Bologna FC
Vocabolario Rossoblù – Bologna, da “quasi big” a big il passo è breve
La compagine felsinea è ormai sul punto di affermarsi come protagonista assoluta: con fiducia, concretezza e vigore mentale ha smesso di rincorrere e comincia a dominare le partite anche sotto il piano della psicologia
«Big», in italiano «Grande», utilizzato come aggettivo premesso a sostantivi che esprimono qualità, e a taluni agg. sostantivati, ha in genere funzione rafforzativa.
Alla vigilia della partita della Unipol Domus Fabio Pisacane, allenatore del Cagliari, aveva definito il Bologna una «quasi big». Una definizione che, sinceramente, calza a pennello con le ultime stagioni dei rossoblù che si sono messe in scia delle tre grandi storiche del campionato e le altre “grandi” del torneo. E talvolta le hanno superate.
Bologna vera big: passo vicino
Manca forse quell’ultimo passetto. Quell’avanzamento che non passa solamente dai risultati negli scontri diretti o dalla classifica. Ma passa soprattutto dalla consapevolezza della propria forza. Di come la squadra entra in campo, sapendo di avere un vantaggio non solo qualitativo nei confronti dell’avversario ma anche psicologico.
Un vantaggio che, con quella dichiarazione, Fabio Pisacane e il suo Cagliari hanno concesso al Bologna che è
Emil Holm (© Bologna FC 1909)
entrata in campo alla Unipol Domus da big, da grande. Controllo del gioco, concretezza, gestione delle forse e killer instinct.
Come ha detto Vincenzo Italiano «forse non è stata una prestazione completa», di sicuro però è stata una prestazione consapevole. La performance di chi sa che può gestire l’avversario (salvo errori individuali gravi come ad esempio il posizionamento di Miranda in occasione dell’occasione di Felici a fine primo tempo).
Rilettura
Alla luce della vittoria di ieri, di quella contro il Pisa e, in generale, dei miglioramenti fatti dalla squadra in queste ultime settimane, bisogna anche fermarsi e rielaborare quello che sta accadendo in questo avvio di stagione.
È vero il Bologna non ha giocato bene, non ha fatto cose strepitose. Eppure, oggi, la squadra di mister Italiano è quarta dietro il trio delle squadre che erano considerate tra le quattro più attrezzate del torneo: Milan, Napoli e Inter.
Che cosa significa questo? La risposta è semplice: il Bologna è a un passo dal diventare big perché sta cominciando a vincere regolarmente partite in cui il collettivo non dà il meglio di sé.
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