Bologna FC
EuropaCalcio.it – Intervista a Umberto Quistelli (agente Fifa) – 11 nov
Ancora una volta una interessante intervista in esclusiva della Redazione di Europa.Calcio: Umberto Quistelli, agente Fifa, ha parlato del nostro campionato e della necessità di valorizzare i giovani e in quale squadra giocherà, probabilmente, Pazzini a gennaio. E non sarebbe il Bologna……
IL CAMPIONATO “Il nostro campionato sta subendo una sorta di restauro, perché lo spagnolo il portoghese e l’inglese sono più desiderati dagli stranieri, che quindi, piuttosto che venire da noi, preferiscono andare a giocare la.
Una volta la serie a era molto ambita, oggi la situazione finanziaria del nostro paese consente ai giocatori di paragonarlo ad un campionato di terza fascia, infatti preferiscono non venire in Serie A.
Lo confermano i risultati altalenanti delle nostre nelle competizioni europee, che rispecchiano alla perfezione quello che è lo stato di salute del nostro calcio.
Ci sono poi realtà, come Samp e Genoa che stanno programmando e questo è importantissimo, occorre farlo e dare fiducia al prodotto del nostro vivaio, è diventata una fonte di ricchezza per la società, per cui non andiamo più a comprare il giocatore affermato, ma andiamo a creare noi i giocatori per poi trasformarli in ricchezza per il club, i giovani sono il fondo di investimento per tante nostre società, che spendono per il vivaio, che appunto è una fonte primaria”
CANCELLAZIONE DELL’ALBO DEGLI AGENTI “Lotito è contro noi agenti e noi contro di lui a questo punto, abolendo questo albo esisteranno solo intermediari.
Ci sarebbe, con esso, l’abolizione del concetto di conflitto di interesse, oggi è vietato ricoprire più ruoli in una società, in questo modo invece un direttore sportivo potrebbe fare anche l’agente e questo sarebbe uno spettacolo indecente.
Tutti potranno fare gli intermediari sportivi,però non potranno gestire il contratto del giocatore che sarebbe gestito solo dalla società, senza che il calciatore sappia cosa sia scritto nel contratto stesso, lasciandolo completamente allo sbando.
C’è una legge europea che vieta l’abolizione dell’albo professionale, qualunque esso sia, per cui tutti ora ci appelliamo a questo, tutti insieme per far fronte a questa vergogna.
C’è bisogno della volontà di tutti coloro che fanno parte di un albo, perché cosi viene meno l’unica figura che è professionista del settore, che in questi anni ha curato e gestito i giocatori sotto tutti gli aspetti, sia contrattuali che personali, si cancellano persone che hanno studiato diritto sportivo e sostenuto un esame. Un domani come si gestirà questa cosa? Noi non potremo più discutere i contratti, le società saranno libere di far firmare ciò che vogliono senza che il calciatore sia tutelato.
Il presidente Lotito deve capire che andrà a trattare con persone qualunque che non sapranno gestire la situazione.
Il mio messaggio per il presidente è chiaro: noi ci appelliamo perché l’albo non venga eliminato, perché siamo professionisti del settore e lavoriamo per il bene delle società e del calciatore.
Noi siamo uniti affinché si trovi una soluzione a questa decisione.
Cerchiamo di trovare un accordo come nel resto dell’Europa, cerchiamo di essere al passo con i tempi e trovare una soluzione comune, perché non siamo in dittatura”
CAPRARI “E’ un attaccante preciso, rapido, ex Roma, penso potrà fare molta strada.
Ma come lui ci sono molti altri giovani, perché come dicevo poco fa nel nostro paese l’unica soluzione è basare tutto sul settore giovanile, facendo uscire giovani come De Sciglio, Caprari, Santon, Darmian, che faranno le fortune delle proprie squadre e della propria nazionale, qui non abbiamo nulla da invidiare agli altri paesi.
Abbiamo tante risorse e tanti giovani che possono fare i giocatori, ma dobbiamo fornire loro le strutture adeguate, investendo sui tecnici che sono allenatori e soprattutto educatori di questi ragazzi.
Tutte le grandi squadre stanno adottando questa politica, il giovane va aspettato, coccolato e gestito nella maniera giusta”.
UNDER 21 ” Il sorteggio è stato duro, ma non fasciamoci la testa prima di essere caduti, siamo una nazione importante, che ha vinto quattro mondiali, siamo una fucina di giovani talenti.
Se questi ragazzi però non giocano titolari nei club, poi in nazionale non possono trovare continuità, cosa di cui hanno assolutamente bisogno per crescere bene.
Di Biagio avrà l’imbarazzo della scelta”.
DONATI, MAZZONE, ZEMAN “La questione Donati è emblematica, scartato dall’Inter, titolare in CL alLeverkusen.
Questo perché non gli è stata data la giusta fiducia, troppa pressione e non è stato gestito come si sarebbe dovuto, mentre ora, se prima valeva uno, vale dieci perché lo ha valorizzato e aspettato il Bayer, facendolo diventare un valore aggiunto anche per le casse del club, i giovani devono avere la fiducia che meritano.
Mazzone è uno dei tanti allenatori educatori, come anche Zeman, che non si fa problemi a mettere in campo i giovani, come tanti maestri ‘anziani’ del nostro calcio, sono due esempi da prendere a modello, due allenatori che non hanno avuto la carriera che meritavano.
Mazzone ha lanciato Totti, che credo lo ringrazierà a vita per quello che è diventato.
Loro sono stati due esempi per il nostro calcio, esempi che in futuro non troveremo facilmente, perché ci sono troppa pressione e troppa fretta di fare risultato”.
MERCATO DI GENNAIO “Chiaramente sarà un mercato non milionario, sarà un mercato con cui le squadre cercheranno di aggiustare qualcosa, non dobbiamo aspettarci cifre da capogiro.
Ci saranno movimenti di squadre minori e soprattutto di squadre come il Torino, che cercheranno rinforzi per affrontare al meglio l’EL, cercando di aggiustare il reparto offensivo orfano di Cerci e Immobile, chiedendoPazzini al Milan e cedendo Barreto al Bari e anche Gazzi e ricevendo Galano.
Se non arriva Galano è pronto anche Giovinco, il cui problema però è soprattutto l’ingaggio.
Galano è stato chiesto da Ventura già questa estate, è un ragazzo valido per la Serie A.
Pazzini sta giocando poco e non è contento del suo ruolo, sarebbe un rinforzo importante per il Toro.
CHAMPIONS LEAGUE “Soprattutto due squadre se la giocheranno, il Real e il Bayern, che fanno un gioco spettacolare, basato sulla tecnica e non solo sulla forza fisica, lo spettatore deve essere contento del prezzo del biglietto che va a pagare. Poi ci sono anche PSG, Barcelona e Atletico che potrebbero insidiare questa coppia, ma quelle due sono soprattutto le favorite.
Poi simpatizzo per il Real, che ha un grande allenatore italiano, Ancelotti, che ha già vinto tre CL, un tecnico consolidato che sta facendo bene anche quest’anno”.
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