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Che Torino troverà il Bologna? Le ultime uscite di Juric in granata

L’analisi tattica della squadra del tecnico croato, la cui esperienza nel capoluogo piemontese sembra essere agli sgoccioli

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Ivan Juric, allenatore Torino
Ivan Juric (© Torino FC)

Il Bologna deve reagire all’inatteso pareggio casalingo contro l’Udinese, e l’occasione si presenta domani alle ore 20:45 in trasferta a Torino contro i granata di Ivan Juric. Una vera opportunità per la squadra di Thiago Motta che, in questa fase della stagione, sembra soffrire più del dovuto le squadre che la attendono col baricentro basso. Un modo di giocare che storicamente non appartiene alle squadre di Juric, votate all’attacco seppure in grado di difendersi in maniera efficace. Già all’andata, soprattutto nel primo tempo, i granata avevano dato dimostrazione delle loro abilità offensive e anche della loro capacità di distruggere il gioco altrui.

Modulo e atteggiamento del Torino

Nonostante il modo di giocare del Torino di Juric, arrivato agli sgoccioli della sua avventura in granata, sia piuttosto noto e codificato in vista della sfida contro il Bologna è bene ripassare. La squadra del tecnico croato ex Hellas Verona e Crotone già da qualche settimana prima della sfida contro il Bologna al Dall’Ara aveva mutato il suo modo di giocare. Rispetto al 3-4-2-1 delle ultime due stagioni e dell’avvio della stagione, il Torino ha preferito mutare e cominciare a giocare il 3-5-2.

Una soluzione che ha permesso alla formazione torinese di aumentare il proprio peso offensivo, ma diminuendo la propria fluidità di gioco tra le linee. La causa va ricercata nelle scelte di calciomercato del Torino che ha preferito portare a casa l’opportunità Zapata, piuttosto che trovare un altro trequartista come richiesto da Juric.

Con questo schema, il Torino ad inizio 2024 ha ricavato buoni risultati riuscendo a portarsi anche a ridosso delle posizioni valide per la qualificazione alle Coppe Europee.

Le fasce e la presenza in area di rigore

Primo e più simile seguace del calcio gasperiniano, nella mediocre stagione granata una delle poche grandi intuizioni della formazione torinese è stata quella degli esterni. In particolare, a destra, sta facendo la differenza nella stagione del Toro l’esplosione di Raoul Bellanova. L’ex giocatore del Milan aveva già fatto molto bene a Cagliari, guadagnandosi la chiamata dell’Inter. Tuttavia, sembra aver trovato le sue sicurezze e la sua dimensione in realtà dalle pressioni meno opprimenti come Torino e appunto con la maglia rossoblù dei sardi.
L’ex giocatore del settore giovanile del Milan è stato tra i più decisivi con le sue discese in area di rigore che hanno creato parecchie occasioni per gli attaccanti.

Il Torino si presenta a questo finale di campionato e alla gara del Bologna, nonostante un calcio di propensione offensiva, con una difesa molto efficace (solo 31 gol subiti) e un attacco non altrettanto performante. Colpa delle difficoltà dei giocatori di qualità del Torino, come Nikola Vlasic e i due mediani-registi Ilic e Ricci. Ma anche della mancanza di giocatori in grado di riempire l’area insieme ai due attaccanti.

L’impressione sempre più forte, oltre alla questione del contratto in scadenza, è che Juric abbia ormai fatto il suo tempo in granata e queste siano le sue ultime apparizioni sulla panchina del Toro.

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