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Serie A, primi indizi di un ritorno al passato. Lecce e Frosinone sorprendono

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Fonte immagine: Twitter ufficiale Inter


Il quarto turno di Serie A, ovvero il primo dopo la sosta, che anticipa l’avvio della stagione delle Coppe Europee sembra dare le prime indicazioni su quello che potrebbe essere l’andamento della stagione del massimo campionato. Non è un caso che, proprio nella giornata di oggi, è stato innanzitutto l’Empoli a trarre le prime conclusioni sulla propria annata e ha deciso di sollevare dall’incarico di allenatore della prima squadra Paolo Zanetti, al culmine di un avvio terribile con quattro ko in altrettante gare, e richiamare in panchina Aurelio Andreazzoli.

Il ritorno delle big?

La 4^ giornata di Serie A comprendeva nel suo programma ben due big match che si sono giocati tra sabato pomeriggio e sabato sera, mentre nel prime time è invece sceso in campo il Napoli Campione d’Italia.

Ed è stata proprio la giornata di sabato a dare un’indicazione forte sugli sviluppi che questa stagione potrebbe proporci. Nel primo pomeriggio, nella bolgia dell’Allianz Stadium, la Juventus ha avuto la meglio sulla Lazio. Un successo che conferma le impressioni di questo avvio di Serie A: i bianconeri sono tornati ad essere una squadra temibile. La formazione di mister Allegri sembra anche aver intrapreso una diversa strada dal punto di vista del gioco, e trascinati da pubblico e coppia d’attacco Vlahovic-Chiesa fisicamente al top possono insidiare chi, oltre a voler fare un campionato di vertice, deve anche competere nelle coppe durante la settimana.

È il caso di Inter e Milan che un’ora dopo la fine di Juve-Lazio si sono scontrate nel classico Derby della Madonnina. Per i rossoneri è stata una serata da dimenticare. L’Inter ha vinto 5-1 confermando di essere la candidata principale alla vittoria dello scudetto; mentre, i rossoneri, dopo l’enorme potenziale messo in mostra in questo avvio di stagione, sono stati travolti dall’Inter. L’impressione è ovviamente che i nerazzurri siano più forti dei cugini, ma anche che il risultato così largamente a favore della Beneamata sia frutto di una impostazione della gara da parte di Stefano Pioli troppo “spavalda”, che ha lasciato all’Inter la possibilità di colpire nel suo terreno preferito: il contropiede.

Le tre big storiche del nostro calcio, a prescindere dal risultato del derby, sembrano essersi messe alle spalle la scorsa stagione. E ora si sono messe alle spalle anche il Napoli. Seppure sia solo l’inizio del campionato, gli Azzurri di Garcia sembrano essere molto diversi dalla squadra Campione d’Italia con Luciano Spalletti. Colpa solo del tecnico? Difficile rispondere, di certo c’è che Garcia al momento non sta soddisfacendo il pubblico napoletano, e che la difesa dopo l’addio di Kim fatica e non poco. A Genova il 2-2 è arrivato per inerzia, ma non sempre potrà andare così. 1 punto in due gare fanno suonare un assordante campanello d’allarme a Castelvolturno… percepirne la gravità spetta soprattutto al tecnico francese. Intanto, la sensazione è che dopo il 3° titolo, i partenopei possano abdicare immediatamente. 

Sorprese e salvezza

In attesa di capire se la middle class dello scorso anno si confermerà, a sorprendere in questo avvio di stagione sono soprattutto due formazioni: Lecce e Frosinone. Entrambe accreditate di un grande rischio retrocessione, le due formazioni stanno sorprendendo. Il Frosinone, in particolare, di fronte al proprio pubblico sta entusiasmando. Il 4-2 in rimonta sul Sassuolo è un‘impresa da scrivere negli annali della società ciociara. Una sorpresa dato che il Frosinone veniva dato accreditato di scarse speranze di salvezza per via della sua condizione di neo promossa, del suo storico promozioni-retrocessioni immediate e anche a causa della scelta di Eusebio Di Francesco in panchina, reduce da tre esperienze molto negative con Samp, Cagliari e Verona. Con 7 punti, i frusinati sono al pari di Napoli, Torino, Fiorentina ed Hellas Verona.

L’altra sorpresa è invece il Lecce di Roberto D’Aversa. Il cambio di guida tecnica, l’addio di capitan Hjulmand, il cambio di elementi importanti come Umtiti, Colombo e Ceesay non sembra aver scalfito la forza dei salentini. 8 punti, uno in meno rispetto al Milan, in queste prime quattro giornate fanno tanto rumore. Soprattutto fa rumore la sensazione che ancora una volta Pantaleo Corvino abbia azzeccato le mosse… Krstovic davanti, la conferma di tanti protagonisti, ma soprattutto la scelta di D’Aversa alla guida tecnica. La sfida di Monza ha mostrato soprattutto una cosa: il Lecce non molla mai. E anche in 10 ha tenuto testa ai brianzoli per oltre mezzora, prima che il rosso a Calderoli pareggiasse nuovamente i giocatori in campo.

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