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Alla scoperta di: Ognjen Dobric, l’esperienza europea che serve alla Virtus

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Il suo nome è stato uno dei primi ad essere accostato alla Virtus Segafredo Bologna in questo mercato estivo, Ognjen Dobric alla fine è arrivato e vestirà la maglia bianconera per le prossime due stagioni. Dobric nasce a Tenin il 27 ottobre 1994, è un’ala piccola di 200cm per 93kg. Nella suo palmares già tantissimi premi sia di squadra che individuali: 6 campionati serbi, 4 Coppe di Serbia, 4 Leghe Adriatiche e 1 Supercoppa di Lega Adriatica, è stato inoltre eletto due volte MVP delle Finali del Campionato Serbo e una volta MVP delle Finali della Lega Adriatica. 

Carriera 

La sua carriera è legata in maniera indissolubile alla Stella Rossa di Belgrado, squadra in cui si è formato nelle giovanili, nel 2013 passa in prestito al FMP Belgrado dove si approccia per la prima volta al massimo campionato Serbo, chiude la sua esperienza triennale con 109 partite disputate a 10,2 punti di media. Nella stagione 2016/17 il ritorno alla Stella Rossa, che gli da la possibilità di calcare per la prima volta i parquet dell’Eurolega, vince il suo primo campionato serbo e viene eletto come MVP delle finali a soli 22 anni. Nelle stagioni successive il suo rendimento sale anche nella massima competizione europea continuando a dominare nel campionato nazionale, una delle sue migliori stagioni è stata quella del 2021-22 in cui ha chiuso l’Eurolega con 10,3 punti di media e il 35,7% da tre, ha vinto il suo quinto campionato serbo e la sua prima Lega Adriatica da MVP delle finali. Nell’ultima stagione il suo rendimento si è assestato sui 10 punti di media, 2,5 rimbalzi e 1,5 assist di media, ritoccando però i suoi massimi i carriera su singola prestazione, come i 22 punti contro il Fenerbahce. 

NAZIONALE 

Ognjen è sempre stato tra le fila della nazionale, già dall’Under-19 nel 2013, fino ad arrivare nel 2017 alla nazionale maggiore, con cui stato protagonista anche nelle ultime due gare di qualificazione ai mondiali, mettendo a segno 11 punti contro la Turchia e 14 contro la Gran Bretagna. 

Caratteristiche di gioco 

Dobric è un giocatore mancino dalle movenze chiaramente provenienti dalla scuola slava, è una guardia/ala principalmente perimetrale, a livello fisico è un giocatore dotato di lunghe leve che gli permettono di poter tirare anche con il difensore vicino, ma allo stesso tempo è un giocatore rapido capace di mettere palla a terra e penetrare all’interno dell’area. Giocatore di sistema e leader silenzioso, capace di rendersi protagonista da un momento all’altro senza la necessita di avere troppo la palla in mano, la maggior parte delle sue conclusioni arrivano infatti in catch and shoot. La sua esperienza di ormai parecchi anni sia in ambito europeo che all’interno di una delle rivalità più accese della pallacanestro mondiale come quella con il Partizan, lo rendono un giocatore a sangue freddo capace di colpire da un momento all’altro, tanto che il suo soprannome è “il cobra”. Di contro, il fatto di non essere un giocatore che si mette in proprio facilmente, ma va innescato dai compagni, tra le sue caratteristiche non spicca l’attitudine da grande rimbalzista, mentre da buon serbo è capace di creare gioco per i compagni anche solo con movimenti mirati nella metà campo offensiva, oltre a fornire qualche assist importante ed essere dotato di ottime capacità di ball handling. 

In difesa è un giocatore fisico e rapido di gambe, capace di ruotare su quasi tutti i ruoli. Anche nella metà campo difensiva risulta essere un giocatore esperto, capace di mettere in difficoltà l’avversario con una buona pressione sulla palla, oltre ad avere buone capacità da stoppatore ed essere sempre pronto al furto di un pallone vagante.  

Nel gioco di Scariolo 

Per Scariolo un giocatore che mancava, tanta esperienza europea e sopratutto sangue freddo, atleta disciplinato dall’alto Qi cestistico, che sarà subito capace di entrare all’interno dei giochi del suo nuovo coach. Nel ruolo di ala piccola al momento la concorrenza sarà quella dei rinnovati Cordinier e Abass, ma sappiamo come Don Sergio riesca ed equilibrare i minutaggi e poter mettere i propri giocatori nelle condizioni di rendere al meglio (se disposti a seguire le direttive del tecnico). Il suo gioco perimetrale si sposa bene nell’alternanza con Isaia, giocatore più esplosivo che predilige la penetrazione al ferro, i due potranno quindi sia giocare insieme che dare due soluzioni diverse nello spot di tre. 

Le schede dei nuovi acquisti Virtus: 

Bruno Mascolo

Achille Polonara 

Devontae Cacok

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