Seguici su

Basket

The last dance: grazie, Gallo

Giunge al capolinea la storia d’amore tra Gallinari e Italbasket: dopo 22 anni d’Azzurro, il veterano dice addio alla Nazionale a Eurobasket

Pubblicato

il

Danilo Gallinari crediti Italbasket
Danilo Gallinari alla sua ultima apparizione in Azzurro (©Italbasket)

Domenica 7 settembre, tardo pomeriggio, televisione accesa. C’è l’Italia che si sta arrampicando con le unghie in cima a una partita senza capo né coda, ottavi di finale degli Europei, Italbasket contro Slovenia. Doncic domina, l’Italia affoga, risale, affoga ancora. Sembra tutto destinato a finire senza che gli slavi debbano nemmeno sforzarsi. Da casa, vige un sentimento affranto, rassegnato. Entra Niang a dare una grossa mano in difesa sul 77, “Sal”, uno di quei giovanotti che hanno avuto la bravura di esplodere in questo Europeo, anche grazie alla fiducia concessa. Entra un altro, che non è un ragazzino, ma il giocatore più anziano non solo dell’Italia, ma di tutto l’Europeo. Entra Danilo Gallinari.

L’ultimo atto di Danilo Gallinari in Azzurro

Si sono lette, nelle ultime settimane, quantità spropositate di parole in merito alla partecipazione di Gallinari all’ultima estate Azzurra della sua vita. Un’estate coronata, peraltro, dal suo primo trofeo in carriera in quel di Porto Rico con i Vaqueros de Bayamon. Il tutto essendo eletto MVP delle finali, con alle spalle 16 anni in NBA, col calendario che segna impietoso 37 primavere. Pozzecco, alla sua ultima apparizione sulla panchina di Italbasket, consapevolmente o no, si gira verso Danilo. Entra. Un Europeo sinora giocato pressocché da gregario, con pochi minuti sul parquet, tanti in panchina. Spazio ai giovani (spesso ma non sempre), e tutto sommato va bene.

Ecco, chissà cosa passa nella testa di un giocatore che ha passato 22 anni della propria vita col Tricolore addosso. Cosa passa nella testa di chi vede la sua Nazionale sprofondare, mestamente, verso l’ennesima delusione internazionale. All’ultima apparizione in Azzurro. Con la Slovenia di Doncic, che sta passeggiando sui tuoi compagni. Sono in questi momenti, che forse, si rivela effettivamente il campione che tanti hanno ammirato, ma che tanti, comodamente, dal divano di casa, hanno saputo criticare per motivazioni non degne di spazio. Danilo Gallinari alla sua ultima uscita in Azzurro, oltre a fare la differenza, ha dimostrato cosa voglia dire giocare per la Nazionale e sentire la Nazionale. Pazientemente, senza strafare, senza voler prendersi la scena. É stata la scena ad andare da lui, per provare ad evitare che finisse così.

In chiusura

Lo ripetiamo, se non fosse ancora chiaro, che chi è alla ricerca di carbonella per alimentare il fuoco delle proprie inutili polemiche si trova nel posto sbagliato. Faremo a meno di voi. Danilo Gallinari ha chiuso la propria carriera con una partita che definire ingloriosa sarebbe un eufemismo: l’Italia è uscita a testa bassa da questi Europei. Lui no, per niente: bandiera di un basket che ora pare passato di moda, l’unico, per chi se lo fosse scordato, che credette in quell’Italia che si qualificò alle Olimpiadi, volto del basket azzurro per più di un decennio. Il giocatore più talentuoso della sua generazione.

Finisce un’era per Italbasket, e per chi ne dovesse gioire, la risposta sarà una: ora non ci troviamo in mani migliori. Arriveranno. Speriamo. Ma non è questo l’importante, perché a prescindere dal futuro di Italbasket, una grande pedina del passato e del presente, fino a oggi, ha lasciato un’eredità che difficilmente verrà raccolta. Grazie, Danilo, per aver spiegato una cosa a tanti, anche a chi per propri limiti potrebbe non averlo capito, che puoi essere un grande, vincente, anche senza una bacheca piena di trofei. E non saranno certo queste due righe a riconoscertelo, così come non lo sarà una targa a fine partita, oggi pomeriggio. Lo dice, semplicemente, la storia di Italbasket. Il titolo The last dance sembrerà eccessivo ai soliti incontentabili? Pazienza, ce ne faremo una ragione.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *