Calciomercato Bologna – Lucumí e Ndoye: due incognite che hanno già pronte le risposte

Il calciomercato, è fatto di attese, intuizioni e mosse studiate. In casa Bologna, sono giorni di questo tipo, carichi di possibilità ma anche di incognite. Il futuro di due pedine fondamentali – Jhon Lucumí e Dan Ndoye – resta in bilico. Perciò, a Casteldebole si lavora su più fronti, pronti a reagire a ogni sviluppo.

Casteldebole in allerta, il mercato che può svoltare

Il conto alla rovescia per Lucumí è già partito: la clausola rescissoria da 28 milioni valida fino al 10 luglio mette pressione a chiunque sia interessato al difensore colombiano. Dopo quella data, sarà il Bologna a dettare le condizioni. Su di lui si registrano diversi sondaggi, anche dall’estero, ma al momento regna il silenzio. E intanto la dirigenza valuta le alternative, pronta a intervenire qualora arrivasse l’offerta giusta.

Lo stesso vale per Dan Ndoye, sospeso tra un futuro in rossoblù e un possibile addio. Il Napoli osserva attentamente, e in caso di affondo concreto, il Bologna ha già una lista di nomi pronti per sostituirlo sulla sinistra. Ma l’ideale, per i tifosi, sarebbe una permanenza di entrambi, proseguendo il percorso in maglia rossoblù.

Difesa: casting internazionale per il dopo-Lucumí

Calciomercato Bologna – Otavio Ataide da Silva (© 1000 Cuori Rossoblù)

Qualora Lucumí dovesse lasciare l’Emilia, il Bologna ha già tracciato il profilo del possibile sostituto: giovane, con esperienza europea e margini di crescita. Il nome che stuzzica di più è quello di Otávio del Porto. Classe 2002, difensore centrale moderno, con buone letture di gioco e piedi educati: per lui si parla di un investimento tra gli 11 e i 12 milioni. Il gradimento non è nuovo: Casteldebole lo segue da tempo, e il fatto che al recente Mondiale per Club abbia trovato poco spazio potrebbe agevolare la trattativa.

Un’altra pista concreta porta a Lilian Brassier del Rennes. Già visto anche al Marsiglia, il francese ha accumulato buona esperienza in Ligue 1. È meno rodato a livello internazionale rispetto al collega brasiliano, ma ha mostrato solidità e senso della posizione. Piace per affidabilità e costo, simile a quello di Otávio. Più defilato, invece, Diogo Leite dell’Union Berlino, che sembra aver perso terreno nelle preferenze di Sartori e Di Vaio.

Bologna e la sua fascia sinistra: tutto dipende dalla situazione calciomercato di Ndoye

Il secondo tavolo su cui si muove il Bologna è legato alla fascia offensiva sinistra. Se Ndoye dovesse salutare, la società è pronta a intervenire. Uno dei nomi più caldi, come già sappiamo, è quello di Ruben van Bommel, talento classe 2004 dell’AZ Alkmaar. Ala rapida, tecnica, figlio d’arte e già osservato da tempo. Costa intorno ai 10 milioni e piace anche al PSV. Su di lui, sappiamo, il Bologna si è mosso in anticipo per non farsi trovare impreparato.

Altra opzione interessante è Patrick Wimmer del Wolfsburg. Ventiquattro anni, nazionale austriaco, milita in Bundesliga dal 2022. Il prezzo, però, sembrerebbe più alto rispetto a Van Bommel, e questo potrebbe complicare le cose.

Sul fronte italiano, invece, ci sono diverse idee in ballo. Samuel Chukwueze, per esempio, potrebbe rappresentare un’opportunità in caso di apertura da parte del Milan, anche se l’ingaggio elevato del nigeriano è un ostacolo importante. Un altro profilo seguito è quello di Samuel Mbagula, giovane in uscita dalla Juventus, reduce da un mancato trasferimento in Premier League al Nottingham Forest.

Fonte: Stefano Brunetti, Stadio

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