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L’uomo della domenica – Torbjørn Heggem

Un uomo della domenica inaspettato, sicuramente: se Riccardo Orsolini ha fatto gol, Torbjørn Heggem ne ha salvati, ed è la più bella sorpresa di Bologna-Como

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Torbjørn Heggem (© Bologna FC)
Torbjørn Heggem (© Bologna FC 1909)

Servono note positive: era il riassunto dello scorso, e primo, uomo della domenica. Oggi, dopo una settimana, possiamo che Bologna-Como ha lasciato più di una nota positiva. La vittoria, banalmente: non era scontato contro questo Como. Riccardo Orsolini: si ricomincia sempre da lui. E, soprattutto, Torbjørn Heggem.

Torbjørn Heggem, la nuova scoperta Rossoblù

Parlare di Riccardo Orsolini, vero man of the match di Bologna-Como, sarebbe quasi banale. Nel senso buono del termine, ovviamente: è lui, anche per le nostre pagelle, l’uomo decisivo. Non solo per il gol, ma per quella vena mostrata anche la scorsa settimana: è sempre il più pericoloso. La vera sorpresa del pomeriggio del Dall’Ara, però, non può non essere Torbjørn Heggem. Il nuovo numero 14 Rossoblù è stato mandato in campo un po’ a sorpresa: forse per noi, non di certo per lui.

Torbjørn Heggem (© Bologna FC 1909)

Torbjørn Heggem (© Bologna FC 1909)

Heggem sin dal primo minuto ha subito messo le cose in chiaro, possiamo dire. Si, perché sin dal primo contrasto, dalla prima rincorsa agli avversari, ha dimostrato di che pasta è fatto. E, forse, ha dimostrato il perché il Bologna lo ha seguito per varie settimane, per poi affondare con decisione. Una partita senza sbavature, all’esordio in Serie A, in quanti potevano pronosticarla? Pochi, davvero pochi. Decisivo, tanto quando Orso: se il 7 ha fatto gol, il 14 ne ha salvati.

Guardare avanti con fiducia

La questione Lucumì, ovviamente, ha tenuto banco eccome nelle ultime due settimane in casa Bologna. Lo ha fatto, nelle domande, anche nei momenti pre e post partita di ieri. Le risposte, a quanto pare, sono state tutte nella stessa direzione: il colombiano per il Bologna non si muove. Con buona pace di tutti. Se si cercava un eventuale sostituto, però, forse bastava guardarsi dietro, in casa. Perché se questo è il livello di Torbjørn Heggem…

Senza dimenticare, oltrettutto, Martin Vitik. Ieri il ceco è uscito all’intervallo a causa di un ammonizione che, per parole dello stesso Italiano, poteva poi mettere a rischio la partita con un attacco come quello del Como. Anche da lui ci si aspetta tanto, ma siamo solo all’inizio. Se, però, ieri al Dall’Ara avessimo avuto avvisaglie di una possibile difesa del futuro, allora è necessario guardare avanti con fiducia.

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