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Calcio

100 Storie Rossoblù: 43 Fogli, 42 Badini II°, 41 Cresci

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Un viaggio lungo cento storie. Cento uomini, cento giocatori che hanno vestito la maglia del Bologna nella sua storia lunga oltre un secolo. Nato con l’idea di stilare una classifica dei più grandi rossoblù di sempre, questo progetto con il tempo ha virato verso un modo per raccontare in poche parole le storie di piccoli e grandi uomini. Tra loro c’è chi ha segnato un’epoca e chi invece è stato a malapena intravisto, tutti però hanno una storia da raccontare ed io ho pensato di raccoglierle qui, ogni lunedì, mercoledì e venerdì.  

PUNTATE PRECEDENTI:
– 100 (Bernacci), 99 (Womé), 98 (Dyego Coelho)
– 97 (Walsingham), 96 (Luciano), 95 (Meghni)
– 94 (Aaltonen), 93 (Vukas), 92 (Battisodo)
– 91 (Rubio), 90 (Macina), 89 (Matosic)
– 88 (Chiorri), 87 (Bellucci), 86 (Sarosi)
– 85 (Colomba), 84 (Bellugi), 83 (Turkylmaz)
– 82 (Antonioli), 81 (Binotto), 80 (Liguori)
– 79 (Jensen), 78 (Pilmark), 77 (Zagorakis)
– 76 (Kolyvanov), 75 (Gilardino), 74 (Demarco)
– 73 (Seghini), 72 (Marronaro), 71 (Rauch)
– 70 (Marazzina), 69 (Arnstein), 68 (Detari)
– 67 (Cusin), 66 (Eneas), 65 (De Ponti)
– 64 (Paris), 63 (Giordani), 62 (Fontolan)
– 61 (Cruz), 60 (Muzzioli), 59 (Pagotto)
– 58 (Maschio), 57 (Mayer), 56 (Perin) 
– 55 (Chiodi), 54 (Negri), 53 (Kone)
– 52 (Cappello IV), 51 (Maini), 50 (Capra)
– 49 (Bernabeu), 48 (Mancini), 47 (De Marchi)
– 46 (Alberti II), 45 (Pavinato), 44 (Gradi)

43 – Romano Fogli
Giunto sotto le Due Torri dal Torino, che ha preferito cederlo al Bologna piuttosto che ai rivali della Juventus, si rivela da subito un centrocampista estremamente completo nelle due fasi di gioco. Il più difensivo dei tre che compongono il “triangolo magico” formato da lui, Haller e Bulgarelli, è comunque capace di lanci lunghi e precisi che fanno a fette le difese avversarie durante i contropiedi. Elegante, di sostanza, segna poco ma quando lo fa sono gol importanti: quello che passa alla storia è l’1 a 0 rifilato alla Grande Inter nello spareggio-Scudetto del 1964, che spiana la strada ai rossoblù che inseguono il loro ultimo titolo nazionale. Ritenuto prematuramente finito, viene ceduto al Milan trentenne, dopo 286 gare con il Bologna. In rossonero dimostra di avere ancora alcune cartucce da sparare, conquistando nel 1969 – da riserva di lusso – Coppa dei Campioni e Intercontinentale.

42 – Emilio Badini II
Giunto dall’Argentina insieme ai fratelli – tutti calciatori – Angelo, Cesare e Augusto, Emilio Badini entra nella prima squadra rossoblù nel 1913, sedicenne. Attaccante dal talento indiscutibile, si rivela da subito un talento naturale che esalta il pubblico dello “Sterlino”, stadio che inaugura con una rete. Maturando si conferma un vero campione, diventando nel 1920 il primo giocatore del Bologna ad essere impiegato in Nazionale: alle Olimpiadi di Anversa gioca 2 gare e segna una rete, peraltro decisiva per superare la Norvegia in una delle prime partite epiche della Nazionale. Purtroppo quello stesso anno il destino lo attende durante un’amichevole contro il Padova, dove in seguito ad un durissimo contrasto si infortuna gravemente. Tenta il ritorno nella Virtus Bologna ma senza fortuna, la classe di un tempo ormai evaporata, quindi si ritira a soli 24 anni. Suo fratello maggiore Angelo, che giocò con lui, sarà anch’esso uno dei migliori giocatori del Bologna di quegli anni prima di morire disgraziatamente, ancora giovane, pochi mesi dopo l’infortunio di Emilio.

41 – Franco Cresci
Oltre 400 gare in maglia rossoblù, undici stagioni. Due Coppe Italia conquistate nel periodo in cui il Bologna stava passando da squadra in lotta per il titolo a squadra in lotta per la salvezza. Franco Cresci, difensore di carattere, roccioso ma completo nei fondamentali e utile in ogni zona della difesa, è stato uno dei giocatori più presenti di sempre nella storia rossoblù. Cresciuto nell’Inter, affermatosi in uno splendido biennio a Varese insieme a futuri campioni come Anastasi e vecchie bandiere come Armando Picchi – da cui ruberà un po’ di trucchi – arriva pochi anni dopo l’ultimo Scudetto vivendosi oltre un decennio di saliscendi rossoblù. La gloria di due Coppe Italia che fanno sorridere una città che ancora si crede grande, almeno tre-quattro salvezze stentate in cui è protagonista grazie al suo carattere forte e al suo modo di giocare irruento che esalta i tifosi, che lo vedono lottare come pochi nella storia per la maglia. Uno degli ultimi veri eroi di un Bologna che da allora ad oggi ha vissuto di brevi momenti di gloria.

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