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Bologna FC

Un Bologna che balla, ma (per ora) non è bello

La squadra di Italiano ha un gran carattere, ma non basterà per tutto il campionato: il Bologna ora deve ritrovare lucidità nel gioco

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Vincenzo Italiano (©Damiano Fiorentini)

É un Bologna a metà quello che si è visto nelle ultime uscite. La metà positiva è quella che mostra un Bfc di cuore, arrembante, che sopperisce agli errori con la forza del gruppo e, nonostante non tutti siano al massimo della loro forma (in primis Bernardeschi, il “vero” Berna, ma anche Orsolini, bella appunto “a metà” contro il Genoa) l’unione mostra una forza speciale. L’altra metà, quella sulla quale bisognerà lavorare, riguarda una bellezza e una lucidità nel gioco che sembra ancora annebbiata dagli infortuni e dall’inizio di stagione, preso con rincorse diverse da squadra a squadra.

Cuore e gioco: un binomio perfetto che il Bologna deve affinare

Ah, certo, come dimenticare che nella fetta “no” del Bologna c’è un Immobile che ha fatto crack alla prima occasione, un’assenza che si sentirà soprattutto ora, sul gong dell’Europa League. La sua esperienza sarebbe stata oro colato in un campionato come quello che i rossoblù si apprestano ad affrontare. Meno male che il Bologna ha ingranato, contro il Genoa. E non è un dato irrilevante che tutti e 6 i punti del Bologna siano arrivati proprio al Dall’Ara, nel suo fortino. Una vera e proprio simbiosi emotiva che sembra muovere le gambe ai giocatori anche in situazioni, come quelle di sabato, che sembrano essere quasi disperate.

Ciro Immobile in Roma-Bologna (© Bologna FC 1909)

Ciro Immobile (© Bologna FC 1909)

Alla rete di Ellertsson dagli spalti si sono levati più cori, più voci, come se il Dall’Ara avesse detto “ecco, ora hanno bisogno di noi“. Un’interpretazione dell’asse squadra-tifo da lacrime agli occhi, esempio di come seguire una squadra voglia dire supportarla anche quando qualche uovo nel paniere si spacca e la squadra, come si è visto, fatica a macinare gioco. Un prezzo che si paga a inizio stagione, d’altronde, soprattutto quando la rosa muta e i punti cardine della squadra saltano. Bisogna ricostruirsi: e se manca il gioco, almeno di cuore bisogna avere qualcosa in più. E il Bologna ha dimostrato di averlo, quel qualcosa.

La macchina di Italiano

Italiano, del resto, il suo credito se l’è pazientemente conquistato. Senza dimenticare, peraltro, che le trasferte sono state in casa di Roma e Milan, squadre che è lecito aspettarsi cercheranno di chiudere la stagione ai piani alti, in zona Europa. Insomma, Italiano ha le mani ben salde sul volante, ma per prendere velocità bisogna scalare dalla prima alla seconda, dalla seconda alla terza e così via. A oggi non si viaggia in autostrada, ma ci si sta avvicinando: per il momento basta scansare gli incidenti e, soprattutto, viaggiare comunque. Castro e Orsolini, una coppia da film, che è riuscita a ribaltare una partita che nel secondo tempo, a un certo punto, sembrava un tunnel oscuro. Ora testa a Birmingham, dove avrà inizio la seconda avventura europea consecutiva del Bfc. Il gioco arriverà, come è sempre arrivato. Come si è detto, ora conta viaggiare.

Vincenzo Italiano a Valles (© Bologna FC 1909)

Vincenzo Italiano (© Bologna FC 1909)

Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino

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