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Canta che ti passa: Rewind

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I giornali parlano di lui e lui non fa una piega; i giornali non parlano di lui e lui non fa una piega.
Praticamente lo si vede solo in campo – anche se, il più delle volte, nemmeno quello – e noi ci scanniamo tra chi sostiene che “Bona, a Bologna hai finito” e quelli che rispondono…beh, no, ormai il coro dei tifosi che ancora lo sostengono è praticamente volato via come la sabbia con il vento.
Eppure, sul carro di domenica – giustamente – siamo saliti tutti: Destro , dopo poco (pochissimo) meno di un anno è tornato al gol. Sommandolo al fatto che la “cura Mihajlovic” sta dando i suoi frutti, dal punto di vista del gioco, e che il quart’ultimo è occupato proprio dai rossoblù, si può dire che è tornata un po’ di armonia sotto le Due Torri?
Inutile fare il contest “Io lo dicevo da quando…” per quanto riguarda gli scarsi risultati di Inzaghi: ora il presente ci parla di un attaccante che ha intrapreso la via del ritorno, perché – da che mondo è mondo – segnare aiuta a sognare.

Se facciamo un rewind di sette mesi, nel profilo Instagram di Destro – a sorpresa – compare una foto (fin qui nulla di strano, il suddetto social ha questa principale funzione) con una descrizione non-da-Mattia. Riassunto di quest’ultima: “Ho voglia di riniziare per realizzare dei sogni che vi racconterò”, con #DestroComeBack finale. Parte un’ola virtuale: abbiamo detto che l’attaccante ascolano non parla mai, ma che si sbilanciasse in questo modo non era mai successo. Evidentemente poco soddisfatto del promo lanciato, pochi giorni dopo ufficializza – sempre su Instagram – l’abbandono della 10 per tornare al primo amore, ovvero la numero 22, con un’altra descrizione significativa: “22 modi per dirti ti amo”. Mattia è un fan di Antonello Venditti, e il riferimento alla canzone “21 modi per dirti ti amo” nei confronti della maglia (o del suo numero) sembra più scontato del tosaerba al Lidl. Fatto sta che Destro non sembra più Destro: sarà merito dell’addio a Donadoni e del seguente arrivo di Inzaghi? Anche sì, ma verremo a scoprire che quella promessa non riceverà fortuna, almeno inizialmente.

Se facciamo un ulteriore rewind, arriviamo al 24 febbraio 2018, data dell’ultimo gol dell’ex numero 10, proprio contro il Genoa (qui, volendo, aggiungiamo un mezzo rewind, siccome ha vestito la maglia del Grifone in passato). Prima dei problemi al ginocchio nella parte finale della stagione, l’attaccante giocava con continuità, però sparava a salve. Quel gol poteva segnare l’ennesima rinascita, ma il match seguente – quello a Ferrara – decreterà anticipatamente il triplice fischio della sua annata. Il perché non serve ricordarlo, e speriamo che la storia non si ripeta contro la Roma.

Ultimo rewind, quello più incredibile, che è venuto in mente anche a molti tifosi: il 3 dicembre 2017, Masina mette in mezzo all’area cagliaritana il pallone, Destro spizza, Rafael a farfalle e 1-1. La stessa, identica azione che ha portato al vantaggio la scorsa domenica. L’unica differenza risiede nell’esultanza: lo scorso campionato si era portato la mano all’orecchio, quattro giorni fa…

Quando ti vedo ballare
vorrei morire.

Per forza di cose, le espressioni di godimento sul tuo volto si vedono solo con lo scorrimento lento del nastro. Non perché sia un attaccante veloce come il vento, semplicemente si vede (e si sente) pochissimo, che pare abbia lo scorrimento lento costante. Lunedì, tuttavia, arriva un’altra squadra con cui si potrebbe fare un rewind, sebbene l’avventura con la Roma non sia stata proprio rose e fiori. Mattia, che ne dici se stacchiamo il tasto del riavvolgimento del nastro e aumentiamo un po’ il ritmo? Il carro lo ingrandiamo, per farci stare tutti. Sì, insomma, facci godere.

 

(Rewind – Vasco Rossi)

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