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Ai raggi X: con la Virtus Verona il ritorno alle vecchie abitudini

Pochi esperimenti, qualche novità di secondo piano e tanta, tantissima intensità. Questo e tanto altro è emerso dall’amichevole di ieri tra Bologna e Virtus Verona, che ha dimostrato come i Rossoblù siano già in forma smagliante

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La formazione titolare del Bologna in campo contro la Virtus Verona (@Bologna Fc 1909)

Altra amichevole, altra goleada per il Bologna di mister Italiano, che questa volta abbatte la Virtus Verona, piccola realtà della nostrana serie C. Un 7-0 rotondo per i Rossoblù, che riescono ad abbinare gioco, intensità e lucidità in entrambe le fasi del gioco, dimostrando effettivamente come, dopo una sola settimana di preparazione, i risultati si stiano già iniziando ad intravedere.

Risultati che, però, non si vedono solo a livello fisico. Al di là del grande divario sul piano atletico, infatti, il Bologna di ieri pomeriggio ha dimostrato anche tanta maturità dal punto di vista tattico. A differenza dell’amichevole contro i ragazzi del Gitschberg Jochtal, infatti, questa volta mister Italiano è rimasto fedele al suo stile, proponendo i suoi ragazzi con l’ormai classico 4-2-3-1. Ciò che ha sorpreso però, è stata la prestazione di alcuni interpreti, oltre ad un piano gara estremamente inaspettato. Proviamo ad analizzare il tutto ai raggi X.

Vincenzo Italiano a Valles (© Bologna FC 1909)

Vincenzo Italiano a Valles (© Bologna FC 1909)

Bologna-Virtus Verona: una partenza ai tremila

Intensità. Ormai lo sappiamo tutti, è questa la parola chiave del gioco di Vincenzo Italiano. Attacco alla profondità, pressing a tutto campo ed un gioco veloce e verticale, orientato alla continua ricerca del gol.

E proprio uno di questi fondamentali non è mancato neanche ieri, quando i Rossoblù emiliani, specialmente nel primo tempo, hanno pressato a tutto campo i Rossoblù veneti. Facilitati anche dall’ossessione nella costruzione dal basso della Virtus Verona, che difficilmente buttava palla sotto pressione, il Bologna ha potuto avanzare la pressione fin dai primi minuti del gioco, ed arrivando in alcuni tratti del primo tempo a pressare con addirittura 6 uomini nella trequarti avversaria.

Martin Vitik (© Bologna FC 1909)

Martin Vitik (© Bologna FC 1909)

Buoni segnali, insomma, sia dagli attaccanti, bravi nel pressing, sia dalla coppia difensiva. Per la prima volta, infatti, nel primo tempo di ieri si sono visti insieme Lucumì e Vitik. Gol e normale amministrazione per il primo, prestazione incoraggiante per il secondo, che sembrerebbe essersi già ampiamente adattato allo stile difensivo del mister.

Belle notizie da tutti

Le buone notizie, per fortuna di Italiano, arrivano anche dai singoli. Oltre alla bella prestazione della coppia difensiva, alla quale si può aggiungere Juan Miranda, anche in avanti il Bologna di ieri ha sorpreso, sia nel primo, che nel secondo tempo.

Ad annebbiare, per qualche ora, lo spavento per l’infortunio di Dan Ndoye, infatti, ci ha pensato uno straordinario primo tempo di Jesper Karlsson. Dopo il flop di inizio stagione e la parentesi poco remunerativa a Lecce, infatti, l’esterno svedese potrebbe riprendersi un posto nel cuore di Italiano, da sempre suo estimatore. Tanti dribbling andati a buon segno, alcune giocate degne di nota e, soprattutto, un’intesa straordinaria con Juan Miranda hanno costellato una prestazione da 8 in pagella per il nuovo numero 23 che, senza dubbio, è stata la miglior sorpresa di questa amichevole.

Jesper Karlsson (© Bologna FC 1909)

Jesper Karlsson (© Bologna FC 1909)

Una sorpresa, in termini tattici questa volta, è stato anche Ciro Immobile. Entrato nel secondo tempo, il bomber campano ha confermato ancora una volta ciò che aveva già fatto vedere in questi primi giorni a Valles. Oltre all’ormai noto killer instict, il neoacquisto rossoblù si sta trasformando in un nuovo prototipo di attaccante. Al fianco della nomea da “bomber d’area”, infatti, Ciro sta pian piano iniziando a diventare anche un vero e proprio centravanti di manovra, venendo sempre più spesso a cercare la palla per dialogare con i compagni oppure a riceverla nelle zone esterne per favorire gli inserimenti di centrocampisti ed esterni opposti.

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