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Bologna, presentate le iniziative per i 110 anni

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Alla presenza di Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna, Roberto Grandi, presidente di Istituzione Bologna Musei e Mattia Lepore, assessore allo Sport, sono state presentate ufficialmente questa mattina, nel Museo Civico Medievale, le iniziative per i 110 anni della società rossoblù: un calendario di eventi che partirà questa estate e che avrà come data simbolo il 3 ottobre, quando a Casteldebole si spegneranno le ormai tantissime candeline.

UNA STORIA DA MUSEO Una triplice alleanza, quella tra il Club, il Comune e l’Università, che secondo Grandi “pone le sue radici nella ragione identitaria: nei nostri musei c’è infatti l’identità del nostro territorio, dagli etruschi ad oggi” , ma non solo ” un secondo elemento sono i fattori sociali e culturali che accompagnano lo sport, passione in questa città antichissima, che fa parte della tradizione fin dall’epoca etrusca-romana, passando per quella medievale, arrivando infine ai giorni nostri”  Il Museo Medievale, oltre che sede della conferenza, sarà tra l’altro uno dei luoghi simbolo dell’evento “Nel primo piano ci saranno serie di percorsi, che tratteranno tipologia che va dalle armature agli elmetti da tornei, questo perchè gli oggetti che sono nei nostri musei sono racconti, narrazioni.” Altro museo interessato sarà quello Archeologico” Ringrazio la direttrice, appena saputo di questa possibilità si è messa al lavoro, cercando i punti di contatto tra sport e storia.” Un’iniziativa, ovviamente, che ha anche l’obiettivo “ di allargare il pubblico dei musei, che di solito si pensano come polverosi. Vogliamo avvicinare i tifosi alla cultura, e far conoscere agli atleti la storia di questa città”.

VALORI E TRADIZIONE La parola va poi all’ad Fenucci, secondo cui “l’iniziativa ha due aspetti: il primo quello di celebrare la storia gloriosa del club, di cui il presidente è custode: vi saranno per questo una serie di iniziative extra-calcistiche, perchè il calcio è una storia di persone, vi sarà dunque una rilettura dei personaggi che hanno fatto la storia di questo club. Ci sarà inoltre un percorso multimediale, per far rivivere il calcio di una volta, ricreandone l’atmosfera. Il nostro obiettivo è quello di legarci sempre più al territorio e alle istituzioni, dal Comune all’Università, questo perchè la storia del Bologna rientra a tutti gli effetti nella storia della società. E qui arrivamo al secondo punto: cioè quello di trasmettere una serie di valori di cui il calcio deve farsi portatore, per il forte impatto che ha sulla società. Questo territorio ha dei connotati speciali, come l’accoglienza e l’ospitalità, che lo caratterizzano da sempre: festeggiamo dunque i 110 anni per consolidare l’etica del club, con una serie di iniziative che piaceranno senza dubbio ai tifosi, come ad esempio una partita tra leggende.”

BOLOGNA E IL BOLOGNA E’ poi il turno dell’assessore Lepore, per cui Bologna e il Bologna sono una cosa sola, quello che vi presentiamo è un percorso della memoria, con un collaborazione che si rafforza sempre più. A Bologna si respira l’aria di una volta, una grande partecipazione popolare: frequento i bar vicino allo stadio, sento le mamme e le nonne che parlano del Bologna, che rappresenta da 110 anni un grande elemento di vita cittadina. La città sta crescendo: penso al successo degli ultimi Europei Under 21, ma anche al cinema in piazza. Nelle piazze dove i bolognesi si ritrovano, hanno modo di fare tipico che si riflette allo stadio, il nostro modo di essere una cosa sola non è solo uno slogan, gli juventini quando vengono se ne accorgono.”

IL PROGRAMMA Chiude Carlo Caliceti, responsabile della comunicazione del club, che racconta nello specifico il programma dei 110 anni “ la prima iniziativa sarà la presentazione del libro su 110 bolognesi, più uno (Achille Tugnoli Schiavio, pronipote del grande Angelo), una lettura interessante per scandagliare le ragioni profonde del tifo. Il 24 di luglio, vigilia di partenza per l’Austria, presenteremo con Comaschi, in Piazza Verdi, “Caro Bologna ti scrivo” (spettacolo dedicato alle penne illustri che hanno scritto sul Bologna, con grandi sorprese, da Luca Goldoni a Renzo Renzi, da Pasolini a Brera, con letture intervallate da musiche suggestive e immagini di repertorio). A settembre uscirà il libro istituzionale di Carlo Chiesa, “Bologna 110”, con una parte dedicata a tutti i giocatori che hanno giocato almeno un minuto nel Bologna dal 1909 ad oggi: 900 per l’esattezza, dopo l’esordio di Corbo. Il 3 di ottobre sarà la volta della mostra che si intitola “Atleti, Cavalieri e Goleador” , lungo percorso che parte da Villa delle Rose, dove ci sarà parte più legata al Bologna Football Club, per poi spostarsi alla parte storica al Medievale e all’Archeologico. Il 3 ottobre, il giorno fatidico, il Comune apporrà una targa celebrativa, tra tra via Orefici e Piazza Re Enzo. Sempre ad ottobre sarà presentata la terza maglia di quest’anno, ma niente spoiler per il momento: vi diciamo solo che ricorderà la storia del Bologna. Infine, manca ancora l’ufficialità, ma il 9 ottobre ci sarà la partita tra leggende rossoblù, con Di Vaio capitano: l’obiettivo è di far rivedere ai nostri tifosi i giocatori che hanno acceso le loro domeniche. A novembre inoltre ecco l’Hall of Fame del Bologna, che una società gloriosa come la nostra merita: all’inizio sarà virtuale, poi diverrà un luogo fisico. Il percorso si chiuderà a febbraio, con edizione di abbigliamento vintage, contenente tutte le maglie da gioco che richiamano la storia del Bologna. I tifosi resteranno certamente soddisfatti”.

 

 

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