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Abu Dhabi Autonomous Racing League, la guida autonoma nel motorsport

A Yas Marina si è svolta la prima gara dell’Abu Dhabi Autonomous Racing League. Le vetture a guida autonoma saranno il futuro del motorsport?

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A2RL, la competizione con vetture a guida autonoma ad Abu Dhabi
A2RL, la competizione con vetture a guida autonoma ad Abu Dhabi (© A2RL)

Nel passato la concezione intorno a cui ruotava il motorsport era quella di una perfetta simbiosi tra il pilota e il veicolo, in cui la componente umana poteva fare la differenza. Con l’avvento di nuove tecnologie sempre più innovative e volte a ricercare la pura performance, al giorno d’oggi il mezzo meccanico sembra aver assunto maggior importanza sulle abilità di guida . Con l’Abu Dhabi Autonomous Racing League si è dato vita alla prima gara effettiva con le auto a guida autonoma.

La guida autonoma delle università

La prima volta che ho fatto esperienza di questo nuovo tipo di competizioni è quando facevo parte del team motoristico dell’Università di Bologna: UniBo Motorsport. Sicuramente colpisce vedere dei veicoli che gareggiano senza un pilota, ma in realtà non è assente, semplicemente non è più umano. Di fatto queste vetture sono guidate da un algoritmo che inserito nel sistema e aiutato dai sensori riesce a condurre la macchina lungo un tracciato.

A livello universitario le gare con auto a guida autonoma non sono una novità, in quanto si parla di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie. Un valore che è alla base dei corsi, soprattutto ingegneristici, dei poli accademici. I giovani studenti sono spinti a trovare qualcosa di innovativo dalla curiosità e dalla freschezza che li contraddistinguono.

Abu Dhabi Autonomous Racing League, i partecipanti e l’organizzazione

Quanto ideato negli Emirati Arabi Uniti però rappresenta qualcosa in più. Non solo potrebbe essere la prima di molte altre iniziative, ma è un primo sguardo su quelle che potrebbero essere le gare del futuro.

Quale evento migliore se non l’Abu Dhabi Mobility Week, settimana dedicata alle innovazioni tecnologiche nella mobilità, per dare spazio all’affermazione futuristica del motorsport. Sabato 27 aprile sul circuito di Yas Marina si è svolta la A2RL (Abu Dhabi Autonomous Racing League). Una competizione con 8 squadre provenienti da tutto il mondo e ben due a rappresentare il nostro paese: Polimove Autonomous Racing Team (Politecnico di Milano) e UNIMORE (Università di Modena e Reggio Emilia).

La preparazione all’evento è iniziato molti mesi prima per tutti i team. L’annuncio ufficiale è stato dato il 16 marzo del 2023. Dopodiché le squadre iscritte hanno iniziato un processo di test e simulazioni virtuali e non per prepararsi al meglio in vista della gara. Percorso obbligato per i ragazzi delle università, in quanto programmare il lavoro per una competizione con vetture a guida autonoma richiede settimane o mesi.

La scelta del veicolo è ricaduta sulla Dallara Super Formula SF23. La macchina che ha corso il campionato giapponese dedicato alle monoposto era la migliore per gli organizzatori, soprattutto per quanto riguarda velocità, maneggevolezza e prestazioni. Il motore può contare su 550 cv, non sfruttati a pieno e una velocità di punta di circa 300km/h. Le vetture della Casa della Motor Valley sono state consegnate alle squadre, che poi hanno installato il software con l’AI, che di fatto ha guidato sulla pista degli Emirati Arabi.

Abu Dhabi Autonomous Racing League, la gara

La gara si è svolta nel pomeriggio dello scorso sabato. Le auto dovevano completare 8 del circuito in autonomia. Purtroppo, ma come era prevedibile, si sono verificate alcune difficoltà per le macchine. Aspetto normale e da tenere in considerazione, in quanto la tecnologia adottata non è ancora al massimo della sua potenzialità; soprattutto nell’applicazione al motorsport.

Durante la corsa Polimove aveva preso la prima posizione, ma al quarto giro la macchina ha accusato un problema ed ha perso il controllo fermandosi a bordo pista. Nel frattempo la squadra bavarese di TUM (Technical University of Munich) ha superato la vettura del Politecnico di Milano, prima che esponessero le bandiere gialle. In questo modo l’auto tedesca ha proseguito la sua gara normalmente, mentre gli altri team si sono dovuti fermare. Questo è accaduto perché i veicoli a guida autonoma sono progettati per rispettare fedelmente le regole durante la competizione.

Una volta esposte le bandiere gialle che indicavano un pericolo in pista, le vetture hanno subito rallentato per poi fermarsi lungo il tracciato. TUM ha potuto continuare invece con il suo ritmo e vincere facilmente. La Motor Valley è riuscita a guadagnarsi il podio con UNIMORE che ha concluso la corsa in seconda posizione. Tutte le auto hanno impiegato un’ora per concludere gli 8 giri di gara. Per fare un paragone, anche se poco, le monoposto F1 per fare lo stesso numero di giri impiegano 10 minuti.

I vincitori si sono portati a casa un montepremi di 2,25 milioni di dollari, che potranno investire nello sviluppo del progetto e nella ricerca necessaria.

Il futuro tecnologico del motorsport

Naturalmente questo evento è stato solo un primo assaggio e ci saranno altre occasioni per mettere in mostra questa nuova tecnologia, che si scontra con i fondamenti del motorsport. Il mondo però si sta evolvendo e sta progredendo, quindi dovremo prepararci ad abbracciare nuovi modi di pensare e vivere le nostre amate passioni.

Il motorsport potrebbe essere uno degli ambienti che più subirebbe l’avvento di nuove tecnologie e quindi al fianco delle gare tradizionali, potrebbero nascerne altre più curiose e interessanti da scoprire. Dobbiamo solo lasciarci andare all’innovazione e abbracciare le novità che un domani popoleranno il mondo dei motori.

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