Bologna FC
Onofri su Bologna-Genoa: «Orso è un grande giocatore, ma non doveva esserci il rigore»
L’opinione dell’ex giocatore del Grifone e commentatore Sky Claudio Onofri sul rigore concesso nell’ultimo minuto di Bologna-Genoa
La partita col Genoa, per chi se lo fosse perso, è stata decisa con un rigore valutato al VAR nell’ultimo minuto di recupero. In merito sono stati scritti fiumi d’inchiostro e spese vagonate di parole, spesso anche non concordanti tra loro. In merito è stato intervistato dal Corriere di Bologna Claudio Onofri, giocatore del Grifone per 8 anni (ora 73enne) e affermato opinionista.
L’intervista a Claudio Onofri
Onofri, il regolamento le piace? «No, non mi piace. Il rigore va dato solo se sei davanti all’avversario con le braccia larghe, oppure per volontarietà. Non lo dico perché è capitato al Genoa, ma il rigore dovrebbe essere una cosa seria».
Chi ha voce in capitolo? «L’Assocalciatori tempo fa si era fatta avanti, la Figc si era fatta avanti, poi non si è fatto nulla. Questo gioco popolare meriterebbe più rispetto».
I bambini oggi in area di rigore si buttano… «Si crea una cultura del genere. Al Dall’Ara a sbagliare non è stato l’arbitro, ma chi ha deciso la regola».
Fra Bologna e Genoa che distanza c’era effettivamente? «La differenza sta nel centravanti: Colombo è un bravo ragazzo, ma ha una statura da riserva. Castro è su un altro livello. Vedendo il valore delle rose, non c’è una distanza eccessiva. Il Bologna aveva tante riserve in campo, avendo la coppa europea vicina».
Santiago Castro (© Damiano Fiorentini)
Che partita è stata Bologna-Genoa? «Capii sin dai tempi dello Spezia che Italiano avrebbe fatto carriera: ho stima di lui come allenatore. Nel primo tempo Vieira l’ha bloccato, poi il Bologna è risalito. Il risultato giusto sarebbe stato il pari».
L’opinione sul Bologna ’25-’26
Castro le piace: altri del Bologna che apprezza? «Sabato non ha giocato benissimo ma ammiro molto Orsolini, lo vorrei al Genoa anche se avesse 40 anni. Lui è un giocatore davvero bello da vedere e soprattutto efficace quando serve».
E sulla coppia dell’estate Immobile-Bernardeschi? «Posso solo dire che mi fido di Sartori, mio amico, che capisce tantissimo di calcio. Se ne prende uno lo seguo sempre. Credo che bisognerà aspettare, Ciro ha 35 anni e nonostante in quel ruolo gli anni pesino mi ha lasciato buone sensazioni su come ha attaccato la porta. Bernardeschi col Genoa è stato discreto, ma bisognerà aspettare: la condizione fisica è fondamentale».
Federico Bernardeschi(© Bologna FC 1909)
Il Bologna quindi secondo lei dove può arrivare? «Do grande importanza a chi allena e Italiano ha una metodologia di lavoro importante: la squadra lo segue».
Ha aneddoti da raccontare con Bologna? «Ci ho fatto il militare. Sono innamorato del cibo, le tagliatelle soprattutto, e delle chiacchiere con la gente. E quando non gioca il Genoa, il Bologna è una delle squadre che amo più guardare» ha concluso Onofri.
Fonte: Fernando Pellerano – Corriere di Bologna
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