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Bologna, il nuovo deve avanzare: Italiano ha bisogno anche di loro

Un mercato estivo del Bologna che deve dare ancora tutte le sue risposte: questa sosta è utile per implementare lavoro ed entrare sempre di più nei meccanismi

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Federico Bernardeschi (© Bologna FC 1909)
Federico Bernardeschi (© Bologna FC 1909)

Un Bologna che, tra altalene di emozioni e di prestazioni, è al settimo posto in campionato e ha guadagnato un punto in due partite tra Aston Villa e Friburgo in Europa League. Tutto questo dopo quasi due mesi dall’inizio della stagione, e dopo un impatto “a metà” dei nuovi arrivati sotto le Due Torri quest’estate.

Un bene? Un male? Non necessariamente deve essere dato un giudizio ora. Anche perché lo stesso Italiano ne ha parlato più volte: arriveranno tutti, come arriverà il Bologna. Da questa sosta, però, certamente lo stesso mister Rossoblù si aspetta una asticella alzata da parte di tutti, anche da loro.

Bologna, dalla difesa…

Il reparto più rivoluzionato, se si pensa a chi c’era prima. Per un Sam Beukema che va, un Martin Vitik che viene. Accompagnato da un Torbjørn Heggem che, solo numericamente, va a sostituire Martin Erilc. Due centrali arrivati con aspettative diverse, ribaltate un po’ dal campo. Il norvegese Heggem è entrato sin da subito nelle gerarchie in campionato, risultando titolare dalla secondo match contro il Como e non uscendo più, almeno in Serie A, appunto.

Discorso diverso per Vitik: il ceco, all’inizio, è sembrato dover entrare ancora bene nei meccanismi voluti dal suo allenatore. Un alternanza tra campo e panchina in Serie A, non in Europa League però, dove Vitik ha fatto due su due da titolare, mettendo in scena grandi partite. Un altro nuovo arrivato dietro è Zortea: dopo Heggem è il secondo con più minuti, e dallo stesso Nadir ci si aspetta un amalgama migliore dopo questa sosta, con ancora più lavoro a Casteldebole.

Nadir Zortea e Martin Vitik (© Bologna FC 1909)

Nadir Zortea e Martin Vitik (© Bologna FC 1909)

…all’attacco

Per tre difensori, quest’estate, il Bologna ha pensato bene di metter dentro anche tre attaccanti. Scherzi a parte, sicuramente il reparto offensivo dei Rossoblù è stato rimpolpato, anche dopo la partenza di Dan Ndoye, con Federico Bernardeschi, Jonathan Rowe e Ciro Immobile. Le aspettative maggiori erano sul primo, sul numero 10, il quale però, dopo aver cercato la forma ottimale, non ha ancora avuto quei lampi che ci si aspettavano da lui, e il primo a spronarlo è proprio Vincenzo Italiano, conscio di cosa possa dare alla squadra.

Dall’altra parte, invece, c’è un Jonathan Rowe che progressivamente stiamo vedendo sempre di più: prima qualche minuto contro il Milan, poi uno spezzone più importante a Birmingham e una gara da titolare a Lecce. Subentrato anche contro Friburgo e Pisa, l’esterno inglese ha mostrato colpi e tecnica di alto livello, alla quale però va abbinata la concretezza e la continuità. Per Ciro Immobile e per l’unico centrocampista del mercato, Ibrahim Sulemana, c’è da attendere ma non troppo: i due proprio dopo la sosta saranno vicini al rientro, e soprattutto sul numero 17 le aspettative sono alte, anche dello stesso Italiano.

Fonte – Massimo Vitali, il Resto del Carlino

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