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La Bottega dei Talenti – Alessandro Cortinovis

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fonte immagine: Sprint e Sport


Uno dei vivai più importanti del panorama italiano, se non il più importante almeno in questo momento, è quello dell’Atalanta. La società bergamasca ogni anno sforna una quantità di giocatori di qualità più o meno alta, che spesso vanno a rimpolpare le rose di molti club professionistici a tutti i livelli per poi a volte tornare “a casa” e terminare il loro percorso di crescita.

Negli ultimi anni in particolare, la Primavera dell’Atalanta e altre formazioni del settore giovanile bergamasco hanno dominato il panorama nazionale, concludendo nelle primissime posizioni diverse volte le regular season dei diversi campionati e riuscendo poi a portare a casa il titolo dopo i play-off.

A fare le fortune di alcune delle formazioni giovanile nerazzurre è stata sia la struttura tecnica del club, ma anche il talento dei singoli. Uno di questi è il protagonista della nostra Bottega dei Talenti e promette di essere il talento cristallino che per anni è mancato al panorama calcistico tricolore: Alessandro Cortinovis.

Nato a Bergamo il 25 gennaio 2001, Alessandro finora si è distinto nel panorama calcistico dei campionati giovanili non trovando ancora spazio nella prima squadra atalantina, sia per una questione di maturazione soprattutto fisica da terminare, sia anche per la situazione dell’Atalanta attualmente in corsa per riconquistare un posto in Champions League, sia per andare avanti nella corrente edizione della massima competizione europea.

Cortinovis ha iniziato a giocare a calcio con la Polisportiva Monterosso, tuttavia l’avventura nella scuola calcio della piccola società bergamasca dura poco tempo, perché a 8 anni è l’Inter a mettere gli occhi su di lui per prima, portandolo ad allenarsi nella propria scuola calcio. Tuttavia, l’indecisione dei nerazzurri milanesi e qualche situazione logistica non comoda alla famiglia portano Alessandro a trasferirsi immediatamente all’Atalanta, che lo inserisce con decisione nel proprio programma del settore giovanile.

L’ascesa di Alessandro è importante, il ragazzo ha grandi doti tecniche e un buon fisico da irrobustire, ma possiede le qualità tecniche palla al piede che il totem del settore giovanile bergamasco, Mino Favini, ha sempre posto come base per la nascita di un futuro talento.

Alessandro dall’under 15, dove vince con i suoi compagni l’importante torneo Gaetano Scirea, grazie anche alla sua doppietta in finale contro i pari età del Barcellona, inizia a far parlare del suo talento che viene notato anche dagli organi tecnici federali che lo convocheranno immediatamente nella rappresentativa di categoria. Con oltre 50 presenze nelle varie formazioni dell’Atalanta prima della primavera si impone come talento purissimo. In Nazionale Under 17, pur non essendo propriamente un attaccante realizza 17 reti in 22 presenze. Lo scorso anno sono arrivate anche le prime apparizioni con la Primavera nerazzurra che al termine della stagione ha anche conquistato lo scudetto.

In questa stagione col 10 sulle spalle Alessandro si sta imponendo come uno dei leader della formazione, maturando ancora fisicamente e aggiungendo alcune situazioni tattiche al suo bagaglio di conoscenze.

180 cm, la struttura fisica di Alessandro risulta asciutta e possiede una muscolatura non troppo sviluppata, che gli permette al momento di essere in grado di resistere a robusti contrasti almeno nel settore giovanile e non perdere il guizzo e la velocità nel breve. Pur non essendo di statura bassissima, Cortinovis ha tutte le caratteristiche del brevilineo, essendo rapido e sgusciante nel breve, veloce sugli scatti e in possesso di una conduzione del pallone caratterizzata da un numero di tocchi del pallone ad altissime frequenze che lo rende pericolosissimo palla al piede.

Destro naturale, dotato di una tecnica di base sopraffina e di un controllo del pallone assolutamente fuori dal comune, Alessandro è in possesso di un dribbling ubriacante, col quale è efficacissimo nell’uno contro uno e riesce ad andare via alle situazioni più intricate di pressing. Una dote che ha permesso a Mister Brambilla (tecnico della Primavera della Dea) di ampliare le esperienze tattiche di Alessandro.
Cortinovis è in possesso di una visione di gioco straordinaria, tanto da rendere semplicissime all’occhio degli osservatori esterni giocate molto complicate, sia in fase di rifinitura che di finalizzazione.

Nato trequartista, ha saputo nel corso degli anni ampliare sempre più la sua influenza nel gioco delle varie formazioni, estendendo il suo raggio d’azione. Oggi è un trequartista moderno, “periferico” in grado infatti di giocare il pallone in qualsiasi zona del campo per supportare la manovra, anche molto lontano dalla zona dietro le punte, sua zona preferita di gioco durante il percorso nel settore giovanile.

A queste caratteristiche tecniche Alessandro ha aggiunto un percorso di crescita fisico e tattico, iniziato già la scorsa stagione con l’arrivo nella Primavera e continuato in questa attuale stagione dove è appunto un punto fermo della formazione di Massimo Brambilla.
Il tecnico ha infatti iniziato ad utilizzare con successo Cortinovis in una zona più arretrata, precisamente in posizione di mezzala in un centrocampo a 3, sia sulla catena sinistra, che sulla destra. Questa evoluzione tattica, inevitabile vista la progressiva scomparsa dell’effettivo ruolo del trequartista, ha aiutato Cortinovis a completare il suo bagaglio con una maggiore applicazione nella fase di non possesso, una migliore gestione delle situazioni di pressing avversario e ha permesso al calciatore di conoscere i tempi di gioco sia della fase di impostazione bassa, sia dell’attacco all’area di rigore.

Cortinovis è un giocatore ancora tutto da scoprire ad altissimi livelli, visto che ancora non ha esordito tra i professionisti, tuttavia vederlo giocare nelle categorie giovanili è un’esperienza entusiasmante dal punto di vista estetico calcistico.

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