concludere da posizione defilata, con il destro che si schianterà dritto contro il palo. Poi, al 57’, sarà ancora la fantasia di Deulofeu ad innescare un ottimo assist per Stryger Larsen, con il danese che sprecherà tutto facendosi parare il colpo di testa da Skorupski.

Alla lunga, il Bologna riuscirà a prendere il controllo del gioco e troverà la via gol al 67’ minuto. Dominguez serve Barrow con un preciso lancio dalla trequarti, il gambiano è lesto nel controllare e nel concludere, trafiggendo Silvestri sul palo più vicino.

Con un uomo in più e un gol di vantaggio, il destino dell’incontro sembrava ormai segnato. La squadra di Mihajlovic, però, commetterà l’errore più grave: non chiudere la partita. Barrow ci andrà vicino al 76’, ma Silvestri respingerà ottimamente tenendo in vita i suoi. Con il risultato in bilico, l’Udinese organizzerà gli ultimi disperati assedi, e verrà premiata al minuto 82’. La rete porta il nome di Beto, con l’attaccante portoghese che va saltare su un pallone a campanile di Pussetto per poi spingerla dentro da due passi.

Negli ultimi dieci minuti tanto nervosismo e fiumi di ammonizioni, ma poco calcio giocato. Risultato che al triplice fischio metterà tuti d’accordo: 1-1.

Un punto guadagnato per l’Udinese, che invertiva il trend negativo delle ultime giornate acciuffando un pari insperato, in inferiorità numerica.

Occasione sciupata, invece, per il Bologna. I rossoblù avevano l’opportunità di uscire dalla Dacia Arena con tre punti, confermandosi tra le zone alte della classifica. Vittoria che sembrava alla portata degli uomini di Sinisa, complici, come detto, di non aver chiuso il match pensando che bastasse amministrare il risultato. Errore imperdonabile, ma che forse servirà da lezione…

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