Seguici su

Bologna FC

Bologna-Pisa (4-0): numeri di Squadra

Quando la prestazione è di Squadra, la differenza si vede anche e soprattutto nei numeri. Ecco cosa raccontano quelli di Bologna-Pisa.

Pubblicato

il

Nicolò Cambiaghi e Jens Odgaard (© Bologna FC 1909)
Nicolò Cambiaghi e Jens Odgaard (© Bologna FC 1909)

Il Bologna al Dall’Ara non ha semplicemente vinto: ha messo in scena una sinfonia di squadra. Il 4-0 rifilato al Pisa è il risultato più immediato, ma le statistiche restituiscono l’immagine di un gruppo compatto e forte sotto la maggior parte degli aspetti – ma non tutti. Vediamo perché.

Bologna-Pisa: controllo del gioco

Dal primo minuto i rossoblù hanno imposto il loro ritmo, e il possesso palla al 71% ne è la fotografia più chiara: una squadra che detta i tempi, che sa quando accelerare e quando rallentare il gioco. Cambiaghi, protagonista assoluto con gol e assist, è stato il volto dell’aggressività rossoblù. Non a caso, il Bologna ha registrato 35 tocchi dentro l’area avversaria, a fronte dei soli 5 del Pisa: un dato che parla di dominio territoriale, di costante propensione offensiva.

Il dato degli expected goals (xG) è di certo il più rilevante: 3.62 contro lo 0.04 degli ospiti, praticamente inesistenti in avanti. Lo stesso vale per i tiri totali: 24 tentativi rossoblù contro 2 dei neroblù, di cui nessuno nello specchio. Skorupski non ha mai dovuto sporcarsi i guanti, mentre dall’altra parte Semper ha compiuto 3 parate, tuttavia insufficienti.

Numeri offensivi da squadra di vertice

Il dato delle grandi occasioni lampante: 6 per il Bologna, zero per il Pisa. Non tutte sono state trasformate, ma la capacità di arrivare con costanza negli ultimi sedici metri ha reso la partita un monologo. Le corsie laterali, presidiate da Zortea e Miranda, hanno generato cross e profondità: 52 palloni lunghi e 17 cross, simbolo di una squadra che varia i propri registri.

Anche il centrocampo ha offerto un contributo determinante: 547 passaggi complessivi, di cui 485 precisi, con un’accuratezza dell’88%. Freuler e Moro hanno fatto da metronomi, orchestrando la manovra. La rete di Moro, arrivata con un inserimento perfetto, non è stata un episodio fortunato: è stata la naturale conseguenza di una squadra che sa come accompagnare l’azione con più uomini.

Una difesa solida e senza sbavature

Se l’attacco è stato scintillante, la fase difensiva ha offerto spunti più complessi. Il Bologna ha vinto il 65% dei contrasti complessivi, ma nelle situazioni individuali il Pisa ha mostrato maggiore efficacia nei duelli, soprattutto a terra. Un dato che si spiega con la diversa natura della partita. I nerazzurri sono stati costretti a difendersi e hanno avuto molte più occasioni per cimentarsi nei contrasti, mentre il Bologna – raramente sollecitato – ha mostrato qualche leggerezza quando gli avversari hanno provato ad attaccare.

La difesa rossoblù, quindi, non è mai stata davvero messa sotto pressione e non ha concesso occasioni da gol, ma i numeri suggeriscono la necessità di trovare maggiore compattezza ed equilibrio quando il livello degli avversari sarà più alto. Lucumí e Heggem hanno guidato bene il reparto, ma Italiano sa che per alzare ulteriormente l’asticella servirà una fase difensiva ancora più coesa.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *