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Non sempre fortune per la Virtus in campo neutro. Le vicissitudini contro Ray Sugar prima dell’incontro con Danilovic

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foto Virtuspedia


Nella stagione 1991/92 la guerra nei Balcani condiziona l’Eurolega. In particolare nel girone A, nel quale è inserita la Knorr dopo aver superato il turno preliminare, sono presenti due squadre croate di antica tradizione, il Cibona Zagabria e lo Slobodna Dalmacija, erede della più famosa Jugoplastika. La Virtus le deve affrontare in trasferta, rispettivamente, nella sesta e ottava giornata, prima di ritorno. A ospitare queste gare, che vanno per necessità disputate in campo neutro, è la Spagna. Si va a Puerto Real il 19 dicembre 1991 in Spagna ad incontrare il Cibona. Virtus in sofferenza, dopo il 6-8 iniziale, 35-27 alla pausa, 77-56 al 36′, quindi il finale di 87-74 è anche tenero nei confronti dei bianconeri, che hanno Brunamonti acciaccato e Zdovc sottotono contro molti suoi ex compagni di nazionale. Nella ripresa Messina si affida lungamente a un quintetto italiano con Romboli in regia e Bon, venti punti, nel ruolo di finalizzatore. Da tredici mesi la Virtus, reduce anche dalla sconfitta a Varese in campionato, non perdeva due partite consecutive. Questo il tabellino dei bianconeri: Brunamonti 4, Bon 20, Morandotti 6, Binelli 8, Coldebella 8, Dalla Vecchia 4, M. Romboli, Cavallari 2, Wennington 11, Zdovc 11.

Si torna in Spagna il 16 gennaio 1992, stavolta a La Coruna per incontrare un’altra compagine slava in esilio forzato, la Slobodna Dalmacija di Sugar Richardson, fino a pochi mesi prima grande protagonista con le V nere. Arriva la terza sconfitta per i bianconeri nel girone, dopo quelle con Cibona e Barcellona, terra iberica decisamente infausta per le Vu nere. I bolognesi partono forte, privi di Zdovc, Brunamonti e Coldebella, confezionano un gran primo tempo chiuso sul 50-53, ma al 24′ Wennington commette il quarto fallo e Binelli lo imita subito dopo. Entrano Cavallari e Dalla Vecchia che reggono il campo con autorità, tanto che con un parziale di 2-13 la Virtus decolla e si porta al 27’30” sul 59-70 e, considerato che anche Richardson e Perasovic hanno quattro falli, le cose sembrano mettersi bene per Bologna. Invece con orgoglio Spalato si riporta sotto, 80-81 al 37′, ci pensa Bon, l’asso di coppa, con due triple a riportare la Virtus sull’86-89 a 36 secondi dalla sirena, ma a 19″ dalla fine Sugar riaggancia i vecchi compagni con una tripla e nel supplementare con un’entrata, una tripla e un libero è il grande artefice dello sprint che porta la squadra slava sul 97-92, ancora una tripla di Bon riaccende le speranze, ma dalla lunetta Spalato fissa il punteggio sul 99-95. Ecco i punteggi dei dieci giocatori della Knorr: Brunamonti 10, Bon 18, Morandotti 21, Binelli 13, Coldebella 19, Dalla Vecchia 10, M. Romboli, Cavallari, Wennington 4, Bertinelli.

 

Quella Virtus vincerà poi il girone, davanti a Barcellona e Maccabi, grazie alla classifica avulsa che stabilisce l’ordine delle tre squadre giunte a venti punti. Le V nere si arrenderanno poi nei quarti al Partizan di Danilovic e Djordjevic, che volerà alla final four e alla conquista della coppa.

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