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L’incredibile coppa dello Stoccarda (Parte 2)

Gli ultimi due match per la gloria dello Stoccarda, prossima contender in Europa League

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Stoccarda (© VfB Stuttgart)

Quando la pressione del titolo si sente, accadono cose totalmente diverse da quanto ci si potrebbe aspettare. Così è andata anche nella scorsa DFB Pokal, quando, alla vigilia delle semifinali, il trofeo sembrava indirizzato. Tra Bielefeld, Stoccarda, Lipsia e Leverkusen, sembrava tutto apparecchiato per i ragazzi di Alonso, destinati alla doppietta.

Le semifinali: Stoccarda-Lipsia e Bielefeld-Bayer

Il primo match vede in campo il Leverkusen e l’Arminia Bielefeld, rappresentante della Vestfalia. Date le due serie di differenza, lo scontro sembra impari, e infatti il Bayer parte fortissimo grazie al sigillo di Tah da due passi. Ma, un po’ per il blasone dell’avversaria e un po’ a causa del gol, i ragazzi di Alonso abbassano i ritmi. E, in un match così sentito, se cali di rendimento vieni subito punito. Detto fatto, tre minuti dopo pareggia Wörl con un piazzato sul secondo palo. Ma non è finita qui. Perché un leggero Hincapie costringe Hradecki al miracolo, evidenziando un problema di atteggiamento non banale. Problema che, nel finale di primo tempo, porta in gol Grosser da calcio di punizione, eliminando i favoriti.

Per lo Stoccarda, ora, l’occasione è ancora più ghiotta. Anche perché la semifinale è contro il Lipsia, più forte ma reduce da una stagione poco convincente. Così, con un capolavoro di cinismo, Howneß e i suoi raggiungono la finale, grazie al 3-1 finale. Il migliore in campo? Senza dubbio il portiere, Nubel, capace di subire una sola rete a fronte di 25 tiri e il 68% di possesso per la squadra RedBull.

La finale: Arminia Bielefeld-Stoccarda

A Berlino, c’è spazio solo per i sogni. Due società che hanno ricevuto tanti “no” dal campo nella storia recente e che si sono costruite due storie insperate, con determinazione e grinta, cercano di concludere il percorso. E lo si vede, perché l’ultimo match è un’altalena di emozioni. L’Arminia tira e crea di più, forte del desiderio di vittoria. Ma il calcio è crudele, e gli avversari sono in missione. Così, il primo tempo si conclude con tre reti in contropiede degli Svevi. Woltenmade, Millot e Undav mandano in visibilio la folla, che già alza coppe di plastica. A completare il disastro, c’è un pasticcio difensivo dell’Arminia, che, pagando l’eccessiva pressione specialmente nei dettagli, si ritrova sotto 0-4 all’80’. Risultato che, per il livello visto in campo è totalmente immeritato. E così, senza nulla da perdere, il Bielefeld si porta a casa i gol della bandiera. Kania e l’autogol di Vagnoman rendono meno amaro il 2-4 finale, ma in Europa ci va lo Stoccarda.

 

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