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Tabellini: «La Virtus è una squadra molto competitiva, ha tante possibilità tattiche da sfruttare»
La Virtus Bologna si appresta ad affrontare il terzo turno di Eurolega in casa del Paris Basketball di coach Tabellini. Il tecnico modenese, alla sua prima stagione nella massima competizione europea ha raccolto nella prima settimana di competizione una sconfitta e una vittoria, proprio come le V Nere.
Ieri sera Francesco Tabellini è stato ospite della trasmissione Basket City su TRC dove ha analizzato la sua prossima avversaria, ovvero la Virtus Bologna di coach Dusko Ivanovic.
Le dichiarazioni di Tabellini sulla Virtus Bologna
Tabellini: «La Virtus è una squadra molto competitiva, con identità molto chiara e lineare e con un coach che spinge i giocatori ad essere affidabili sui due lati del campo. Ha tante possibilità tattiche da sfruttare: ci sono tanti trattatori di palla, tanti che possono creare dal palleggio, ci sono delle ali atletiche e fisiche, ci sono lunghi che possono giocare dentro e fuori. Anche l’impostazione difensiva è molto chiara, grazie al lavoro dello staff tecnico ma anche perché ci sono giocatori che nella propria metà campo sono un fattore».
Ivanovic (©Virtus Bologna)
Sull’Eurolega:
«L’impatto è stato quello della double week, abbiamo iniziato con quattro trasferte in fila tra campionato ed Eurolega. Facciamo una cosa che ci entusiasma e ci piace ed è quindi un privilegio farne parte».
La continuità con la scorsa stagione:
«Condivido, penso che ovviamente nel fare una scelta come quella di prendere un allenatore che allenava in BCL e in Repubblica Ceca dandogli una panchina di Eurolega è una scelta sicuramente visionaria e di questo li ringrazio. Una scelta di grande fiducia nei miei confronti ma anche nel sistema e nella visione. Quello che in cui Paris crede è che si possa fare una pallacanestro diversa rispetto a quella che fanno la maggior parte delle squadre di EL e ottimizzare un budget che certamente non è competitivo rispetto agli altri club, valorizzando quindi giocatori di sistema portando avanti una pallacanestro non solo efficace ma anche divertente. Io avevo provato a farlo già a Nymburk e questo mi è stato riconosciuto. Io cercherò di dimostrare che la loro è stata una scelta giusta».
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