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Calcio

Milan-Como in Australia, anzi no. L’evento verso l’annullamento

Le richieste dell’AFC bloccano il progetto Perth: arbitri asiatici e match non valido per la Serie A rendono impraticabile l’idea. Milan-Como destinata a giocarsi in Italia

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Logo Serie A (©Bologna FC 1909)
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Milan-Como, gara valida per la 24^ giornata e prevista per il weekend del 7 e 8 febbraio 2026 andrà con ogni probabilità in scena in Italia, anziché a Perth, in Australia. È questa al momento l’ipotesi più accreditata dopo mesi di polemiche tra istituzioni, calciatori e soprattutto tifosi.

Infatti il match, approfittando dell’indisponibilità di San Siro per la concomitanza con le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, secondo il progetto della Serie A avrebbe dovuto emigrare all’estero. Un’iniziativa, secondo la Lega Serie A, utile a pubblicizzare il nostro massimo campionato nel mondo, lontano dai confini nazionali. Un’idea miope, approvata controvoglia da Uefa e Fifa.

Milan-Como a Perth, la nascita dell’idea

Milan-Como a Perth, nell’idea della Lega Serie A, avrebbe dovuto creare seguito in Australia e in generale fuori dall’Italia. Un tentativo di esportare fuori dall’Italia quello che è un campionato sempre più relegato a “Serie B” del calcio europeo per mancanza di basi tecniche e infrastrutture a tutti i livelli.

L’idea di giocare una gara di campionato all’estero aveva riscontrato il favore solo degli ideatori (presidente e amministratore delegato della Lega) e delle società. Calciatori e istituzioni calcistiche internazionali avevano invece criticato l’idea. Tanto che, negli ultimi anni, la possibilità era stata negata anche ad altre leghe.

Le condizioni dell’AFC

Questa volta, per via di alcuni fattori concomitanti, la Uefa e la Fifa aveva dato il loro placet. Seppur controvoglia. Ma la Lega Serie A non aveva fatto i conti con Asian Football Confederation, alla quale eccezionalmente da anni aderisce l’Australia a livello calcistico, a causa del basso livello competitivo dei Paesi oceanici.

Secondo la Gazzetta dello Sport, infatti, la AFC per la disputa della gara ha posto due paletti sostanzialmente insormontabili, se non con un intervento diretto della Fifa. La prima condizione è che l’arbitro sia asiatico, così come i suoi collaboratori. La seconda condizione è che il match venga pubblicizzato come un evento esterno alla Serie A. Insomma non una gara del nostro campionato, alla stregua di un’amichevole.

Serie A bloccata, Milan-Como verso l’Italia

Due condizioni dirimenti e inaccettabili per la Serie A. Quella che riguarda l’arbitro asiatico, inapplicabile, visto che il nostro torneo prevede solo direttori di gara italiani. La seconda, quella relativa alla pubblicità come gara non di Serie A, renderebbe vana l’idea da cui nasce la volontà di far emigrare il nostro torneo altrove. Nessuno infatti collegherebbe la gara alla Serie A, con ciò che ne comporta a livello di immagine.

Se il no dovesse essere confermato, il Milan dovrebbe quindi trovare una soluzione al guaio della sfida col Como e dovrebbe farlo auspicabilmente con l’ausilio della Serie A. L’idea principale sarebbe quella di recuperare la gara a San Siro il 17 o il 28 febbraio, quando lo stadio sarà nuovamente disponibile. Più complicata la soluzione di uno stadio alternativo e vicino a Milano nello stesso weekend.

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