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Lamborghini, ecco la SC63, la LMDh del Toro!

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Lamborghini Squadra Corse presenta al mondo la SC63, il suo primo prototipo da corsa che dal 2024 competerà nella classe Hypercar del FIA World Endurance Championship, inclusa la 24 Ore di Le Mans, e nella classe GTP dell’IMSA WeatherTech Sports Car Championship Endurance Cup, che comprende classiche come la 24 Ore di Daytona e la 12 Ore di Sebring.

La SC63 rappresenta la massima espressione tecnologica messa a disposizione delle competizioni dalla Casa di Sant’Agata Bolognese. Rappresenta un punto di arrivo per la prima parte del percorso di Lamborghini Squadra Corse, dalla sua fondazione ad oggi, nella quale il marchio bolognese si è messo in gioco sulla piattaforma GT3 con la sua Huracan. I risultati ottenuti sono stati straordinari, quali le vittorie di classe a Daytona e Sebring, nonchè i successi in campionati agguerriti quali il GT World Challenge Europe. Al tempo stesso, la SC63 è un salto importante nel panorama delle competizioni endurance. Per la prima volta Lambo si confronterà con gli altri competitor nelle classi regine di questi campionati, per un impegno nel motorsport senza precedenti nella storia dell’azienda.

«La SC63 è la vettura da corsa più avanzata mai progettata da Lamborghini e segue la strategia Direzione Cor Tauri definita dalla Casa per l’elettrificazione della gamma», ha dichiarato Stephan Winkelmann, Lamborghini Chairman e CEO. «L’opportunità di competere in alcune delle più importanti corse di durata al mondo con un prototipo ibrido rientra nella nostra visione della mobilità ad alte performance, come dimostrato anche nel prodotto di serie con il lancio della Revuelto. La SC63 rappresenta per la nostra Squadra Corse l’ingresso nei massimi livelli del motorsport e un passo molto importante verso il futuro».

Il motore, 3800cc con un bi-turbo “freddo”

Il regolamento LMDh prevede poca libertà progettuale, con tanti parti standard, quali l’unità elettrica, fornita da Bosch per regolamento, il pacco batteria, il motogeneratore per il recupero dell’energia cinetica (MGU) e il cambio. Scelte dettate dalla necessità di contenere i costi. Anche sul motore endotermico FIA, ACO e IMSA sono stati stringenti, soprattutto nel limitare la potenza massima, fissata a 500 kW complessivi (680 CV) e i pesi minimi delle unità, senza tuttavia imbrigliare troppo gli ingegneri per quanto riguarda le architetture. E’ qui che la struttura diretta da Giorgio Sanna ha concentrato molti sforzi, progettando un motore bi-turbo da 3800 cc, con otto cilindri disposti a V. Una V, fanno sapere da Lamborghini cold, fredda. I due turbo sono infatti montati all’esterno delle due bancate dei cilindri, agevolando il raffreddamento e l’alimentazione. Inoltre la configurazione cold V consente di abbassare le masse e il centro di gravità della vettura: questa soluzione, combinata a un bilanciamento e attitudini aerodinamiche specifiche, è stata identificata come la più efficace per ottenere il miglior grip degli pneumatici, la migliore guidabilità e velocità costante sia nel giro singolo sia sulla lunga percorrenza in gara. 

«Il motorsport è un banco di prova tanto prezioso quanto impegnativo», sostiene Rouven Mohr, Lamborghini Chief Technical Officer. «Il progetto SC63 rappresenta una sfida emozionante sia dal lato tecnico sia da quello umano. Sviluppare il design, le soluzioni aerodinamiche più efficienti e un nuovo motore a combustione pensato specificatamente per le corse, ci ha spinto ad alzare l’asticella sempre più in alto, tenendo sempre a mente che la performance pura è inutile senza l’affidabilità. Ora è giunto il momento di mettere le ruote in pista con l’obiettivo di essere competitivi per la stagione 2024, utilizzando allo stesso tempo il progetto SC63 come opportunità per trasferire tecnologia e conoscenze dal motorsport ai modelli stradali del futuro».

Lo scheletro della SC63: il telaio Ligier

Lamborghini si è affidata a Ligier come partner per il telaio, prima casa a scegliere il costruttore francese, uno dei quattro selezionati dalla FIA per la piattaforma LMDh. I tecnici di Sant’Agata, avendo questa sorta di esclusiva, seppur temporanea se altre Case compieranno la medesima scelta di telaista, hanno avuto ampio margine di manovra per sviluppare le soluzioni più efficaci. Tra queste c’è il design delle sospensioni anteriori di tipo push rod, montate direttamente sulla monoscocca, per raggiungere una distribuzione delle masse ottimale, il miglior controllo su beccheggio e rollio e al contempo la massima facilità di regolazione. La campana, che collega il motore al cambio, influisce in modo diretto sulla rigidezza flessionale e torsionale del veicolo, è stata progettata per alloggiare il motore elettrico e le sospensioni che mantengono lo stesso schema cinematico dell’anteriore.

L’aerodinamica e l’estetica sono firmate dal Centro Stile Lamborghini

Il regolamento LMDh permette ai costruttori di allineare l’aspetto estetico della propria vettura alle esigenze di immagine e di stile, riprendendo stilemi e concetti presenti nelle auto di serie o fuoriserie che siano. La carrozzeria è quindi stata disegnata dagli aerodinamici di Squadra Corse, in collaborazione con gli uomini del Centro Stile, diretto da Mitja Borkert. Gli elementi caratteristici delle Lamborghini da strada sono tutti presenti, a partire dalle luci a Y, che sono ormai diventate un marchio di fabbrica e di comunicazione del brand. La livrea segue lo stesso principio, collegandosi con il recente passato nel mondo delle competizioni. La SC63 presentata oggi è Verde Mantis con una striscia Nero Noctis che attraversa longitudinalmente la carrozzeria dal musetto anteriore alla pinna posteriore raccordando cromaticamente il diffusore e l’ala posteriore in carbonio a vista. Non poteva mancare il tricolore italiano, così come il logo di Iron Lynx, che porterà in pista la vettura.

«Fin dall’inizio, il mio suggerimento al team è stato di creare un’auto funzionale, ma anche di creare una vettura immediatamente riconoscibile come una Lamborghini» ricorda Borkert. «La caratteristica principale del frontale della vettura sono le luci DRL (Daytime Running Lights) a forma di Y. Le dimensioni dell’abitacolo e le principali caratteristiche della vettura sono regolamentate dalla FIA, ma abbiamo implementato il nostro stile in tutta la macchina. Sulle pance laterali della carrozzeria infatti è possibile vedere un condotto NACA ispirato alla presa d’aria della Countach che convoglia l’aria sul disco freno posteriore. Ad esempio, nel disegnare il passaruota posteriore, abbiamo creato un effetto visivo di accelerazione verso la parte anteriore, riprendendo il linguaggio del design della Revuelto».

Le parole di Giorgio Sanna

 

«Quest’anno non solo ricorre il 60esimo anniversario della nostra Casa, ma anche il decimo anniversario della fondazione di Squadra Corse, il reparto motorsport di Lamborghini,» ha detto Giorgio Sanna, Head of Motorsport di Lamborghini. «Nel corso della scorsa decade abbiamo ottenuto ottimi risultati. Partendo da un foglio bianco abbiamo vinto alcune delle più prestigiose gare di durata nella categoria GT, riservata alle auto derivate dalla serie. Questi successi includono tre vittorie di classe alla 24 ore di Daytona e due vittorie di classe di fila alla 12 ore di Sebring. Ora siamo pronti per affrontare quello che sarà il nostro più grande passo verso il futuro del motorsport, andando a misurarci contro alcune delle Case più prestigiose al mondo».

Iron Lynx porterà in pista le due SC63

Nel 2024 una vettura prenderà parte all’intera stagione del FIA World Endurance Championship, mentre l’altra correrà nelle gare del North American Endurance Championship della serie IMSA. Come anticipato Iron Lynx, scuderia presentata come partner durante le Lamborghini Grand Finals 2022, gestirà le vetture in entrambe le serie. Per quanto riguarda i piloti saranno Mirko Bortolotti, Andrea Caldarelli, Romain Grosjean e Daniil Kvyat, che hanno contribuito allo sviluppo della SC63, a portarla in gara. Verranno affiancati da altri due piloti che saranno annunciati nel corso del 2023.

Andrea Piccini, Team Principal e CEO Iron Lynx, commenta: «Vedere nascere la nuova SC63 è stata un’esperienza unica. Essere parte di un progetto così ambizioso ed iniziare questo nuovo capitolo della storia Iron Lynx assieme a Lamborghini ci onora ed emoziona. Sappiamo che sarà la più grande sfida che abbiamo finora affrontato, ma ci siamo preparati a lungo e non vediamo l’ora di portare la SC63 in pista per i primi test»

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