La strada per Anfield è già tracciata (Stadio)

Dopo gli applausi del Dall’Ara, meritati da una squadra stoica come il Bologna di ieri, è già tempo della sfida che i tifosi rossoblu sognano dall’uscita dei sorteggi. I biglietti per Anfield sono stati esauriti in pochissimo tempo, perché questo sarà come un pellegrinaggio calcistico per coloro che hanno deciso di seguire i ragazzi di Italiano.

E, a proposito del mister, deve sperare che la botta subita da Castro non sia determinante, dal momento che “El Toto” sta diventando sempre più centrale in questo gruppo formato Champions. Oltre all’argentino, anche Tommaso Pobega è in dubbio, anche se potrebbe recuperare appena in tempo, presumibilmente senza i 90 minuti nelle gambe.

La ripresa degli allenamenti agli ordini di Italiano

Oggi sarà giorno libero per tutta la squadra, che riprenderà i consueti allenamenti domani alle ore 11. Invece, martedì i ragazzi partiranno per l’Inghilterra, dove li aspettano i Reds nel loro tempio sacro. Appuntamento dunque mercoledì alle 21, perché, comunque vada, anche solo essere lì è un sogno ad occhi aperti. Un sogno perché dieci anni fa il Bologna giocava in Serie B, e nel 2018/19 il rischio concreto era di tornarci. Ed ora, i riflettori di tutta Europa splendono anche sui rossoblù.

Ridurre gli errori a Liverpool

Liverpool-Bologna

Lo ha detto ieri proprio Vincenzo Italiano: contro queste squadre non ci si può permettere alcun errore. Già quello di Lucumi è costato caro ai suoi ragazzi, ma ad Anfield lo pagherebbe il doppio. Salah, Chiesa, Jota, Gakpo e Diaz sono tutti velocissimi, oltre ad avere una tecnica sopraffina, e almeno due di questi potrebbero subentrare, dando freschezza al reparto. Ragion per cui serve essere attenti in ogni istante, limitando le sbavature individuali e mantenendo il livello alto, fino al triplice fischio.

La strada per Anfield è già tracciata, dunque, e ogni titolare, ma anche ogni riserva, deve essere pronto a viverla al massimo. Come ha detto il tecnico di Karlsruhe: «In ogni partita c’è bisogno di tutti».

( Fonte Stadio, Stefano Brunetti)

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