Bologna FC
Bologna, ma chi ci avrebbe scommesso? E invece…
Il Bologna ha dimostrato di rialzarsi, sempre: ecco perché tutti devono credere in questo Bologna, un gran Bologna
Dopo che si è partecipi di un sogno, la realtà sembra sempre più brutto. Generalmente, un po’ per tutti è così: figuriamoci quando il sogno si unisce alla realtà. Si, perché è il “dopo”, il problema. E, sembrava esserlo anche per il Bologna, se torniamo a poco meno di un anno fa.
La speranza era l’ultima a morire, ma molti erano aggrappati solo a quella, probabilmente. E, non era del tutto biasimabile: ognuno, agli addii, reagisce a suo modo. Ma oggi, ben dieci mesi dopo, tutto si è ribaltato, ma in pochi se lo aspettavano. Ecco perché nel Bologna bisogna crederci, sempre, anche quando sembra finita.
Bologna, sei sempre un gran Bologna
Vedi andare via quelle che sono state colonne per un percorso ancora oggi indescrivibile, visto quanto successo nelle annate precedenti. Pensi che sia stata come una storia di una notte d’estate: bellissima, ma unica. Chi arriva, sembra non essere allo stesso livello di chi ti ha lasciato: l’amore, spesso, appanna la vista. Comprensibile, e soprattutto non giudicabile: la fede non la si può giudicare. E Bologna è proprio una fede. La partenza raccontava i timori della vigilia, e non c’è cosa peggiore di avere conferme in tal senso. Ma poi, il Bologna fa il Bologna, il gran Bologna. Con volti nuovi, che di colpo hanno sostituito i vecchi, anche nel cuore: l’amore fa esattamente questo.
Il Bologna festeggia la conquista della finale di Coppa Italia (©Bologna FC 1909)
Di nuovo sogni, come in Champions League. Quasi rimpianti: chi lo avrebbe mai detto solo pochi mesi prima. E poi la Coppa Italia, obiettivo sin da subito raggiungibile per questa squadra, che un trofeo meriterebbe di alzarlo, senza se e senza ma. Di nuovo la lotta per la coppa più bella, con un epilogo ancora da scrivere. Ecco, tutto questo per molti era lontano, e invece è accaduto davvero: chi lo avrebbe mai detto? Per questo motivo, non si deve trasformare la delusione in rabbia: si diventa grandi anche così, e basta guardarsi intorno per capirlo.
Nel Bologna bisogna crederci, sempre
Dallo scorso luglio, dal ritiro di Valles, è cambiato tutto. Una montagna russa: da giù, fino a su, con la paura di tornare al punto di partenza, senza essersi goduti la giostra. E invece, questa giostra, finora, ha fatto divertire eccome: non può essere giudicata solo dal finale. Un finale che, peraltro, è ancora tutto da scrivere.
Proprio per questo, dopo la delusione, torna la fede: quella Rossoblù, quella che si è sempre avuto, e oggi ancor di più. Non è una sconfitta a tarpare le ali a questa squadra: lo ha dimostrato più volte proprio quest’anno. C’è un altro sogno da raggiungere, e i primi a volerlo sono coloro dentro le mura di Casteldebole: stiamo certi che c’è ancora tanto in questo Bologna, perché in questo Bologna bisogna crederci, sempre.
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