Seguici su

Basket

La Virtus Segafredo prima soffre poi sbanca Brindisi: 76 – 83

Pubblicato

il

foto di Bianca Costantini per 100 Cuori Rossoblu/Basket City


HAPPY CASA BRINDISI – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 76 – 83   (16-19; 39-36; 48-62)

Virtus Segafredo: Tessitori, Cordinier 14, Belinelli 12, Pajola 6, Alibegovic 13, Ruzzier, Jaiteh 9, Alexander, Ceron n.e., Barbieri n.e., Sampson 13, Weems 16. All. Scariolo

Happy Casa: Adrian 4, J. Perkins 18, Fusco n.e., Antonaci n.e., Visconti 9, Gaspardo 6, Ulaneo n.e., Redivo 6, Clark, Chappell 16, Udom 6, N. Perkins 11. All. Vitucci

Arbitri: Paternicò, Quarta, Valzani

Tiri liberi: BR 11/17; BO 10/14

Falli: BR 17; BO 19

Rimbalzi: BR 30; BO 36

Tiri da 2: BR 19/35; BO 23/35 

Tiri da 3: BR 9/27; BO 9/28

Si comincia il pomeriggio con la notizia della positività al Covid di Nico Mannion. Strano, una tegola sulla Virtus Segafredo e sul suo giovane play… Poi arriva la partita che propone alti e bassi virtussini che potrebbero lasciare perplessi, se non si fosse al corrente di tutto ciò cui deve fra fronte la Virtus in questa stagione. Dall’altra parte la Happy Casa Brindisi butta sul parquet tutto quello che può, ma anche su di lei piove l’ennesima tegola, un infortunio a inizio gara di Wes Clark che presumibilmente condizionerà l’andamento della serata. Si chiuderà con la Segafredo vincente, alla fine, però, di una vera e propria battaglia.

Al quintetto iniziale Virtus con Pajola, Cordinier, Weems, Alibegovc e Sampson risponde Brindisi con Clark, Visconti, Adrian, Gaspardo e N. Perkins. Parte fortissimo Cordinier, con un paio di penetrazioni da top ten, imitato poco dopo da Sampson. Brindisi per ora fatica, invece, tanto in attacco, perché Bologna difende coi denti, e gli occorrono quasi 4 minuti per riavvicinarsi nel punteggio, cioè finché non arriva un classico tiro da 4 di Visconti, che vanifica quasi tutto quanto fatto dalle Vu Nere fin qui. La seconda parte del quarto poi prende una piega strana, fatta di errori clamorosi e qualche bella azione (Gaspardo, Belinelli) per arrivare sul 16-19 alla prima sosta. Nel frattempo Clark è dovuto uscire per un butto colpo alla spalla sinistra e non rientrerà più.

La Virtus è un pelo avanti agli avversari in virtù di qualche bel gesto tecnico in più di questi ultimi, non perché stia interpretando meglio una gara molto confusionaria. Che continua punto a punto proprio perché i bolognesi vanificano con continui errori, sia in attacco che in difesa, quanto prima fatto di positivo. Tra i brindisini cresce l’impatto di Redivo sulla partita e iniziano a farsi sentire sia Josh che Nick Perkins. Poi tocca a Sampson tirare fuori il coniglio dal cilindro, con un paio di azioni che zittiscono ogni possibile suo detrattore emerso fin qui. Anche Chappell tuttavia dice la sua e svolta di fatto la partita, riportando i pugliesi a contatto con i virtussini (33-34) a 2 minuti dall’intervallo. Gaspardo in seguito dà pure il vantaggio ai suoi e Redivo l’allungo che porta Brindisi avanti di 3 all’intervallo: 39-36.

Il quintetto col quale rientra la Segafredo cambia un po’ la partita: Pajola, Cordinier, Weems, Alibegovic e Sampson mettono la classe e l’intensità sufficienti a riportare Bologna sul +6. Ma pure Jaiteh e Belinelli, che subentrano, non vogliono essere da meno, e arriva un +17 con anche Alibegovic particolarmente efficace in attacco. 48-62 è il risultato all’ultimo stop, con 26 punti segnati nel quarto dalla Virtus e un plus/minus di Pajola, fin qui, di +22.

Mica finita, eh, perché la grinta con la quale Visconti torna sul parquet nell’ultimo periodo detta la via a un recupero della Happy Casa: con Chappell torna infatti sotto la doppia cifra, Visconti dà il -5 in contropiede in poco più d 4 minuti, Josh Perkins trova la tripla del -2, con la Segafredo che non prenderebbe in una vasca, in questa fase. Udom addirittura spara la bomba del 67-66, con un parziale di 19-4, facendo impazzire il PalaPentassuglia. Le palle perse bolognesi crescono in modo preoccupante, e Chappell è un demonio. Brindisi tuttavia fallisce qualche libero di troppo, Sampson invece fa due su due. Si procede così con un ansiogeno +1/-1 fino all’ultimo minuto, che inizia 73-77 e finisce 76-83. Mio personale mvp Alessandro “Pajolic”, anche se le statistiche premiano maggiormente Weems o Sampson. Per come si stavano mettendo le cose ver portato a casa i due punti resta una bella notizia per la squadra di Scariolo, molto meno l’essersi fatti recuperare in quel modo nell’ultimo quarto. Ma quanto strana, particolare sia tutta la stagione fra il covid e gli infortuni non è una novità, e la Segafredo deve vivere alla giornata raccogliendo tutto ciò che di buono riesce a raccogliere lungo il percorso.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv