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Gara 1 è della Virtus Segafredo: 80-75 a una tosta Joventut Badalona

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(photo Giulia Pesino - Virtus)


VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – JOVENTUT BADALONA  80 – 75  (20-22; 41-44; 63-63)

Virtus Segafredo: Tessitori, Abass 7, Pajola 6, Alibegovic 2, Markovic 1, Ricci, Adams 3, Belinelli 24, Hunter 9, Weems, Teodosic 11, Gamble 10. All. Djordjevic

Joventut: Dimitrijevic 6, Dawson 2, Ribas 4, Lopez-Arostegui 20, Morgan 4, Brodzianski 5, Parrado n.e., Ventura, Bassas 14, Birgander 6, Parra 4, Tomic 10. All. Duran

Arbitri: Jovcic, Gkontas, Ambrosov

Tiri liberi: BO 31/39; BA 12/14  

Rimbalzi: BO 28; BA 34

Falli: BO 22; BA 31

Tiri da 2: BO 14/30; BA 18/34

Tiri da tre: BO 7/24; BA 9/30

È andata. La prima tappa, vinta in volata, è stata conquistata dalla Virtus Segafredo su una Joventut Badalona che ha confermato tutta la propria pericolosità e le ha conteso la vittoria fino agli ultimi minuti. La gara di andata dei quarti di finale della 7Days Eurocup ci ha messo parecchio a decollare, con le formazioni piuttosto bloccate dalla tensione, ma nel suo prosieguo ha anche messo in evidenza attimi di buon basket e ha visto pienamente onorato l’impegno da due squadre degne della finale, a parer mio. Il ritorno, venerdì, non sarà così una ultima spiaggia per i bolognesi, che nel caso di sconfitta potrebbero rigiocarsela in casa martedì prossimo.

Il quintetto iniziale bolognese vede Markovic, Teodosic, Weems, Ricci e Tessitori, quello catalano Bassas, Lopez-Arostegui, Brodzianski, Ventura e Tomic. Partenza così così, con i bianconeri non proprio tranquilli che faticano decisamente a trovare una buona via del canestro, o comunque non riescono a finalizzare anche smarcati per quasi 5 minuti: triste è il fatto che 4 dei primi 6 punti spagnoli siano venuti con due tiri da sotto smarcati su rimessa dal fondo. Il primo punto virtussino è un 1 su 2 ai liberi di Markovic al 5° (1-6); seguono due liberi di Gamble, che poi realizza su assist del subentrato Pajola. Teodosic si mette in luce per una palla recuperata in scivolata, il pareggio arriva a 11 con un contropiede condotto ancora da Pajola a quasi 3 minuti dalla prima sirena. L’incontro a questo punto prende tutt’altra piega, coi palloni che iniziano ad entrare in entrambi i canestri e il gioco che torna ad assomigliare alla pallacanestro. Non è contento Ribas, che prende un tecnico per proteste che è il suo terzo (in nemmeno 4 minuti), non lo è neppure coach Duran per il medesimo motivo. Il periodo termina 20-22, non sembra neppure che abbiano cominciato a giocare dopo 5 minuti.  

Si riprende con la schiacciata di Adams servito miracolosamente da Teodosic. Non entrano invece per ora in partita Hunter, Ricci e Belinelli, per quanto quest’ultimo sia bravo ad accumulare liberi con esperienza, e continua la saga degli errori dall’arco, finché non ci pensa Abass a spezzare il trend, portando avanti i suoi per la prima volta, 31-28 al 15°. Di là è Lopez-Arostegui ad entrare in doppia cifra con una tripla, imitata poco dopo da Bassas. Il punteggio che era fin qui altalenante vede così allungare i catalani a +8 dopo 18 minuti. È dalla lunetta che la Virtus si tiene però a galla, con Belinelli in doppia cifra senza canestri dal campo, solo 11/12 ai liberi. Si ferma pertanto sul 41-44 una gara ancora tutta da decifrare, benché la Joventut per ora prevalga in tutte le statistiche. E Ribas è come non avesse ancora giocato.

Belinelli diventa protagonista nel rientro con due triple consecutive, Ricci al contrario continua a sbagliare, Bassas, Tomic e Brodzianski molto meno. Al 26° sospensione di Djordjevic su un 49-56 figlio di una media al tiro dei bolognesi da paura. Peccato che Belinelli in difesa non produca come in attacco, mentre Hunter decide di guadagnarsi i riflettori con una tripla dall’angolo e un canestro alla Doctor J. La partita peraltro è entrata decisamente nel vivo, con entrambe le formazioni che spendono tanto sia sul piano fisico che mentale. Si chiude il terzo periodo in parità, 63-63, come in un thriller.

È un bel basket, a questo punto, e dopo tanti errori si sblocca anche Ricci dall’angolo, mentre Pajola (alla fine 6 punti, 6 assist, 5 rubate e 15 di valutazione) diviene la vera guida dei suoi. Di là brilla Lopez-Arostegui, che tocca il ventello, con in evidenza pure il giovane Dimitrijevic. SanTeo però si fa male scontrandosi con Ribas e a rimetterci è un dito che si spera non si sia rotto, mentre la Virtus cerca un piccolo allungo (75-68), ma manca ancora tanto, oltre 4 minuti. Teodosic torna sul parquet col dito fasciato però subito esibisce un paio delle sue brutte idee da fine partita. Djordjevic vuole finire col suo quintetto d’eccellenza, Markovic, Teodosic, Belinelli, Ricci e Gamble, e l’idea potrebbe costare sul piano della graniticità in difesa, ed invece paradossalmente è l’attacco a fermarsi. Si entra negli ultimi 13 secondi tuttavia con la Segafredo sopra di 4 e Belinelli (MVP) in lunetta. In pratica, vinta? No, perché Gamble, che prima ci aveva messo tanto di suo con due azioni difensive decisive, commette antisportivo. Badalona non sfrutta tuttavia al meglio l’occasione, e Bologna porta a casa gara 1, con un ultimo quarto vinto 17-12. 80-75 è il finale, e adesso tutti con la testa a Badalona, con un briciolo d’apprensione per il dito di SanTeo.

 

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