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Calcio

Premier League – Una prima giornata da urlo! – 15 Ago

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Trentuno reti realizzate, il primo – clamoroso – “giant killing” stagionale ad opera del Burnley in casa del Chelsea (che di fatto sembra partire un gradino sotto rispetto allo strapotere delle due di Manchester), ma non solo. L’Arsenal che ribalta nel finale un vibrante duello contro il Leicester. Il Liverpool che si fa raggiungere al 94’esimo dall’ex bolognese Britos. Rooney che rincasa al “Goodison Park” dopo tredici anni, e realizza il gol vittoria per i suoi Toffees. Il neopromosso Huddersfield che travolge l’ambizioso Palace di Frank de Boer, mentre il Tottenham espugna l’infuocato catino di St. James’ Park tra le roventi polemiche dopo l’espulsione di Jonjo Shelvey .

Insomma, in due parole: Bentornata Premier!

Arsenal v. Leicester  4-3

(2’ Lacazette,46’ Welbeck,83’ Ramsey,85’ Giroud);(5’ Okazaki,29’  – 55’Vardy)

Spettacolo puro in questo insolito “Friday night” d’inizio stagione. In un “Emirates” praticamente sold out, Gunners e Foxes si danno battaglia a viso aperto, regalando un “katun” emozionale d’altri tempi. Apre la festa una girata aerea del nuovo acquisto Lacazette, immediatamente pareggiata(sempre di testa) da Okazaki. Di Jamie Vardy -su assist di Albrighton- il gol del primo sorpasso Leicester, pareggiato allo scadere del primo tempo dall’opportunismo di Welbeck. Nella ripresa è ancora Vardy a siglare il momentaneo tre a due, ma nel giro degli ultimi dieci minuti, prima Ramsey con un pregevole “stop e tiro” poi Giroud con una chirurgica capocciata consegnano all’Arsenal il controsorpasso finale.

I puristi della tattica non saranno contenti, ma per noi è questa l’anima del Football.

Watford v. Liverpool  3-3

(8’ Okaka,32’ Doucoure, 94’ Britos);(29’ Manè, 55’ Firmino Pen., 57’Salah)

Altro, pirotecnico, botta e risposta nell’Hinterland londinese.  Al “Vicarage Road”, vanno subito avanti gli “Hornets” grazie alla zuccata di Okaka, pareggiata poco dopo dalla bella incursione solitaria dello sgusciante Manè. Di Doucoure, il comodo tap–in del nuovo sorpasso, riequilibrato nella ripresa dal penalty trasformato da Firmino. Dell’ex romanista Salah, la volèe che ribalta completamente il  risultato in favore dei Reds appena due minuti più tardi, prima che una deviazione di Britos a tempo scaduto, regali al Watford un prestigioso pareggio.

Un punto a testa che lascia già inevitabilmente qualche rimpianto sulla sponda rossa di Liverpool.

Chelsea v. Burnley  2-3

(69’ Morataa, 88’ David Luiz);(24’- 43’ Vokes, 39’ Ward)

Questa è la sorpresa di giornata e forse dell’intero campionato: i ragazzi di Sean Dyche sgambettano i campioni in carica all’esordio. Per di più a “Stamford Bridge”.

Certo, indubbiamente favoriti dalla prematura espulsione di Cahill( cacciato al 14esimo a causa di una brutta entrata su Defeur), i “Maroons”sono andati a bersaglio per ben tre volte nel giro di 45 minuti (doppietta di Vokes e gran staffilata di Ward), riuscendo poi a gestire l’inevitabile reazione dei londinesi.

Nella ripresa, i gol di Morata e quello di David Luiz (rispettivamente al 69esimo ed 88esimo) servono solo ad alimentare un’utopistica speranza  di rimonta che alla fine non arriverà, costringendo Conte alla secondo sconfitta consecutiva nelle prime due gare ufficiali. La stagione è ovviamente tutta da vivere, ma l’inizio del tecnico pugliese è fra i meno incoraggianti di sempre.

Crystal Palace v. Huddersfield  0-3

(23’ Ward O.G 26’ -78’ Mounie)

Comincia alla grande questa prima avventura dei “Terriers” fra i giganti della Premier League. Nel sud di Londra, gli ospiti passano in vantaggio sfruttando una rocambolesca autorete di Ward al 23esimo. Raddoppiano con la zuccata di Mounie al 26esimo, ed infine chiudono il discorso in contropiede (sempre con un Mounie) al 78’.

Nessuno, nemmeno il più ottimista tifoso giunto dallo Yokshire sino alla capitale, poteva aspettarsi una partenza così da parte dell’Huddersfield!

Everton v. Stoke City 1-0

(46’Rooney)

È sufficiente una letale -quanto terribilmente romantica- incornata di Wayne Rooney al 46esimo per regalare i tre punti all’Everton di Koeman. Un gol che vale molto di più del benaugurante successo alla partita d’esordio; vale la libertà di poter tornare a sognare in grande: francamente, non poteva esserci un pomeriggio migliore dalle parti di “Goodison Park”!

Southampton v. Swansea  0-0

Il primo ed unico “nil to nil” di giornata va in scena al “St. Mary’s”. Tra Saints e Swans un punto a testa per cominciare serenamente la stagione.

WBA v. Bournemouth  1-0

(31’ Hegazi)

Al “The Hawthorns” decide una deviazione aerea di Hegazi sulla classica punizione tagliente battuta da Chris Brunt. Il minimo sindacale per Tony Pulis, che tuttavia porta a casa un primo successo contro una diretta concorrente.

Brighton v. Manchester City  0-2

(70’ Aguero, 75’ Dunk O.G)

Vince ma non convince il City di Guardiola. In casa della neopromossa Brighton, ci vuole un gran destro di Aguero per sbloccare il match solo attorno al 70esimo. Di Dunk, il goffo autogol che certifica i tre punti al club del manager Catalano. Il cantiere dei Citizens è ovviamente sempre aperto, ma il tempo stringe e con tutti quei pounds spesi bisognerebbe cambiare marcia…

Newcastle v. Tottenham  0-2

(61’ Alli, 69’ Davies)

Il Tottenham saccheggia un rovente St. James’Park grazie alla solita, magica, combinazione offensiva del perfetto trio schierato da Pochettino. Un meccanismo studiato nei minimi dettagli, che ha portato gli Spurs a competere ultimamente per i massimi traguardi.

Classico il gol del vantaggio siglato al 61’, con Keane che si libera dal blocco difensivo , offre lo scarico al fatato piedino di Ericksen, che a sua volta è bravo a scodellare immediatamente il pallone verso Dele Alli scattato oltre l’ultima linea dei Magpies. Voleè precisa e palla in fondo al sacco per lo 0 a 1.  Applausi.

Simile anche il gol del raddoppio, (occasionalmente firmato Davies) ma anche esso propiziato dall’arcinota associazione Spurs. Stavolta è Alli a fare da sponda per Kane, il quale appoggia per l’accorrente  Eriksen: il controllo del danese è reso complicato dal ritorno di un difensore bianconero, ma Davies (bravo a seguire l’azione)è pronto a spararla dentro a due passi di distanza da Elliot.

Che altro aggiungere? Chapeau!

Manchester United v. West Ham  4-0

(32’ -52’ Lukaku, 87’ Martial, 90’ Pogba)

Troppo Manchester United per questo flebile West Ham formato trasferta (da cui era  comunque lecito aspettarsi almeno un pochino di  più). Al “teatro dei sogni” non c’è praticamente  mai partita. La sblocca Lukaku sul bell’assist del talentuoso Rashford nel primo tempo. Nella ripresa, è di nuovo l’ariete belga a deviare in rete una punizione di Mkhitaryan per il 2 a 0, prima che l’incursione centrale di Martial e la potente rasoiata di Paul Pogba fissino lo score sul 4 a 0 finale.

Il messaggio partito da Manchester pare evidente: attenzione, perché con gli arrivi di Matic e soprattutto di Lukaku,  i Red Devils sembrano in grado di poter dichiarare guerra a tutte le superpotenze inglesi a caccia dello scudetto.

 

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