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Come gioca l’Udinese di Cannavaro? Nessuna modifica tattica per il finale di stagione

L’approfondimento sull’atteggiamento tattico che Fabio Cannavaro imprimerà alla sua squadra in vista della gara contro il Bologna

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Fabio Cannavaro in allenamento con l'Udinese
Fabio Cannavaro (© Udinese Calcio)

Rispondere alla domanda “come gioca l’Udinese di Fabio Cannavaro” è troppo difficile. Il tecnico partenopeo è appena arrivato in Friuli, chiamato d’urgenza dopo la crisi con Gabriele Cioffi, e per dare un’impronta tattica è rimasto troppo poco tempo. I bianconeri sono in piena emergenza e il Pallone d’Oro 2006 è chiamato solo a dare una scossa. Un lavoro quello del capitano dell’ultima Italia Campione del Mondo che deve ridare coraggio ai giocatori. Il focus in queste settimane alla guida dei friulani sarà inevitabilmente quello di ridare fiducia ad un gruppo piombato nel panico, come dimostra il gol preso all’ultima azione utile della gara contro la Roma.

Cannavaro non cambia l’Udinese

Dal punto di vista prettamente tattico e tecnico, Cannavaro difficilmente cambierà qualcosa nell’impostazione dell’Udinese. Il tecnico, anche per la gara sprint contro la Roma è ripartito dal classico 3-5-2, vero dogma dell’Udinese dal 2009 a oggi. La squadra friulana è stata costruita e pensata fin dalle prime battute di questa stagione con l’abito tattico ereditato da Francesco Guidolin e poi portato avanti dalla società. Fabio Cannavaro è dunque ripartito da questo schema per la sua Udinese.

Difficilmente Cannavaro cambierà l’atteggiamento dell’Udinese per queste ultime gare. Troppo poco tempo per imprimere un vero cambiamento. Tuttavia, con la Roma, prima della beffa finale la squadra era sembrata comunque più propositiva. Il baricentro basso ha sicuramente creato ampi spazi in cui la formazione di De Rossi soprattutto nel recupero ha inciso, ma i friulani hanno dimostrato più coraggio.

Contro il Bologna, come all’andata al Bluenergy Stadium, sarà sicuramente più facile vedere un’Udinese più reattiva che propositiva. I rossoblù dovranno scontrarsi con una squadra che attenderà il Bologna nella sua area, per poi sfruttare gli spazi lasciati dalla formazione di Thiago Motta. Si tratta di un tipo di impostazione tattica che ha messo in crisi anche recentemente il Bologna. Tuttavia, non deve spaventare l’esito finale del match di andata condizionato dalla stanchezza dei felsinei.

Attenzione alla trequarti

Nonostante si tratti di una formazione con diverse lacune, l’Udinese presenta qualità che Cannavaro sicuramente proverà a sfruttare. La squadra bianconera, nonostante la situazione di classifica molto complicata (al momento, con una gara in meno, è terzultima a -3 dal Frosinone), possiede giocatori di qualità molto pericolosi. Due di questi sono i trequartisti Pereyra e Samardzic (quest’ultimo nominalmente schierato come mezzala). Sono loro i due giocatori incaricati di convertire l’azione da difensiva in offensiva. Con la loro tecnica, l’argentino e il tedesco-serbo sono chiamati a sfruttare gli spazi in ripartenza.

Al Bologna non resta che presidiare in maniera efficace lo spazio tra difesa e centrocampo per impedire che anche in contropiede l’Udinese di Cannavaro riesca a farsi pericolosa dalle parti della porta rossoblù.

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