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Universiadi pallanuoto – Trionfo Italia: uomini d’oro, donne d’argento

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Crediti: Federnuoto

Pare non essere cambiato nulla dalle Universiadi del 2019 di Napoli, dove in una Piscina Scandone in visibilio il Settebello universitario conquistò una meravigliosa medaglia d’oro contro la nazionale USA, mentre il Setterosa di Martina Miceli si meritava la medaglia d’argento cedendo solo nel finale all’Ungheria.

La storia si ripete: la nazionale guidata da Daniele Bettini ha dominato sia nella fase a gironi sia in quella finale, vincendo lo scontro per l’oro contro l’Ungheria domando gli avversari per 13-11 e potendo così festeggiare un bis inedito, segnale della qualità della pallanuoto italiana. Un percorso netto, messo in difficoltà sostanzialmente solo dalla Georgia in semifinale (nazionale in crescita negli ultimi anni che ha conquistato il bronzo nella finale per il terzo posto), dove gli azzurri sono usciti vincenti solo sulla distanza e di misura; nella finale il tabellone ad inizio quarto tempo segnava un netto 13-6, ritoccato di prepotenza dagli ungheresi che hanno messo a segno un sonoro 5-0 di parziale.
Quinto oro in assoluto nella storia dell’Italia delle Universiadi, secondo di fila per Guidi, Del Basso, Campopiano e Panerai, presenti anche nel trionfo del 2019 in terra partenopea. Sale sul podio anche un po’ di pallanuoto bolognese con Stefano Guerrato, ex De Akker Bologna, passato nelle scorse settimane sotto i colori dell’An Brescia, società dove l’atleta è cresciuto.

Si concludono con uno splendido argento le Universiadi della nazionale femminile, sconfitta solo dalle padrone di casa della Cina sia ai gironi (17-8) sia nella finale per l’oro (12-7). Una montagna troppo alta la nazionale cinese, che ha schierato in sostanza la rosa che ha affrontato i Mondiali di Fukuoka: le 13 ragazze italiane erano invece in gran parte esordienti, eccezion fatta per Di Claudio (diverse convocazioni per lei in manifestazioni internazionali nell’era di mister Carlo Silipo) ed alcune apparizioni di Uccella, Repetto, Cordovani e Ranalli; le ragazze di Alexandra Cotti erano sostanzialmente alla prima esperienza, e si può dire che come battesimo tricolore sia andata più che bene. Escludendo gli scontri con la Cina, di livello superiore, tutte le altre partite del Setterosa universitario sono state vinte con ampio scarto: questo elemento sottolinea come, oltre alla Nazionale, il livello generale della pallanuoto italiana rosa si possa definire di ottima caratura, capace di mantenere alta la qualità delle atlete indipendentemente dal fatto che facciano parte del giro della nazionale maggiore o meno. Ed anzi, va evidenziato il fatto che atlete di questo calibro siano, oltre che giocatrici di spessore, studentesse universitarie. Bella soddisfazione anche per la Rari Nantes Bologna, che ha visto la sua nuova numero 1, Giorgia Galbani, salire sul secondo gradino del podio e mettersi in evidenza con alcuni ottimi interventi: nella prossima stagione, la porta rossoblù continuerà ad essere al sicuro.

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